Nella casa: una grande lezione di cinema da parte di Ozon

E’ nei cinema il nuovo film dell’affermato regista francese François Ozon, Nella casa, potente dramma che vede come protagonisti un alunno e il suo insegnante di letteratura.

Trama

Germain è un professore di letteratura presso un liceo e l’inizio di un nuovo anno scolastico con annessa classe disordinata e lontana dalla cultura, lo rendono triste, finché trova in Claude, un suo alunno, un talento innato per la scrittura. Lui gli confesserà che l’ispirazione dei suoi continui racconti, sono i genitori di un suo compagno di classe e tutto quello che capita dentro la loro casa. Il professore, vedendo del potenziale nel ragazzo, deciderà di andargli incontro, incalzandolo a continuare a scrivere, ma questo significa continuare a frequentare quella casa. Ma con il passare del tempo, il gioco diventa ossessione.

Giocare con il cinema

Autore molto amato e affermato in patria, Ozon confezione forse il film che racchiude la summa del suo cinema. Già dalle prime opere si intravedeva una cinefilia forse pari a quella di Quentin Tarantino, e ogni sua opera era piena di citazioni.
Questa volta invece è proprio il film che crea (e cita) il cinema.
Quello che salta all’occhio subito è l’assenza di una trama: un professore e la sua classe, finché leggendo un compito, trova interessanti i concetti esposti dal ragazzo, e sarà proprio lui, nell’intravedere questo potenziale nel suo alunno, che creerà la trama del film.

La stessa moglie del professore, è una donna che cerca del tempo per se e nei momenti di noia, propone al marito di andare al cinema, perchè fonte di storia e intrigo.
Sarà anche la moglie che, esprimendo il concetto che ogni racconto deve essere interessante per chi legge, si troverà legata ai personaggi della famiglia descritta da Claude e sarà proprio quando si accorgeranno che forse il ragazzo è andato oltre nell’intimità della famiglia, eccoli che fanno questa discussione mentre fanno la fila per entrare nel cinema per vedere Match Point di Woody Allen.

Ozon confeziona un film ottimo, da vedere assolutamente, in quanto riesce a collegare la sua solita sottile ironia, la tipica storia borghese, con un thriller di manipolazione: è il ragazzo che sta manipolando il professore, ormai preda di atti di divinazione verso il giovane, o sarà proprio il professore che, troppo ossessionato dai personaggi e dall’ottenere un finale, che insisterà perché il racconto arrivi alla fine?

Alla fine…

Film consigliatissimo, che è difficile poterne scrivere, perché trova nella regia, sempre attenta, di Ozon una marcia in più.
Unica pecca la disparità di interessamento delle scene al di fuori della casa. Prese direttamente dal racconto e dalla morbosità crescente del ragazzo, veniamo attratti proprio da questi fatti e non vediamo l’ora che si possa passare al capitolo successivo di questo racconto… nella casa!

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