Dopo il successo del primo capitolo, il regista Sydney Sibilia ci riprova con una scelta coraggiosa: girare il secondo e terzo capitolo insieme. In questi giorni nelle nostre sale Smetto quando voglio – Masterclass che sta riscuotendo già molti consensi. Nell’articolo a parlarne i protagonisti: Edoardo Leo, Valerio Aprea e Lorenzo Lavia
Smetto quando voglio – Masterclass
Smetto quando voglio – Masterclass, il sequel stupefacente del giovane regista Sidney Sibilia inizia facendo un salto indietro e la prima scena è immediatamente adrenalinica e di grande bellezza. Il contrasto della musica classica del flauto magico di Mozart sul goffo e rocambolesco incidente di Alberto Petrelli/Stefano Fresi, il chimico della banda, mette subito in evidenza che non si tratta di un sequel semplice ma un’operazione produttiva intelligente. Pietro Zinni/ Edoardo Leo è finito in carcere e rischia 10 anni di reclusione, accusato di essere un criminale per aver creato una smart drug, droga legale.
Mentre i suoi amici se la sono cavata come meglio hanno potuto, adeguandosi a nuovi lavori, stavolta, però, è la Legge che chiede il loro aiuto: Zinni e i suoi amici dovranno lavorare per conto delle forze dell’ordine. Essi dovranno rintracciare tutte le smart drugs presenti sul territorio romano e in cambio la polizia ripulirà le loro fedine penali. Tutti nuovamente all’opera con “nuovi cervelli in fuga”: un avvocato specializzato in diritto canonico presso la Città del Vaticano, un anatomista teorico Giulio a Bankgog e il signore della guerra low cost Lucio Napoli a Lagos. E così la banda dei ricercatori torna in azione per capire chi c’è dietro Sopox, la nuova droga che ha preso piede nei locali della Capitale.
Sidney Sibilia rimane sul tema del primo capitolo della saga ma si concentra di più sull’azione omaggiando le saghe del cinema di avventura (Indiana Jones, Ritorno al futuro), riprendendo la commedia degli anni ’70, e poi, la fotografia notturna, le inquadrature pindariche e il montaggio serrato creano insieme un’estetica allucinogena. Il secondo capitolo è scritto meravigliosamente bene, la pellicola prende lo spettatore e lo porta in mezzo alla banda, lo traghetta da scena a scena in un’escalation di situazioni surreali e al limite dell’assurdo ma sempre e comunque possibili (inseguimenti, colluttazioni, incidenti, treni da prendere al volo, container da scalare, raid improvvisi) tutto ciò attraverso la commedia e il grottesco: i dialoghi tra i latinisti, le discussioni e le battute demenziali tra la banda. E il regista scherza con il suo cast, ormai a proprio agio nei loro ruoli, come anche la poliziotta/Greta Scarano, piccola, minuta ma con una grande forza di volontà che ribalta lo stereotipo dell’ispettore uomo.
La vera bellezza del film è la sua ironia intelligente che si respira in ogni scena, in ogni battuta, in ogni tassello della trama che si infittisce e si complica sempre più fino a portarci in un finale inaspettato che chiude il film con un nuovo personaggio: Luigi Lo Cascio. Quest’ultimo sarà colui che romperà le uova nel paniere alla banda nell’ultimo capitolo della saga Smetto quando voglio – Ad Honorem.
Smetto quando voglio – Masterclass: parlano i protagonisti
Edoardo Leo, Valerio Aprea e Lorenzo Lavia, durante il tour di promozione del film, si sono fermati anche a Bari dove hanno risposto alle domande dei giornalisti:
Le riprese in Puglia
Edoardo Leo: Una delle scene più divertenti del film è quella dell’assalto al treno. Siamo stati due settimane su un treno per quattro minuti di scena, siamo stati quindi in Puglia parecchio su diciotto settimane di girato tra Roma, Thailandia, è stato un set movimentato. E’ una saga, secondo e terzo episodio sono stati girati insieme, non sappiamo ancora quando uscirà. Però intanto ci concentriamo su questo.
I personaggi di Edoardo Leo e Lorenzo Lavia tra una risata e l’altra
La banda di ricercatori del primo film viene reclutata nella seconda parte della saga per una sorta di task force legale per cercare di sgominare i cattivi. In questo video Edoardo Leo e Lorenzo Lavia parlano dei loro personaggi ma quest’ultimo si perde tra le parole creando ilarità nel pubblico
Il secondo ed il terzo film secondo Valerio Aprea
Questo film che è stato un grande successo poco più di tre anni fa è stato un successo inaspettato. In questo video Valerio Aprea parla degli episodi due e tre e del suo personaggio.
Le reazioni dei protagonisti ai sequel
In questo video i tre protagonisti rispondono alla mia domanda e parlano del momento in cui hanno saputo che avrebbero girato i due episodi seguenti nello stesso momento.
Il lavoro precario e Sanremo: la diretta con Telenorba
In questo video seguiamo la diretta con Telenorba nella quale i tre protagonisti parlano di Sanremo con il giornalista Michele Cucuzza
La situazione del cinema italiano, il coraggio di investire e la critica all’iniziativa del cinema a 3 euro
Valerio Aprea: Un film costa milioni, togliere gli incassi è dura. Come si giustifica il calo degli incassi?
Edoardo Leo: L’80% degli italiani staccano 10 biglietti l’anno, se 6 ne staccano a due euro il conto è fatto. Va bene come iniziativa ma non aiuta il cinema.
In questi video Edoardo Leo, Valerio Aprea e Lorenzo Lavia parlano della situazione del cinema italiano e del coraggio di chi investe in piccoli film che riscuotono successo dal pubblico. E fanno una critica all’iniziativa del cinema a 3 euro
Edoardo Leo: Noi siamo contenti del successo di Smetto quando voglio, sarebbe bello, siccome questo è stato un esordio di un trentaduenne salernitano sarebbe bello che ce ne fossero di più che portano questo tipo di luce.
Stefano Fresi: quando Sydney Sibilia ci ha annunciato il sequel
In questo video l’attore Stefano Fresi al BIF&ST 2017 per presentare il film, racconta in momento in cui il regista ha annunciato a tutti di voler fare non uno, ma altri due film!