Dal 12 maggio troveremo al cinema il nuovo film di Channing Tatum e Reid Carolin Dog in italiano rinominato Io e Lulù. Un road movie che racconta l’improbabile amicizia tra un ranger e un pastore belga che ha servito il paese, entrambi in congedo.
Io e Lulù
Jackson, ex ranger dell’esercito americano viene incaricato di portare la compagna canina di un suo collega Rodriguez al suo funerale. Lulù, pur essendo un pastore belga vive lo stress post traumatico delle missioni in Pakistan e tende ad attaccare la gente, per questo dopo il funerale di Rodriguez dovrà essere soppressa. In questi due giorni per arrivare al funerale, Jackson e Lulù ne passeranno di tutte i colori e piano piano cominceranno a conoscersi ed apprezzarsi.
Il trailer del film
Un viaggio emozionante ed esilarante
Channing Tatum alla fine del trailer ci dice: ‘‘Tranquilli il cane non muore!”. Quindi Io e Lulù i propone come road movie con happy ending fin da subito. Io e Lulù è un film adatto a tutta la famiglia, anzi è consigliato proprio a loro, le famiglie con bambini. Chi non ama i cani?
Channing Tatum si cimenta per la prima volta come regista, nonostante si sia affermato col tempo come attore e scrittore. Questa nuova ”avventura” gli riesce abbastanza bene perchè interpreta il protagonista del film, Jackson, e l’ispirazione è venuta da Tatum stesso che nel 2018 ha perso la sua Lulù, la sua amata cagnolina.
Io e Lulù, pur facendo uso dei clichè tipici dei film con cani affronta un tema molto particolare: effetti post traumatici da guerra sui militari, umani e non. La guerra cambia proprio tutti e toglie una parte dell’anima alle persone. I cani proprio come gli umani vivono gli stessi medesimi traumi. Si affronta anche il tema del lutto, visto che entrambi erano colleghi di Rodriguez. Si può inoltre trovare il tema della pet therapy, cioè di come delle volte gli animali riescono a salvarci la vita in più modi. Forse il messaggio focale è proprio questo. Anche il suo collega, Rodriguez, persona definita di poche parole aveva trovato pace grazie al suo rapporto con Lulù.
Non voglio spoilerarvi l’ ”imprevedibile” finale, l’ha già fatto Tatum, ma i nostri due protagonisti riusciranno a essere complementari: Jackson riuscirà a non prendere più dei calmanti per dormire e Lulù, beh, ruscirà a farsi voler bene anche da questo ranger.
I riferimenti ad altri film sono tanti, insomma quanti cani poliziotto abbiamo già visto? Cmq la nostra Lulù sembra Marley ( di io e Marley) con il distintivo. Trama simile al film appena uscito Dakota, ma Channing per fortuna l’ha scritto meglio. In effetti, l’esordio alla regia di Channing Tatum è un ottimo punto di partenza per lavorare anche a film più complessi.
Se non volete perdervi l’ennesimo sex symbol con la voce di Marco Vivio correte al cinema. Tanto si sa i fighi li doppia sempre lui.