Esce oggi in Italia , ma solo in dvd e in blu-ray, “9”, l’attesissimo capolavoro di animazione prodotto da Tim Burton, scritto e diretto da Shane Acker e ispirato dal suo cortometraggio omonimo con il quale nel 2004 vinse la Medaglia d’Oro allo Student Academy Award. Simone Rea, il nostro guest blogger, l’ha visto in anteprima per cinemio e ce lo racconta.
9
Mentre il mondo cade a pezzi, una missione ha iniziato a salvare la civiltà. Negli ultimi giorni dell’umanità, uno scienziato ha dato la scintilla della vita ad un gruppo di piccole creature che continuano a sopravvivere anche dopo l’apocalisse. Uno di loro, #9 (doppiato nella versione originale da Elijah Wood), emerge e mostra doti di leadership che possono aiutarli a sopravvivere e forse anche a prosperare. #9 coinvolge, in questo modo, i compagni spingendoli a tirare fuori le loro qualità umane per combattere contro le macchine che ancora funzionano e danno loro la caccia.
La recensione di Simone
Il film rievoca, per la desolazione, la tristezza delle location e il design delle macchine distruttrici, la seconda guerra mondiale ma ricorda anche Il Signore degli Anelli con questa compagnia di piccoli nove dalle differenti qualità, pronti a sacrificarsi pur di distruggere la macchina intelligente che, protetta dalla sua fortezza-fabbrica, produce robot da combattimento con unico intento quello di eliminare ogni forma di vita.
#9 è il personaggio principale del film, un robot intraprendete pronto a scendere in campo per aiutare i suoi amici. Carico di entusiasmo e di iniziativa porterà i compagni a compiere imprese per loro impensabili e terrificanti che produrranno in questo fantasy post-nucleare un susseguirsi di azioni e duelli senza tregua con poco spazio per i dialoghi e tantissime spettacolari, improbabili evoluzioni.
Nel complesso il film ha una storia originale, scorrevole e adatta anche a un pubblico più maturo con tantissime intuizioni e spunti interessanti che purtroppo non possono essere approfonditi, sia per la mancanza di tempo (dura appena 79 minuti), sia per il tanto spazio dedicato all’azione che in parte appiattisce la pellicola altrimenti superba. Infatti l’impressione che si ha vedendo 9 è di non riuscire ad affezionarsi ai personaggi (nonostante siano interessanti e ben caratterizzati) quanto alle vicende che li coinvolgono.
Le animazione e le textures sono curate nei minimi dettagli e questo vale sia per i personaggi principali sia per quelli che appaiono per pochissimi secondi. Il tutto confezionato con un design accattivante, coerente e allo stesso tempo simbolico-funzionale.
Di seguito alcune immagini del making of del film
Una piccola curiosità
Il regista ancora studente aveva pensato di realizzare il cortometraggio con la tecnica della stop motion ma i costi e le difficoltà di realizzazione rendevano l’impresa inaccessibile. Pensa che per realizzare gli undici minuti del corto Acker impiegò circa 4 anni e mezzo.
Di seguito alcune immagini di 9: