Registi emergenti: ‘Ora Pro Nobis’ di Eros e Roberto D’Antona

Il cortometraggio che presentiamo oggi è ispirato ai film Grindhouse anni ’70: il titolo, Ora Pro Nobis, è già tutto un programma e ne parliamo con i registi Eros e Roberto D’Antona.

Eros e Roberto D'Antona

Eros D’Antona è nato nel 1985 mentre suo fratello Roberto nel 1992. Eros inizia la sua formazione come montatore ed artista degli effetti speciali e le sue più importanti esperienze dietro la macchina da presa avvengono nell’ambito musicale con la realizzazione di videoclip di vari artisti tra cui Sud Sound SystemAprès La Classe. Ha collaborato alla produzione di alcuni documentari, mentre nel 2012 realizza il suo primo vero cortometraggio, Mind Trip, un film drammatico con spunti western e pulp che vince il premio “Best Dramatic Film” al California Film Awards 2013 (San Diego). 

Roberto inizia a girare i suoi primi cortometraggi a soli 11 anni mentre nel 2006 entra a far parte di una compagnia teatrale locale. Ha realizzato diversi cortometraggi amatoriali diventando noto sul web come Grage Pictures e dal 2010 collabora a diversi videoclip musicali come assistente di produzione e come attore. Nel 2011 realizza il fan-film amatoriale Dylan Dog : L’Inizio e successivamente Dylan Dog: Il Trillo del Diavolo, vincitore del Cartoomics: Fan Film Festival 2013 a Milano.

Dopo la sua prima serie web horror Scary Tales del 2012 realizza la serie web A.Z.A.S: All Zombies Are Stupid, una commedia trash che vince 5 premi al “LA WEB SERIES FEST 2013” a Los Angeles (USA), tra cui Miglior Regia e Produzione. Nel 2013 i due fratelli fanno coppia realizzando la serie web Johnny (Best Television Pilot – California Film Awards 2013) e poi dirigono, per la prima volta insieme, un cortometraggio:  Ora Pro Nobis.

Ora Pro Nobis

di Luca Arcidiacono

Ora Pro Nobis è intelligente sin dalla costruzione dell’immagine che richiama esplicitamente i film Grindhouse anni settanta ma che si appoggia al contemporaneo riprendendo la lezione di cinema che Tarantino e (soprattutto) Rodriguez hanno dato con A prova di morte e Planet Terror, senza dimenticare un montaggio frenetico che sembra citare direttamente il cinema sperimentale di Edgar Wright. Mantenendo il ritmo richiesto dal genere e senza mai prendersi troppo sul serio, il corto risulta ben confezionato e strutturalmente conforme a ciò che uno spettatore medio richiede.

Le domande ai registi

Eros e Roberto, benvenuti su cinemio. Senza fare spoiler, da dove nasce l’idea del film?

Eravamo in un ufficio postale per avviare delle pratiche quando improvvisamente un guasto sospende le operazioni per qualche ora, così l’impiegato ci suggerì di fare un giro e di ritornare più tardi. A noi non dispiacque l’idea di fare una passeggiata a piedi ed osservare questo piccolo paese a noi poco conosciuto, così entrammo per caso in una sperduta e piccola chiesa. Era spoglia e completamente vuota. Ci sedemmo e (perdonateci) pensammo: ma se ci chiudessero qui dentro e qualcuno ci ammazzasse? Nessuno sentirebbe le nostre urla…

Così, nella chiesa abbiamo steso la prima bozza del soggetto; giusto il tempo per tornare in Posta.

il backstage

Da dove nasce e perché questa scelta fotografica così definita?

Sin dall’inizio abbiamo pensato ad una fotografia buia e grigia all’esterno mentre all’interno del luogo religioso ci piaceva la soluzione chiara e luminosa per simboleggiare il senso di “protezione” nei confronti dei protagonisti, il quale però svanisce quando si accorgeranno di non essere soli. L’effetto pellicola è un chiaro omaggio al cinema Grindhouse ma come si può notare è dosato a seconda dell’intensità delle scene.

Che ruolo ha giocato la scelta dei luoghi?

Siamo riusciti a trovare proprio le location che cercavamo; location e atmosfere italiane, un po’ gotiche e che si prestavano perfettamente alla nostra storia. Ovviamente Filandro Savino ha rimesso comunque, anche se leggermente, mani sullo script adattando alcune situazioni alle location ufficiali.

Sul set

A quanto ammonta il budget del film, se lecito, e quali sono state le spese maggiori?

Il budget complessivo ammonta a 2000 euro, con il quale abbiamo anche coperto le spese per la stampa delle copie e per il materiale pubblicitario. Proprio queste sono state le spese maggiori assieme al noleggio.

Come avete lavorato sulle musiche?

Roberto D’Antona ricopre anche il ruolo di direttore musicale. Ha curato lui la scelta delle musiche composte magnificamente dal talento Olsi Baba.

Sul set

Vi siete ispirati ad alcuni film in particolare, o a registi/autori?

Non ci siamo ispirati sui singoli film, piuttosto abbiamo voluto rendere omaggio al genere gore degli anni ’80 ed in particolar modo ai cult di Sam Raimi e John Carpenter.

Com’è avvenuta la scelta degli attori?

Per questioni legate al piano di produzione, decisamente ristretto ed intenso a causa del budget limitato, abbiamo puntato su un cast della zona, ovvero attori con i quali abbiamo già collaborato in precedenza.

Il backstage

Potete raccontarci qualche aneddoto particolare accaduto sul set?

Certo… La lista è lunga ma vi raccontiamo questo: Il secondo giorno di riprese, quello all’interno del luogo religioso e decisamente il più faticoso, prevedeva il primo ciak alle ore 9:00. Dopo aver preparato la scenografia e montato tutti i gazebo all’esterno per il catering e per il trucco, poco prima di girare un uragano passa proprio dove eravamo noi, trascinando via tutto quello che vi era all’esterno.

Ovviamente la troupe ha lavorato tantissimo per impedire il disastro ma mentre raccoglievamo i pezzi fuori, non ci eravamo resi conto che l’uragano si era portato parte del tetto (in legno) del luogo religioso, così quando siamo rientrati lo abbiamo trovato completamente allagato. Di conseguenza le riprese sono ufficialmente partite alle ore 17:00 per poi concludersi alle ore 4:30 del giorno successivo, nel quale ci aspettavano nella location successiva alle ore 7:00. Nonostante tutto siamo riusciti a portare a termine tutto il piano di produzione divertendoci tantissimo.

Il regista Eros D'Antona

E per concludere uno sguardo al futuro. Quali sono i vostri prossimi progetti? C’è un nuovo cortometraggio nel cassetto?

Al momento stiamo lavorando ad un lungometraggio ma non possiamo aggiungere altro, mentre ad Aprile partiranno le riprese della nuova web series intitolata Insane nella quale vi sarà un cast ricco di nomi noti nel panorama indipendente italiano.

Ad Agosto/Settembre gireremo il fan-film Resident Evil: Revolution. Qualche giorno fa è partito il crowdfunding su Indiegogo.

Il regista Roberto D'Antona

Ringrazio

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