Cristian e Palletta contro tutti

Arriva nelle sale italiane l’opera prima di uno sceneggiatore e scrittore di successo come Antonio Manzini che, lontano dai copioni donati ora a Salvatores ora a Infascelli e lontano dal suo personaggio noto, il vicequestore Rocco Schiavone, decide di dirigere e sceneggiare una commedia semplice e lineare, che fonda il suo senso d’essere unicamente sulla coppia protagonista formata da Sermonti – De Rienzo. Al cinema da oggi 9 Giugno arriva Cristian E Palletta contro tutti.

Cristian e Palletta contro tutti

Cristian e Palletta contro tutti

Cristian e Palletta contro tutti

Cristian (Libero De Rienzo; Smetto quando voglio, La macchinazione) si arrabatta tra disoccupazione e un’esistenza precaria ma nella vita ha due punti fermi: la fidanzata pugliese (Margherita Vicario; I Cesaroni 6, The Pills – Sempre meglio che lavorare) che lavora nella ditta alimentare del padre e l’amico Palletta (Pietro Sermonti; Smetto quando voglio, Sei mai stato sulla luna?), aiutante di uno meccanico con aspirazioni da elettrauto. I due finiranno sino in Puglia per recuperare la pipì di un giaguaro affinché possano passare inosservato il confine con la Svizzera con un carico importante di droga per pareggiare finalmente i conti con dei delinquenti di quartiere.

Trailer del film “Cristian e Palletta contro tutti”:

https://www.youtube.com/watch?v=wTjcuFZjmVQ

Libertà di leggerezze

Punto fondamentale per la lettura di Cristian e Palletta contro tutti è quella di assistere ad una commedia leggera e goliardica dove si percepisce, malgrado la pochezza economica e nella messa in scena, la bontà dell’operazione e l’intenzione di tornare ad una semplicità narrativa, senza dimenticare una collocazione geofisica ben precisa.

Cristian e Palletta contro tutti

Una scena di Cristian e Palletta contro tutti

Per quanto infatti il romano rimane un luogo, una lingua e un modo d’essere imprescindibile anche in questa pellicola, il regista e sceneggiatore Manzini non dimentica di inserire, come nelle migliori commedie all’italiana, colori dialettali che vanno dal pugliese al siciliano, spingendo sui i colori che avvolgono i personaggi come sul racconto di archetipi che sembrano più parte di un film animato o di un fumetto che di una realtà tangibile che vuole essere verosimile unicamente nel raccontare il destino di questi due protagonisti, che provano ad avere la loro “botta di culo”, a fare la loro scalata sociale trovando un’escamotage e che se la vedranno contro il mondo pur di provare a cambiare la loro condizione.

Di tanto in tanto Manzini poi mostra l’animo interiore di personaggi adattati ad un sistema, come la simpatica trovata di “mostrare” il loro interiore quando le luci si spengono e tutto attorno si assopisce. Di poco spessore le musiche, con un’idea fotografica che nulla di nuovo dona allo spettatore. Il punto forte del film resta il cast e come i dialoghi si adattano particolarmente bene a loro fino a momenti d’improvvisazione ben riuscite, per quanto alcune situazioni risultano troppo dilatate e nell’ultimo atto il climax più che rinforzarsi e ascendere si va a perdere con una chiusa prevedibile e fiacca.

Cristian e Palletta contro tutti

Una scena di Cristian e Palletta contro tutti

Cristian e Palletta contro tutti è un film leggero, dal montaggio dinamico che ha una sua, seppur incerta, personalità e che può rivelarsi una sorpresa rispetto ai soliti racconti vanziniani e simili a cui siamo abituati, specie in questo periodo dell’anno pre-estivo.

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