Il sexy Val Kilmer nei panni di Jim Morrison imperdibile. Jim fin da piccolo si convince di essere la reincarnazione di uno sciamano che ha visto morire. Dopo aver fondato il gruppo ed aver raggiunto il successo si butta nell’ alcol e nella droga. L’lsd gli provoca allucinazioni che lo convincono definitivamente della presenza dello sciamano nella sua vita.
E’lo stereotipo della rockstar danneggiata dalle droghe ed egoista nei confronti dei suoi amici e della sua fedele ragazza Pam. Troveremo una Pam accecata dall’amore per un Jim meschino che la tradisce ripetutamente. Saremo ammaliati da una bellissima Meg Ryan (Pam), consapevole dei tradimenti ma decisa a rimanere con lui persuasa da parole e promesse.
Il film ripercorre le tappe della carrieradi Jim, dall’incontro con Ray Manzarek al successo, alla morte. Un Jim bello e maledetto che di certo non è rimasto nella storia soltanto per essere deceduto prematuramente. Decisamente un bel film per gli appassionati dei Doors e non.
La sua musica leggendaria persisterà. Forse Stone non conosceva personalmente Jim o forse gli ha abbottonato una personale interpretazione. La mia critica è rivolta alla scarsa capacità del regista di portare alla luce la natura riflessiva di Jim, tipica della sua introspezione poetica ispirata a personaggi come Nietzsche e Aldous Huxley.
La contaminazione poetica dell’animo umano che mi aspettavo, non è esaltata, mentre viene esasperato l’aspetto negativo del suo carattere. Un film riuscito, appassionante ma non rende merito alla natura dei conflitti esistenziali del Re lucertola. Jim non era soltanto un ubriacone, drogato, narcisista e fedifrago.
Anche Manzarek in un intervista ha dichiarato di non rispecchiarsi nella natura seriosa che viene rintracciata nel film. Era questo ma anche altro. Critiche a parte, il film rimane un cult spregiudicato, crudo, lussurioso. Da vedere.
“Il volo della mente: incessante, instancabile, senza meta e senza confini, senza vertigini, e maestoso come un’aquila eterna”.
è proprio vero, il film non rende merito all’artista.