E’ uscito a fine 2021 su Netflix The unforgivable, il nuovo film di Nora Fingscheidt basato sulla miniserie britannica Unforgiven. Siete pronti a rimanere con il fiato sospeso per 112 minuti? Se si, continuate a leggere per scoprire qualcosa di più su questa pellicola che è una tra le più viste ed apprezzate dell’ultimo periodo.
The unforgivable
Dopo venti lunghi e difficili anni, Ruth (Sandra Bullock) esce di prigione e prova ad integrarsi in una società che sembra non voglia perdonarla. Alla donna però questo sembra interessare solo in parte in quanto il suo unico obiettivo è quello di ricongiungersi con la sorella, che al momento del suo arresto aveva solo cinque anni.
The unforgivable: il trailer ufficiale del film
Sandra Bullock è tornata!
A tre anni di distanza dai fortunati Bird Box e Ocean’s 8, la Bullock è tornata per questo dramma familiare con sfumature thriller che ci fa riflettere sulla società di oggi. Il suo personaggio cerca di ricostruirsi una vita dopo averne passata quasi mezza in carcere ma insieme a lei percepiamo le difficoltà nel farlo. Si vede molto bene il disagio nell’imparare a socializzare di nuovo con gli altri perchè Ruth all’apparenza è chiusa, trasandata, sola e si sente costantemente sotto minaccia e giudizi. La prima parte di The Unforgivable si concentra su questo e ci chiede se è possibile veramente integrare nella comunità un ex carcerato che ha pagato per i suoi errori o se quell’etichetta non se la potrà mai togliere di dosso.
Altri due temi che vengono affrontati nella pellicola, in modo però più superficiale, sono due grandi problemi ancora molto sentiti oggi negli Stati Uniti ovvero: la presenza di armi da fuoco nelle case dei privati e la differenza di trattamento tra bianchi e neri ( proprio su questo assistiamo a due scene con Viola Davis da brivido).
Sulla carta il film si presenta molto bene, il cast è ottimo e tutti danno il meglio, dal lato tecnico non mi sento di muovere nessuna critica ma alcuni punti della trama stridono un po’.
Ho trovato molto interessante che la storia si sviluppi e mostri la parte dell’America più oscura, crudele, molto diversa rispetto a quella patinata mostrata nelle commedie, dove tutti hanno una seconda possibilità e il “sogno americano” è ancora più vivo che mai. La realtà, purtroppo, è anche questa…
Attenzione, da qui in avanti possibili spoiler!
Il punto di forza del film è sicuramente quello di avere un cast stellare, tra tutti brilla Sandra Bullock, ma a volte non bastano grandi nomi per far uscire un capolavoro. The Unforgivable l’ho trovato un buon prodotto ma date le premesse mi aspettavo qualcosa di più. Alcune parti sono molto, troppo prevedibili e questo gioca un po’ a sfavore dello spettatore perchè immagina già quale possa essere il colpo di scena successivo e non rimane stupito al 100%. Il finale a differenza del resto fa rimanere con il cuore in gola fino all’ultimo minuto e apre le porte ad un possibile sequel.
Il fatto su cui si basa tutto il racconto è l’uccisione di un poliziotto da parte di Ruth che, per proteggere la sorellina dopo la morte dei genitori, lo minaccia in quanto non vuole lasciare la casa da cui è stata sfrattata. Si viene poi a scoprire in seguito che il colpo mortale è stato sparato dalla piccola Katherine. La domanda a questo punto sorge spontanea: perchè prendersi tutte le colpe quando probabilmente non ci sarebbero state ripercussioni su una bambina così piccola? Il gesto da parte della maggiore è stato sicuramente bellissimo, commovente e fa trasparire un forte legame ma era davvero necessario prendersi tutta la responsabilità dell’accaduto, o spiegando la situazione le cose potevano andare in modo diverso?
Nonostante in qualche punto venga da storcere un po’ il naso, è sicuramente un film che vi consiglio di vedere.
Buona visione!
Nessuno deve oltrepassare il segno: la saggezza della vita è sapere in tutte le cose con moderazione.