Dal 25 settembre è al cinema Posh, della regista Lone Scherfig, storia di tre studenti ricchi, arroganti, cinici e viziati tra alcool, rabbia ed insicurezze.
Posh
La regista Lone Scherfig aveva visto a teatro questa opera ed ha pensato che se fosse diventato un film lo avrebbe diretto lei. Il caso ha voluto che fu contattata da Laura Wade, che aveva scritto l’opera, per trasformarla in un film, collaborando alla trasposizione della sceneggiatura lei stessa. Inoltre il produttore Pete Czernin aveva visto i due precedenti film, entrambi ambientati a Londra e quando gli è stato proposto il suo nome è stato entusiasta da subito.
Il film si svolge ad Oxford ed inizia con un prologo che spiega la nascita del Riot Club, un club eslusivo di cui fanno parte solo 10 eletti con menti brillanti. Come da tradizione si entra solo dopo delle prove di iniziazione, come gia visto in altri film, poco coraggiose e molto stupide. Rimasti in 8, gli studenti decidono di far entrare due nuovi membri nel club, ed individuano due ragazzi Allistair (Sam Claflin) e Miles (Max Irons), appartenenti a famiglie ricche, che hanno frequentato le scuole giuste e che siano degli ottimi studenti.
I due ragazzi sono totalmente opposti, il primo più introverso ed arrabbiato ed il secondo più aperto. Entrambi per motivi diversi accettano questo cammino fino a ritrovarsi coinvolti i qualcosa più grande di loro. In realtà tutti loro sono viziati, con alcun tipo di moralità, e l’unica cosa che gli viene insegnata è il potere dei soldi, con cui possono comprare tutto, anche le persone come se fossero degli oggetti. Questo perché protetti da una rete di persone che sono al potere e che hanno fatto parte prima di loro di questa setta, e volendo mantenere le tradizioni non si possono permettere scandali altrimenti sarebbe la fine di tutto.
Tutto quello che ci viene insegnato nel passato poi influirà nel nostro futuro, è inevitabile. Essere Posh significa essere di lusso, che alla fine è sinonimo di esteriorità, non certo di ricchezza interna. Interessante come un concetto utilizzato in maniera positiva nel film L’attimo Fuggente in cui il professore dice ai ragazzi “Carpe Diem rendete la vostra vita straordinaria” qui invece è decisamente negativa, segno profondo di come cambiano le società ed anche i messaggi al pubblico.
Rendersi conto che la classe politica del domani è composta da gente come Allistair fa venire i brividi e ti mette di fronte ad una realtà a cui dovremmo tutti cercare di capire come si sia arrivati a questo punto e perché abbiamo permesso tutto questo. La natura umana è davvero molto complessa. Come dicono nel film inoltre “l’ultimo ad entrare sarà il primo ad andarsene, perché non si arriva mai ad accusare colui che è a capo della piramide, ma sempre il pesce piccolo.”