Una nuova amica: il dettaglio che fa la differenza

Dal 19 Marzo torna al cinema uno degli autori più interessanti nell’analisi della sessualità umana, sempre pronto a spingersi oltre con estremo garbo ed eleganza. Anche nei cinema italiani arriva il suo nuovo film Una nuova amica.

una nuova amica film

Trama

Dopo la morte della sua migliore amica Laura, Claire (Anais Demoustier; Il tempo dei lupi, Caprices) decide di stare accanto al marito e alla figlia di quest’ultima e scopre un sorprendente segreto attorno alla figura dell’uomo che per anni era stato accanto a Laura, David (Romain Duris; Rompicapo a New York, Mood Indigo – La schiuma dei giorni).

Trailer del film ‘Una nuova amica’:

Un passo più in la

È sempre questa la prerogativa e la grande dote a favore di Francois Ozon. Ogni volta, ogni film, spingersi sempre un passo più in la. Lo abbiamo visto nelle sue ultime pellicole Nella casa (2012) e Giovane e bella (2013), come nella sua intera filmografia sino a tornare ad uno dei suoi primi lavori come Amanti criminali (1999). In Una nuova amica, partendo da un breve racconto di circa quindici pagine di Ruth Rendell, Ozon scrive e dirige un’opera che ruota attorno l’istrionica bravura dell’attore francese Romain Duris e, ponendo come escamotage narrativo la morte della bella moglie di lui, approfondisce i rapporti e l’analisi sessuale tra coppie etero e omo.

una nuova amica trailer

La figura di David (Duris) è centrale, dal momento che è il motore che muove le sessualità degli altri personaggi: è un uomo che sin dall’infanzia ama vestirsi da donna (e a Ed Wood e al suo cinema ci sarà anche una sottile citazione inevitabile) e che, tolta la “censura” di un rapporto “ordinario” come quello con la moglie decide di liberarsi e, di conseguenza, liberare l’anima e le voglie nascoste dell’unica persona che, involontariamente, inizia a condividere il suo segreto: Claire, la migliore amica della defunta Laura, sublimante diretta da Ozon che, come sempre, riesce ad esternare dalle sue attrici il meglio di loro stesse, grazie ad un’attenta scrittura e ad una sottrazione del dialogo esplicito a favore della micro mimica, silenzi e sguardi che le avvicinano ad un cinema più introspettivo e di certo mitteleuropeo.

“Ognuno affronta il lutto a modo proprio”, dirà ad un certo punto uno dei personaggi all’interno del film. Un’ espediente come un altro per Ozon in questo Una nuova amica (la morte, e non è la prima volta), per raccontare ciò che davvero lo interessa quasi con un approccio a tratti documentaristico e con un finale forse più satirico che realistico ma che rimane funzionale soprattutto all’idea originale e perché l’intera opera non è mai banale né ridondante e racconta tutto con un’eleganza tale che rimane ormai legata a davvero pochi riconoscibili nomi del nostro cinema: Ozon resta ancora, fortunatamente, uno di questi. Andiamone fieri e lasciamoci travolgere e destabilizzare, se serve a riflettere.

una nuova amica ozon

Clip dal film

Leave a Reply