Due giorni, una notte, il nuovo film dei Fratelli Dardenne ha partecipato all’ultima edizione in concorso al Festival di Cannes, e verrà distribuito dalla Bim nelle sale uscendo prima nelle città di Roma e Milano dal 13 novembre e poi nel resto d’Italia dal 20 novembre.
Due giorni, una notte
La storia si regge su una straordinaria interpretazione dell’ attrice protagonista Marion Cotillard, nelle vesti di Sandra, che ha a disposizione solo un fine settimana per salvare il suo posto di lavoro. Le immagini ti trasportano subito nel suo mondo, e ci di ritrova ad essere in empatia con gli accadimenti dei fatti, che sono purtroppo attuali e toccano gran parte della popolazione mondiale. Cio che sconvolge è la freddezza delle persone che sono ai piani alti e che con molta leggerezza decidono della vita di una persona, come se fosse la cosa più normale al mondo. Invece è una decisione così importante che dovrebbe essere presa con coscienza critica e sociale. La Cottilard è molto brava a passare da stati di depressione a quelli di euforia. È una ruolo psicologicamente molto complesso che i registi riescono a rendere bene anche con il montaggio molto frenetico e con delle riprese di primi piani del volto della protagonista, che quasi gli si riesce a intuire i suoi pensieri.
Due giorni, una notte è un film crudo, realistico, che non lascia tempo all’immaginazione, E’ una corsa contro il tempo, che noi facciamo insieme alla protagonista, con un finale inaspettato, che da un messaggio davvero molto forte e ti lascia con una domanda aperta. Cosa avremmo fatto noi se fossimo stati al suo posto? Per comprendere bisogna esserci in quel tipo di situazioni.