Lezioni di cinema: il premio Oscar Dante Ferretti – terza parte

E siamo arrivati alla terza ed ultima parte della lezione di cinema di una delle più grandi eccellenze italiane esportate all’estero: lo sceneggiatore Premio Oscar Dante Ferretti. Anche in quest’ultima parte leggiamo ed ascoltiamo le risposte alle numerose domande poste all’artista da parte del pubblico.

Dante Ferretti durante la premiazione al BIF&ST 2013

 

Le domande del pubblico a Dante Ferretti

Attore o regista?

Durante la lezione di cinema Dante Ferretti ha affermato che da piccolo aveva sempre sognato di fare cinema senza sapere bene in quale ruolo. Così è sorto spontaneo chiedergli se avesse mai desiderato fare l’attore o il regista:

Dante Ferretti: Ma lei mi ha visto? (ride) L’attore no, potrei fare non so un pallone da rugby da intepretare bene senza correre. Il regista invece l’ho fatto una volta sola, non per il cinema ma per il teatro. Essendo di Macerata mi dicevano sempre: ‘Devi fare un’opera a Macerata che è la tua città!’. Un giorno mi ha chiamato Pier Luigi Pizzi, direttore artistico dello “Sferisterio Opera Festival” a Macerata e mi ha chiesto di fare la Carmen. Io allora gli ho chiesto ‘Ma chi è il regista?’ e lui ‘tu!’ ‘ma io non l’ho mai fatto’ ‘eh c’è sempre una prima volta!’. Ecco per me è stata la prima e l’ultima volta che ho fatto il regista.

Dante Ferretti premiato al BIF&ST 2013

L’amore per il cinema italiano

Dante Ferretti ha iniziato il suo lavoro di scenografo in Italia per poi trasferirsi negli Stati Uniti. Ma l’Italia gli è rimasta nel cuore, come possiamo ascoltare in questo video:

Le nuove tecnologie

Cosa pensa Ferretti delle nuove tecnologie e dell’avvento della computer graphics?

Dante Ferretti: Quando ho fatto il film di Tim Burton, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street, mi hanno detto ‘Abbiamo pochi soldi dobbiamo fare parecchio in CGI’ allora ho chiesto ‘quanto avete per il CGI?’ ’15 milioni di dollari’ ‘e per fare le costruzioni?’ ‘ah ce ne abbiamo solo 3’. C’è molta differenza tra girare con una scenografia reale dove gli attori sanno come muoversi rispetto alla computer grafica dove gli attori non sanno come muoversi.

Nel video che segue, sempre riguardo le nuove tecnologie, Ferretti parla del lavoro fatto su Hugo Cabret

Casinò

Uno dei film che è più rimasto nel cuore di Dante Ferretti è Casinò. In questo video lo scenografo parla del film spiegando la differenza di approccio tra il cinema americano ed il cinema italiano

Terry Gilliam, Martin Scorsese e l’Italia

Tempo fa il regista Terry Gilliam aveva espresso il desiderio di venire a girare il Don Chisciotte in Salento. Sarebbe un’occasione per Ferretti per tornare in Puglia:

Dante Ferretti: Con Terry Gilliam dopo Le avventure del barone di Münchausen ho disegnato altri 5 film che non si sono mai fatti per delle ragioni credo economiche. Adesso con lui lavora David Warren uno scenografo inglese che mi ha fatto da assistente per Hugo Cabret. Ora non so se farà questo film qui o meno. Spero di si per lui anche perchè so che ama molto questa parte dell’Italia. Io sono stato benissimo quando ho girato Il Vangelo Secondo Matteo.

Con Martin Scorsese, regista americano che, tra l’altro, ha anche origini italiane, Ferretti ha un rapporto molto solido e di fiducia reciproca:

Dante Ferretti: Quando iniziamo a lavorare ad un film, io e Martin parliamo molto per un paio d’ore. Poi lui ci fa vedere tanti film (tante volte non c’entrano niente con quello che dobbiamo fare, a volte è solo per mostrarci un’inquadratura che gli piace). Poi mi dice benvenuto, io comincio a disegnare, a fare i modellini di tutto, lui li vede e finora ha sempre detto ‘great great!’ (‘mi piace’ n.d.r.). Poi gli faccio le costruzioni. L’unica cosa drammatica è portarlo sul set a vedere le scene prima delle riprese: io gli dico ‘Martin vieni a vedere, domani dobbiamo andare a girare lì, se c’è qualcosa che non va magari ho il tempo di cambiare’ e lui ogni volta ‘lo sai, ho tanto da fare con gli attori!’. Per fortuna finora ha sempre detto ‘Great! This is what I want!’ (‘questo è quello che volevo!’ n.d.r.).

Durante la lezione di cinema Ferretti fotografa il pubblico venuto ad ascoltarlo

Il lavoro dei colleghi

Ha mai apprezzato un film non fatto da lei o pensato che se l’avesse fatto lei sarebbe stato meglio?

Dante Ferretti: Non ho questo tipo di pensieri. Se vedo un bel film sono molto contento anche per chi l’ha fatto. Io ho apprezzato molto Blade Runner, un film che mi è piaciuto tantissimo, c’era una scenografia stupenda ed ho una grande ammirazione per lo scenografo che l’ha fatto.

La lirica

E’ ben nota la passione di Ferretti per le opere liriche per le quali spesso ha fatto da scenografo:

Dante Ferretti: Quest’anno ne ho fatte due: La traviata al San Carlo di Napoli e Simon Boccanegra a Roma diretto da Muti per l’inaugurazione dell’Opera di Roma. E’ andata molto bene, l’hanno riproposta anche ad Hong Kong dove ha avuto un grande successo. A me piace, ne ho fatte tante di scenografie, al Metropolitan di New York, a Londra, a Parigi. Adesso me ne hanno offerta un’altra in Cina. Se ho tempo le faccio perchè quando ti offrono un’opera ti chiamano sempre due anni prima. Io dico di si poi due anni dopo sono dall’altra parte del mondo e comincia a diventare un pò complicato. Però finora ci sono sempre riuscito.

Il Premio Oscar Dante Ferretti

‘L’età dell’innocenza’ ed il lavoro con registi asiatici

Nel video che segue Ferretti parla della location per il film L’età dell’innocenza ed il lavoro che c’è dietro e poi risponde alla domanda se fosse mai stato chiamato da registi asiatici:

Per concludere questa lunga chiacchierata un consiglio prezioso di Dante Ferretti ai tanti ragazzi interessati a fare del cinema:

FATE I SOLDI 🙂

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