Ennio Morricone

Ennio Morricone al BIF&ST 2019 riceve le chiavi della città di Bari

Apertura col botto quella dell’edizione 2019 del BIF&ST. Primo evento è stato la consegna delle chiavi della città al Premio Oscar, il maestro Ennio Morricone.

Sul palco le autorità, il sindaco di Bari Antonio Decaro ed il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale della SIAE Gaetano Prandini, il Presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, il Premio Oscar Nicola Piovani che ha avuto il compito di fare una Laudatio del maestro Morricone ed il direttore artistico del BIF&ST Felice Laudadio. Tra il pubblico, numerosissimo e caloroso, anche Maria Morricone, moglie del Maestro.

Ennio Morricone
Ennio Morricone al BIF&ST 2019

La Laudatio ad Ennio Morricone da parte del maestro Nicola Piovani

Ennio Morricone è un artigiano della musica che ha avuto la capacità tra le altre cose di dare lustro e visibilità alla musica da cinema.

Con queste parole Nicola Piovani ha elogiato la carriera del Maestro Morricone. Nel video che segue l’intero discorso:

La consegna delle chiavi della città

Nel video che segue il Sindaco di Bari Antonio Decaro consegna le chiavi della città ad Ennio Morricone

Il discorso commosso di Ennio Morricone

Un emozione che mi viene dal cuore, dopo aver saputo della distruzione di questo straordinario teatro, è stata tornare dopo la sua ricostruzione. E’ la prima volta che vengo qui, è straordinario ed è bello constatarlo.
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno parlato per me perché io penso sempre di non meritare niente, penso di fare il mio dovere e basta.

Scrivere musica è l’unica cosa che so fare e la faccio quando posso. Adesso mi chiamano meno, salvo Peppuccio (Tornatore n.d.r.) per il quale continuo a lavorare.

La mia è una carriera dura, la stessa di ogni musicista di film: noi scriviamo la musica ma non sappiamo se poi al regista andrà bene.
Il problema principale è proprio questo: la musica in genere, salvo eccezioni, arriva all’ultimo momento, il film DEVE uscire dopo qualche giorno dal missaggio finale del regista e il compositore scrive la musica poco prima.

Il regista poi deve accettarla a volte con qualche rammarico che dà un dolore al compositore, perché può essere implicito ma non diretto.
Perché il regista non può fare niente quando la musica è registrata.

Mi ricordo Pasquale Festa Campanile che mi disse ‘io non vengo alla registrazione, perché tanto è inutile, quello che hai fatto va bene o non va bene, va bene sempre‘. Questa è una tragedia per il compositore e la vive tutte le volte che scrive una colonna sonora. Noi facciamo di tutto perché vada bene ma non è detto che ce la facciamo sempre.

Con Tornatore questo non vale, dopo 12 film che abbiamo fatto insieme, lui mi comunica sempre le sue corrette ed educate osservazioni che per me sono sempre molto importanti, anche se gravi e pesanti, e mi consentono di fare delle correzioni.

Una volta gli ho fatto uno scherzo: dovevo scrivere una scrittura difficile per una scena, ne avevo scritta una ma sapevo che a lui non sarebbe piaciuta. Preparai un altro pezzo che poteva andare bene per la scena.
Cominciai a far suonare il primo pezzo all’orchestra e lui mi disse ‘ma che hai fatto?’. Ho capito, io lo sapevo, prendo un’altra partitura, la faccio ascoltare e lui mi dice ‘è questo quello giusto!’.

E io gli rispondo ‘ho scritto l’altro pezzo perché sapevo che a te non sarebbe piaciuto ma volevo provare a toccarti il polso e vedere fino a che punto potevi accettare questo pezzo’.

Era una sfida, diciamo la verità, ma io ho tentato lo stesso. Se avesse accettato mi sarebbe andato bene.
Non è andato bene…non gli è piaciuto, ma io ci ho provato!

Continua a leggere gli articoli sulla giornata dedicata al maestro Ennio Morricone: la presentazione del libro Ennio, un maestro di Giuseppe Tornatore.

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