Il film di Daniele Vicari Prima che la notte, una coproduzione Rai Fiction – IIF che andrà in onda su Rai 1 in prima serata il 23 maggio, è stato presentato il 27 Aprile al BIF&ST 2018. Il film racconta gli ultimi anni del giornalista, scrittore, drammaturgo Pippo Fava, uomo capace di trasmette tutto il suo sapere ai più giovani o, come li chiamava lui, ai “carusi”.
Prima che la notte
Prima che la notte trae ispirazione dall’omonimo libro di Claudio Fava e di Michele Gambino, che ci racconta di un uomo intelligente, allegro e un paladino della libertà di stampa. Il film ci riporta nella Catania degli anni Ottanta, quando Pippo Fava, reduce da grandi successi nel cinema, alla radio e in teatro, torna a casa, dove trova l’ex moglie e i figli, e fonda due giornali: un quotidiano, dal quale verrà cacciato dopo una serie di articoli sulla mafia, e poi un mensile “I Siciliani”.
Fava crea un bel gruppo di giovani giornalisti capaci di continuare la battaglia per la libertà di stampa anche dopo la sua uccisione. Egli era un uomo coraggioso, un uomo di estrema modernità, un uomo libero di testa, un figlio degli anni Settanta. Spesso è successo che chi si oppone alla mafia, il suo nome sia infangato; ma con Fava è stato impossibile: lui ha vinto in quanto ha costruito ciò che sarà il futuro circondandosi di ragazzi, futuri giornalisti.
Il 28 settembre 1983 Fava viene intervistato da Enzo Biagi dove afferma: “Mi rendo conto che c’è un’enorme confusione sul problema della mafia. I mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono dei ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della nazione. Non si può definire mafioso il piccolo delinquente che arriva e impone una taglia sulla tua piccola attività commerciale, questa è roba di piccola criminalità che credo abiti in tutte le città italiane, in tutte le città europee. Il fenomeno della mafia è molto più tragico e importante”.
Il 5 gennaio 1984 Giuseppe Fava fu assassinato proprio da quei mafiosi contro cui aveva tanto lottato durante la sua vita.
Il regista Vicari lo rappresenta come un intellettuale a tutto tondo e ha scelto l’attore Fabrizio Gifuni come protagonista di questa nuova fiction; nel ruolo di Claudio Fava, il figlio del giornalista, troviamo Dario Aita ed invece l’attrice Lorenza Indovina interpreta la moglie di Giuseppe Fava.
Vicari mette insieme memoria e storia degli ultimi quattro anni della vita di Fava, della sua battaglia intellettuale e giornalista ma direi anche umana contro la mafia. Un’altra vittima di mafia, come Peppino Impastato raccontato ne I cento Passi di Marco Tullio Giordana. Vicari mette in scena un uomo, un personaggio tra i più coraggiosi e defilati dai riflettori della cronaca semplice, come ha sempre fatto in tutti i suoi film (Diaz, Sole cuore amore…).
E Fabrizio Gifuni interpreta Fava con disinvoltura, vivendo brillantemente i panni del giornalista facendone fuoriuscire ( bravissimo Vicari!) un uomo come un giustiziere delle parole.
Prima che la notte, è un ottimo film in grado di insegnare ai giovani d’oggi il principio assolutamente irrinunciabile della libertà di stampa, di parola, di opinione. Per cui se vi siete persi questo pezzo di storia al Bif&st, non perdetevelo in tv.
Prima che la notte – La presentazione del film al BIF&ST
Nei video che seguono le dirette delle interviste ai protagonisti del film Dario Aita e Fabrizio Gifuni e la presentazione del film
BIF&ST 2018 – le foto dei protagonisti
In questa galleria una carrellata di foto dei protagonisti del festival