Natalie Portman in una bella storia drammatica. Novalee è una diciassettenne incinta amante della fotografia che si trova ad affrontare con il suo ragazzo un viaggio dal Tennessee alla California. Willy è bello e maledetto, inaffidabile e saccente, ma la fiducia che la ragazza ripone in lui è incondizionata. Durante una sosta in un centro commerciale Willy abbandona la ragazza a se stessa. Il futuro padre decide di svincolarsi dal legame, dal ruolo di padre, da un incarico troppo impegnativo per la sua vita. Codardo e vigliacco! La ragazza non avendo un posto dove stare o dei soldi per potersi sfamare, decide di trascorrere le sue notti al centro commerciale. La bambina però decide di nascere nel corso di una notte piovosa.
Sarà salvata da un prodigioso ragazzo che infrangerà il vetro per salvare lei e la bambina (America). In ospedale avrà la fortuna di conoscere la sua futura migliore amica e di conoscere il suo salvatore. Sarà accolta in casa di una vecchia conoscente di famiglia ma dato che le disgrazie non vengono mai da sole accadranno fatti spiacevoli. Non vi rivelerò il finale perché vi consiglio di guardarlo.
Critica
Solito titolo banale affidato ad un bel film. Qui dove batte il cuore è il punto localizzato per contenere una nuova vita, a sua volta dotata dell’organo diù potente: il cuore. Senza dubbio un film carico di emozioni che trascina i personaggi in un vortice di eventi del tutto particolari che per quanto siano assurdi, sembrano non eccedere nell’irreale. Situazioni paradossali si caricano di colori sgargianti all’arrivo di America per sbiadirsi con l’arrivo del tornado che porterà brutte notizie.
Capita di rado di sentire al Tg di abbandoni come quello del film. Si parla di abbandoni di bambini, ma raramente di abbandoni di madre e figlia in un centro commerciale. Davvero un cinico calcolatore quel Willy. La storia però segue un percorso scorrevole, piacevole senza lasciare mai nulla al caso. A tratti diverte, a tratti commuove, a tratti spaventa emozionalmente.
Cosa faremo se dovesse capitare a noi? È questo che ci si chiede alla fine del film. Novalee è un eroina, forte, invincibile, che non si è lasciata trascinare dalla crudeltà del destino e che ha combattuto a testa alta sconfiggendo il nemico. Ma se capitasse a noi? Cosa potremmo fare?
Lo spettatore guardando il film non si annoia, anzi. Forse troppi colpi di scena che catturano l’attenzione o forse perché semplicemente perché è un film piacevole. L’unico punto negativo riguarda il finale, scevro di quel cinismo necessario dopo un abbandono di questo tipo.