Un’estate tutta da ridere con .. il cinema di Doris Day! Non mandarmi fiori

Locandina del film

 Un uomo ipocondriaco sino all’inverosimile convinto di morire in due settimane cerca un nuovo marito per sua moglie..questo e tanto altro in “Non mandarmi fiori

‘Non mandarmi fiori’: la trama

Così ha detto Sir William Osler: “L’abitudine di ricorrere alle medicine è, forse, la maggiore caratteristica che distingue gli uomini dagli animali”.

Basta questa frase scritta e pronunciata all’inizio del film a far capire che il tema centrale del film diretto da Norman Jewison nel 1964 è l’ipocondria e i danni – in chiave assolutamente comica – che questa malattia può causare.

George Kimball (Rock Hudson) è un uomo ipocondriaco cronico che non dorme la notte per la paura delle malattie e che fa colazione con le pastiglie per timore del colesterolo e del pane tostato indigesto. Ogni mattina, appena sveglio, sceglie dall’armadietto del bagno, come stesse scegliendo il colore della cravatta da abbinare al suo completo, la medicina secondo lui più adeguata al suo malessere quotidiano.

Doris Day e Rock Hudson in una scena del film

Una mattina, però, si lamenta con la moglie Judy (Doris Day) di un fastidioso dolore al petto e per questo decide di tornare dal suo medico di fiducia: il Dr Morissey (Edward Andrews). Il dottore, conoscendo la vera natura dei malanni del suo paziente, dice che si tratta della solite gastrite e gli suggerisce di prendere alcune pillole. Ma nello studio arriva una telefonata e George, nella stanza accanto intento a rivestirsi dopo la visita e ad ingoiare la solita pillola, ascolta senza essere visto la conversazione del medico con un suo collega cardiologo: al paziente restano due settimane di vita. Ovviamente George è convinto si stia parlando di lui e ne parla in treno, tornando verso casa, ad Arnold (Tony Randall) avvocato nonché vicino di casa e suo migliore amico. Anche Arnold rimane sconvolto dalla notizia e da questo momento non farà altro che prendersi delle pesanti sbornie a suon di Martini e champagne. George, inoltre, confida al suo amico il desiderio di non dir nulla a Judy.

Così, il morituro inizia a occuparsi del suo trapasso nei minimi dettagli: il suo elogio funebre sarà Arnold a scriverlo e a leggerlo in chiesa; invita Judy a iscriversi a una scuola serale per apprendere nozioni di ragioneria, economia e contabilità. Va persino da Mr Akins (Paul Lynde) per organizzare l’eterno riposo presso il cimitero di Green Hills. E non solo: poiché sua moglie è giovane e molto probabilmente troverà un altro marito..acquista un “posto” al cimitero anche per lui!

Doris Day,Rock Hudson e Tony Randall in una scena del film

Ma ancora non è abbastanza: risolte queste “pratiche burocratiche” inizia la ricerca del degno secondo marito di Judy! Arnold e George preparano una lista dei migliori scapoli della città tra i quali figura Winston Burr (Hal March) il quale non fa altro che consolare le donne sulla strada del divorzio. George lo scarta immediatamente! Arriva poi un incontro al club del golf: quello tra Judy e il suo ex fidanzato della scuola Bert (Clint Walker). George è soddisfatto di questa scelta e fa di tutto affinché Bert passi del tempo con lui e Judy.

Una sera, però, in una serata danzante George incontra Winston con la sua ultima “preda” Linda e..deciso a fare una buona azione prima di andarsene va dalla donna e le racconta delle intenzioni dell’amico. Linda in lacrime non sa come ringraziarlo se non con un bel bacio..ma Judy li scopre e crede nel tradimento del marito e che il voler far avvicinare Bert sia tutto parte di un piano per starsene con la sua amante!

George, così, è costretto a confessare alla moglie che non gli restano che pochi giorni di vita. Judy è disperata, inizia a prendersi cura del marito che per risparmiare le forze si muove per casa su una sedia a rotelle e non capisce come il suo medico di fiducia, con un caso così grave, sia potuto andarsene a pesca per il fine settimana.

Doris Day in una scena del film

Ma la situazione presto degenera. Il medico torna dalla pesca per offrire a Judy parte del “bottino”. La donna vista la gravità della salute del marito inveisce contro il medico che la crede pazza e le dice che suo marito è assolutamente “sano come un pesce”. La rabbia di Judy aumenta: si convince di nuovo del tradimento del marito. George, sbattuto fuori di casa dalla moglie con tanto di spinta dalla sedia a rotelle, si rifugia a casa di Arnold chiedendogli consiglio. L’amico gli suggerisce di confessare il finto tradimento e di strisciare ai piedi della moglie. George, non convinto, accetta e inventa la storia del tradimento con Dolores una salutista che ha spedito a New York con un assegno al portatore di mille dollari. Incredibile ma Judy, vista la matrice dell’assegno, ci crede! George tenta poi di sconfessare ma rinuncia!

Judy fa per andarsene con Bert ma ci ripensa. Tornata a casa bussa alla porta Mr Akins per consegnare la ricevuta dell’assegno che George gli ha intestato per l’acquisto dei loculi: a quella spesa corrispondeva la matrice dell’assegno..non esiste nessuna Dolores!

George torna a casa e trova Judy più mansueta: ha deciso di perdonare il suo tradimento senza confessargli di aver saputo dell’idilliaco ed eterno regalo!

E tra rose rosse e champagne..l’happy end è assicurato!

Doris Day e Rock Hudson in una scena del film

Una clip tratta dal film

Il film

Il film di Norman Jewison conferma ancora una volta la premiata ditta Hudson – Day – Randall. “Non mandarmi fiori”, infatti, si rivela essere un puro concentrato di risate, di divertentissime gag, di battute esilaranti che, mescolate assieme, assicurano la riuscita di una perfetta commedia in stile americano.

Ma, ad onor del vero, va precisato che il film si ispira alla commedia teatrale di Norman Barasch e Carroll Moore che, già nel 1960, va in scena al Broadway Theatre.

Rock Hudson e Paul Lynde in una scena del film

Ad ogni modo questo film di Jewison è, forse, quello più riuscito della coppia Doris Day – Rock Hudson forse perché libero dal confronto con la società dell’epoca sociologicamente e antropologicamente intesa. Forse perché, più semplicemente, i due attori hanno ormai compreso a pieno la forza e la potenzialità della loro magica e perfetta alchimia sullo schermo.

Grazie a tutto questo il film ne risulta un vero e proprio gioiello della commedia e non solo americana.

Inoltre, c’è da aggiungere che il film gode di un’ottima sceneggiatura firmata da Julius J. Epstein la quale possiede un ritmo incalzante, perfetta nei minimi particolari mai noiosa né ridondante né tantomeno scontata. Tutti i fatti si susseguono con una precisione matematica ma nulla è lasciato al caso e lo spettatore, seppur tra le risate, viene trasportato dai due protagonisti nel bel mezzo delle loro scorribande.. e quanto riesce a divertirsi! In fondo, in ognuno di noi è annidato un piccolo George Kimball specialmente al giorno d’oggi dove esistono mille pillole e non c’è borsa di una donna che non contenga almeno un’aspirina!

Tony Randall in una scena del film

In poco più di un’ora e mezza infinite sono le occasioni di ridere con questo film e di grande aiuto sono la mimica eccezionale di Doris Day: solo quella basterebbe per reggere l’intero film senza l’aiuto di nessuna battuta! Esilaranti sono le scene in cui Judy, nel sogno – incubo di George, danza con il fattorino della lavanderia che riscuote l’assegno dell’assicurazione del marito defunto; quella in cui Judy amorevolmente carezza suo marito con un sonoro ceffone e altrettanto amorevolmente lo spinge fuori casa la carrozzina dopo aver scoperto della sua ottima salute..

Rock Hudson in una scena del film

E come dimenticare della bravura di Tony Randall? Perfetto anche in questo ruolo di amico e avvocato che, con la scusa di sopportare il dolore, si dedica all’alcool e alle sbornie. È semplicemente eccezionale nel ruolo di amico e “vedovo” inconsolabile.. lui che si offre di scrivere l’elogio funebre a George e che gli promette di farglielo leggere prima del suo trapasso a miglior vita.

E, ancora, come dimenticare dell’eccezionale prova di attore comico di Paul Lynde, l’agente funebre? Forse molti lo ricorderanno per aver preso parte alla famosa serie televisiva Vita da strega dove interpretava lo zio Arthur. Lynde è strabiliante nel ruolo dell’agente funebre che, quasi per contrappasso, è sempre solare, con la battuta pronta, felice di “aiutare il prossimo” occupandosi di trovare per lui una “fissa dimora”  (soprattutto per le famiglie numerose!).

Doris Day e Rock Hudson in una scena del film

Infine, questo film è un’ennesima occasione per farci ascoltare la calda e sabbiosa voce di Dori Day. Qui, infatti, l’attrice canta la canzone che accompagna i titoli di testa Send me no flowers  scritta e composta per l’occasione da Hal David e Burt Bacharach.

 Insomma: è un film che gli amanti delle vere e sane risate, della buona commedia americana anni Sessanta e i fans di questa inossidabile coppia del cinema non possono proprio perdersi!

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