Jurassic Park: è online il numero di L’Inganno del Lenzuolo dedicato al film capolavoro di Steven Spielberg

Disponibile online dal 22 dicembre, il numero di L’Inganno del Lenzuolo interamente dedicato a Jurassic Park film del regista Steven Spielberg (E.T. – L’Extraterrestre, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo), pionieristico per i prodigiosi effetti speciali che ci hanno catapultato nel meraviglioso parco del cretaceo mai immaginato.

La copertina del #7 del 22/12/2025

Jurassic Park

Il sogno di quel mondo perduto che ha cullato i ricordi cinematografici del regista, in quella farcitura di una neonata evoluzione di quella computer grafica che ci aveva fatto sognare nel primo pionieristico capolavoro prodotto dalla Disney, nel Tron firmato Steven Lisberger del 1982.

Quell’incredibile circo delle pulci che ci ha fatto sgranare gli occhi di meraviglia, per la minuziosa rinascita di tutti quei lucertoloni preistorici che solo il prodigio della tecnologia moderna avrebbe potuto riportare in vita. Ebbene si, Jurassic Park ha segnato il confine della meraviglia cinematografica, laddove la scienza mischiata alla letteratura fantastica poteva solo essere arricchita dagli umani sogni della fantasia.

Sorretto da una sceneggiatura scritta dallo stesso autore del romanzo omonimo Michael Crichton, il film si avvale dell’interpretazione di Sam Neill, Richard Attenborough, Jeff Goldblum e Laura Dern, per uno dei pilastri della CGI che ha fruttato tre premi Oscar (migliori effetti speciali, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro).

Jurassic Park – Il numero monografico de L’inganno Del Lenzuolo

Un film che ha potuto ampliare gli orizzonti dell’incredibile macchina cinematografica narrativa, rendendo credibili le presunte supposizioni geologiche dello scrittore Michael Crichton: sfruttando le scoperte della bioingegneria, il miliardario filantropo John Hammond riesce a ricreare il DNA di alcuni dinosauri e a riportarli in vita, sperando di trasformare un’isola al largo della Costa Rica nel più straordinario parco di divertimenti del mondo.

Jurassic Park è un cupo apologo sull’incapacità dell’uomo di usare le scoperte della scienza. Il film riduce eccessivamente la storia, smussa l’avidità capitalistica di Hammond (e semplifica le spiegazioni scientifiche con un mini show a cartoni animati), tiene in vita più personaggi del romanzo e si chiude lasciando il tirannosauro padrone del campo, sostituendo così al moralismo del libro un più catastrofico pessimismo.

Straordinari effetti speciali per questo omaggio del regista Spielberg al tempo che fu, il tutto impacchettato da un merchandising hollywoodiano che ci ha regalato emozioni e sequel a non finire, incalzando attori protagonisti di viaggi senza fiato nel pericoloso mondo del cretaceo, dove per Spielberg gli esseri umani non possono certo trovare alcuna speranza di salvezza con le loro sole forze e i bambini sono condannati a soffrire per le follie dei grandi.

La Storia

Isla Nublar, 1993. Sull’isola tropicale di proprietà della InGen, situata a 120 miglia di distanza dalla Costa Rica, un operatore viene ucciso da una creatura rinchiusa in una moderna e tecnologica gabbia durante il suo trasferimento. Di conseguenza, la famiglia fa causa al proprietario della InGen, John Hammond, eccentrico miliardario che da anni lavora ad un importante progetto sui dinosauri.

Per portare a compimento il suo segretissimo e ambizioso sogno, contatta il paleontologo Alan Grant e la sua assistente Ellie Sattler, impegnati a lavorare sui loro scavi nel Montana, garantendo dei sovvenzionamenti alle loro ricerche se si recano sull’isola per una valutazione scientifica del suo progetto. Li accompagnano l’avvocato Donald Gennaro (rappresentante legale degli investitori della InGen) e Ian Malcolm, un matematico esperto sulla Teoria del Caos.

Giunti sull’isola, il gruppo finalmente scopre la vera ragione del loro misterioso viaggio: d’innanzi ai loro occhi, intento a brucare un albero, si erge incredibilmente un mastodontico Brachiosaurus, realizzando così che le intenzioni di John Hammond sono riposte nel realizzare un immenso parco a tema con ospiti varie specie di dinosauri clonati.

Durante una visita approfondita ai laboratori del parco, il gruppo scopre in quale maniera è stato possibile portare in vita i dinosauri, ovvero estraendo il DNA di dinosauro dalle zanzare preistoriche conservate nell’ambra fossile, colmando le interruzioni del loro genoma con il DNA dei rospi. Per impedirne la riproduzione incontrollata, i dinosauri sono stati creati tutti di sesso femminile e tenuti in cattività all’interno di 50 miglia di recinti elettrificati.

Tutto questo viene accolto dal gruppo di scienziati con enorme scetticismo, ribattendo ad Hammond i principi dell’etica sulla clonazione. In particolar modo Malcolm sottolinea il paradosso etico e sociale che un tale processo di ripopolazione porterebbe sull’umanità, perché “la vita vince sempre” e si può riversare contro l’egemonia dell’uomo.

Anche Alan ed Ellie sono contrari a tale manipolazione, anche se incredibilmente stupiti dalle creature clonate dagli scienziati del magnate. Ma ben presto i loro presentimenti diventano realtà, quando il responsabile dei sistemi informatici dell’isola, Dennis Nedry (corrotto da una compagnia genetica concorrente) ruba gli embrioni delle quindici specie di dinosauri presenti nel parco. Disattivando tutti i sistemi di sicurezza, causa anche lo spegnimento delle recinzioni elettriche del Jurassic Park, causando la fuga del gigantesco Tyrannosaurus rex.

In preda al panico e durante la fuga, Grant e i due nipotini di Hammond scoprono un nido pieno di uova schiuse, segno che i dinosauri si stanno riproducendo autonomamente. Tutto questo è reso possibile dal fatto che le lacune del genoma incompleto sono state colmate da una specie di rospo africano che può cambiare sesso quando è in presenza di branchi monosessuali. Tutto questo conferma la teoria di Malcolm, ovvero che la vita vince sempre e che un tale controllo sia di fatto impossibile.

Durante una fuga dall’attacco dei Velociraptor, il gruppo si ricompone, assistendo al massacro dei raptor da parte dello stesso T-rex. Una volta saliti su di un elicottero, Hammond, Malcolm, Ellie, Alan e i bambini si portano in salvo, vedendo sfumare la fattibilità di un simile “parco dei divertimenti”, sottolineando il volo di uno stormo di uccelli, ovvero gli autentici dinosauri superstiti della grande estinzione, avvenuta non grazie all’uomo, ma all’evoluzione naturale della specie.

Jurassic Park

Effetti speciali da CGI o artigianalità, qual è il dilemma?

In questo numero, Roberto Cannavo’ (I CINEMISTI), affronta una approfondita analisi delle tematiche del film nell’articolo: Effetti speciali da CGI o artigianalità, qual è il dilemma?

Quando la moderna tecnologia può realmente servire al cinema per stupire… o viceversa.

La CGI ha permesso di creare meraviglie altrimenti irrealizzabili, ma il punto non è su quale tecnica dia il risultato migliore, la domanda è: “Qual è il confine tra il guadagno visivo e la perdita di performance attoriale?”

Trovarsi davanti un bestione dai denti aguzzi alto 4 metri farebbe tremare chiunque e probabilmente quella scena è rimasta così tanto incastonata nella nostra memoria proprio perché abbiamo potuto sentire la verità di quelle scene. La storia Infinita, Hell Boy, Il Signore degli Anelli, Titanic (giusto per citare alcuni filmettini) cosa hanno in comune? Esatto, effetti speciali e non solo CGI.

Le rubriche del magazine

Completano il numero, gli articoli di Sebastiana Savoca per la rubrica PAROLEDICINEMA (una approfondita e accurata analisi del verbo espresso dalla titolazione), Antonella Molinaro per la rubrica NONSOLOCINEMA e Rossella Luongo per la rubrica LUOGHIDICINEMA.

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