Esce oggi in circa 200 sale italiane il primo film di Claudio Amendola nel ruolo inedito di regista dopo oltre trent’anni di carriera attoriale. Circondato da amici e parenti, attori di cinema e tv, e scritto a quattro mani con Edoardo Leo, esce la commedia La mossa del pinguino.
Trama de “La mossa del pinguino”
In ristrettezze economiche due lavoratori dipendenti, Bruno (Edoardo Leo; Smetto Quando Voglio, Tutta colpa di Freud) e Salvatore (Ricky Memphis; L’ultima ruota del carro, Mai stati uniti) sognano di cambiare radicalmente la loro vita e il loro status sociale a partire da un piccolo sogno: partecipare alle olimpiadi con lo sporte meno conosciuto in Italia: il curling. Oltre a loro due nella squadra si troveranno anche Ottavio (Ennio Fantastichini; Ciliegine, Studio illegale) e Neno (Antonello Fassari; L’estate sta finendo, Box Office 3D).
Trailer del film:
L’animo del fallito
Nella sceneggiatura scritta a quattro mani da Claudio Amendola stesso e Edoardo Leo i quattro personaggi protagonisti seguono una via ben scritta, inseriti in un ambiente sociale medio e con quattro personalità ben approfondite e dosate tra comicità e dramma: abbiamo Bruno, il protagonista, un sognatore che avendo messo su famiglia deve adempiere ai doveri che la società impone ma che non rinuncia ad emozionarsi, vivere e sbagliare ancora con tutti i rischi che ciò comporta; c’è Salvatore, single con il padre malato a carico (Sergio Fiorentini) che va sempre dietro all’amico di gioventù; c’è Ottavio, un uomo fin troppo realista e concreto che ha lasciato sfuggire la moglie e vive in solitudine e infine c’è Neno, un uomo apparentemente tutto d’un pezzo che vive esclusivamente sull’apparenza del personaggio che si è costruito ma che vive di dubbi e fragilità.
Dietro a tutti loro, soprattutto, c’è però Claudio Amendola, prima attore e poi regista che riesce a raccontare non tanto una situazione e una storia quanto dei personaggi che ben conosce riportandoli senza particolari moralismi o superficialità e volendogli bene talmente tanto da farli apprezzare anche a noi. Quattro falliti dall’animo buono che avranno la possibilità di riscattare il passato per se stessi e non per gli altri.
È un film fatto col cuore, tanto atteso e costruito per anni e anni e finalmente portato sul grande schermo con alcune ingenuità o imperfezioni di chi il mestiere deve ancora impararlo appieno ma con la consapevolezza di sapere cosa dire e cosa raccontare. A riportare sul piano più reale i quattro sognatore simili e diversi tra loro c’è poi Eva (Francesca Inaudi), moglie di Bruno, che cerca di mettere ordine nelle loro folli utopie. E poi c’è l’elemento che potrebbe rendere il film anche un’opera di genere: il curling. Uno degli sport ancora meno conosciuti e probabilmente praticati d’Italia, qui viene trattato con intelligenza e brillantezza esclusivamente a favore dei quattro protagonisti, senza mai scadere in particolari ovvietà o prese in parte.
La mossa del pinguino, Il primo film da regista di Claudio Amendola è un piccolo film senza alcuna pretesa, una commedia come lui stesso ha imparato a fare da anni al cinema ma soprattutto in tv e che come unica debolezza potrebbe presentare, per un certo tipo di pubblico, il vedere tra i protagonisti e secondari presenze riconoscibili della tv, nello specifico da serie come “I Cesaroni” e “Distretto di Polizia”. Per il resto, una piacevole sorpresa che incassa senza sforzarsi sorrisi e riflessioni sulla realtà di tutti i giorni.