Continuo la nostra intervista a Francesco Hazzini, regista di due interessanti documentari di cui uno, Firenze: dall’immobilismo all’immobiliarismo, vuole denunciare l’abusivismo edilizio di questa splendida città. Nella prima parte ci ha raccontato la nascita dell’idea del corto, in questa, le difficoltà, i riconoscimenti e qualche aneddoto.
Francesco, continuiamo a parlare di Firenze: dall’immobilismo all’immobiliarismo. Quali sono state le difficoltà che hai avuto durante la lavorazione?
La difficoltà maggiore nel produrre le immagini è stata la lotta contro il tempo. La modalità di ripresa era tipica dell’inchiesta televisiva d’assalto; il problema era che la mia troupe non aveva nessun tipo di permesso ed io non sono inscritto all’albo dei giornalisti.
Quando siamo entrati nel cantiere della Fortezza abbiamo corso il rischio di essere arrestati; infatti ci ha fermato il vero Capo cantiere che forse non ha capito che aveva davanti un falso interlocutore: Il Professor Cemento. Il cortometraggio si apre presso la Stazione di rifornimento dell’autostrada Firenze mare dove aspetto l’arrivo della macchina verde del Professore. Beh, lì sono stati chiamati i carabinieri nonostante avessi chiesto il permesso al titolare, dopo aver fatto mangiare la troupe di 5 persone all’interno del suo bar.
Quali sono i riconoscimenti più importanti che hai ricevuto?
Di sicuro il ricoscimento più emozionate è stato l’invito a rappresentare il cinema italiano per l’anno dell’Italia in Cina, il 2006, insieme ai cortometraggi di Bruno Bozzetto, Bigscreenitalia 2006. Firenze: dall’immobilismo all’immobiliarismo è stato presentato all’Università di Pechino e presso l’Istituto di Cultura italiano della capitale cinese. Successivamente il lavoro ha ricevuto la Menzione Speciale Giulio Sguizzato come Miglior inchiesta giornalistica al festival Il giardino dei corti 2006 a Venticano, Avellino.
Ha vinto il Premio Miglior Soggetto con 500 euri (mai ricevuti purtroppo) all’Archeo Festival di Perugia diretto dal Professore Umberto Broccoli di Rai Uno. Il Professor Cemento è stato invitato in America dal Back Alley Film Festival 2007, Arizona. E’ stato in concorso al Cinemambiente di Torino 2006 ed ha partecipato agli Incontri autori italiani del Milano Film Festival 2006.
Adriano Cemento è stato protagonista di un videoclip del singolo Il politico perfetto del cantautore Luca Nesti, vincendo il contest bandito per dare un volto al personaggio descritto nella canzone. E’ tuttora su you tube, scaricatissimo dai suoi fan.
Hai qualche aneddoto da raccontarci?
6 mesi dopo la presentazione di Firenze: dall’immobilismo all’immobiliarismo in maniera situazionista presso la Facoltà di Architettura di Firenze, il corto è stato oggetto di studio da parte degli studenti del corso di Comunicazione visiva della stessa Facoltà presso il polo scientifico di Design Industriale. Il Professor Cemento è stato invitato ufficialmente a parlare delle sue teorie in merito alla riqualificazione urbanistica delle nostre città. Questo, direi, è stato il successo del film.
Nel 2009 ho provato a lanciare il finanziamento del progetto documentario lungometraggio Le avventure urbane del Professor Adriano Cemento sulla base di questi risultati. Sarebbe interessante vedere cosa combinerebbe Adriano a Londra o a Sidney in Austrialia.
A questo punto a me non resta che ringraziare Francesco Hazzini e fargli un in bocca al lupo per i suoi progetti futuri.