Il primo re: l’origine di Roma

Matteo Rovere ricostruisce la leggenda di Romolo e Remo e della nascita di Roma. Il primo re: un film d’autore epico e drammatico nelle sale italiane dal 31 gennaio con 01 Distribution. Durata 127 minuti.

Il primo re

Il primo re

Il primo re

Il primo re, il film di Matteo Rovere, vede protagonisti Romolo (Alessio Lapice) e Remo (Alessandro Borghi), due fratelli gemelli che vivono in pace, allevando le loro pecore. Travolti da una spettacolare piena del fiume Tevere, vengono catturati, assieme ad altri – dai crudeli guerrieri di Alba.

Grazie alla loro astuzia e alla loro forza, riescono a fuggire assieme agli altri prigionieri, portando con loro una vestale (Tania Garibba) e il Sacro Fuoco che custodisce.

Da quel momento in avanti, con Romolo gravemente ferito, dovranno lottare per la sopravvivenza, attraversando foreste oscure e affrontando feroci nemici. E dovranno fare i conti con un Destino divino che metterà i due fratelli di fronte a scelte difficili e a confrontarsi con la loro voglia di esercitare il libero arbitrio. Fino al raggiungimento delle sponde del Tevere, e alla fondazione di una nuova civiltà. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda.

Il primo re – il trailer

Un film rivoluzionario, ma di nicchia

Un Dio che può essere compreso non è un Dio ” il film si apre con una citazione di William Somerset Maugham che racchiude il senso di tutto il film.

Questo film non è adatto al grande pubblico, è un film rivoluzionario e d’autore e già la scelta linguistica allontanerà le masse. Un film complesso difficilmente interpretabile da tutti.

Il protagonista di tutta la vicenda è Remo, il nostro villain che per amore fraterno sfida anche gli dei. L’affetto tra Remo e Romolo, due gemelli con un legame indissolubile, è  la materia incandescente del film che verrà sacrificata per volere degli dei. Infatti, Roma nasce dal dolore, da uno strappo, da una separazione innaturale di due fratelli che sono venuti al mondo contemporaneamente. Remo, che salva la vita e si prende cura del gemello ferito, viene messo alla prova dagli dei ma sceglie il libero arbitrio.

La religione è un argomento cardine del film. Il primo re è un film realistico in tutto ed ora vi spiegherò in che modo. Partiamo dalla scelta linguistica: latino arcaico ricostruito tramite fonti contemporanee al periodo di Romolo e Remo. Il paesaggio qui ha un ruolo fondamentale: non è solo la cornice delle vicende ma è un elemento imprescindibile con cui i personaggi devono confrontarsi, a tal punto da diventare personaggio esso stesso: complice, nemico o divinità a seconda dalle circostanze.

La natura in questo film è fonte di cibo e sopravvivenza, rifugio ma anche ostacolo da superare e piegare alle proprie esigenze. Il primo re ricostruisce con fedeltà l’ambiente sia naturale che rurale e gli oggetti materiali che caratterizzavano il territorio e la società del lazio dell’ottavo secolo a.C. . Le musiche si fondono con le ambientazioni.

Il primo re è un film che potrebbe potenzialmente diventare un kolossal al pari di Troy o il gladiatore, ma gli italiani non sono pronti ad un film del genere e seppur motivata ho trovato la scelta del latino azzardata e controproducente.

Voto 7\10.

Informazione di servizio per i nostri amici romani: Domenica 3 febbraio al Nuovo Cinema Aquila al termine della proiezione delle 18.10 de Il Primo Re il regista Matteo Rovere, insieme al direttore artistico del cinema Mimmo Calopresti, incontrerà il pubblico presente.

2 Comments

  1. Ludovica
  2. bruno

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