Speciale BIF&ST 2017 – Claudio Giovannesi parla di Fiore

Vincitore del Premio Mario Monicelli per il miglior regista al BIF&ST 2017 è stato Claudio Giovannesi per il suo film Fiore. Nell’articolo i video del focus a lui dedicato durante il festival.

Claudio Giovannesi al BIF&ST 2017

Claudio Giovannesi al BIF&ST 2017

Claudio Giovannesi: la genesi di Fiore, le riprese, il cast

Nel video che segue il regista Claudio Giovannesi parla della genesi del film e delle riprese. Fiore è infatti stato girato in parte nel carcere minorile di Casal Del Marmo di Roma e poi nel carcere minorile de L’Aquila. Inoltre parla del cast formato in parte da attori professionisti come Valerio Mastandrea e dai due protagonisti che sono non professionisti.

Daphne Scoccia, protagonista di Fiore, e lo sguardo sul film

La performance della protagonista Daphne Scoccia ha colpito un po’ tutti. E’ la bravura del regista, è un talento innato, è il fatto che in qualche modo il personaggio appartiene all’esperienza di vita dell’attrice che l’ha interpretata? In questo video Claudio Giovannesi parla della protagonista del suo film e dello sguardo con cui ha raccontato una storia difficile senza giudicare ma con un sentimento di autenticità:

Valerio Mastandrea

A proposito di personaggi complicati c’è quello di Valerio Mastandrea, un padre alla fine molto debole incapace di prendere una decisione. C’è una scena che ricorda una analoga del film di Paolo Virzì La pazza gioia. Daphne chiede al padre l’affidamento della figlia per poterla liberare dal carcere e lui pur amandola non lo fa. C’è una spiegazione o è un caso?

Claudio Giovannesi: E’ stata una bella coincidenza ma è un caso. E’ una scena in cui tu vedi una figlia che chiede amore al proprio padre e lui non riesce a darglielo. Non è che non vuole (avrebbe avuto un significato ed un sentimento diverso) e questa è la bravura nell’interpretazione di Valerio Mastandrea. Lui ha fatto 8 anni di prigione ha ancora paura ad attraversare la strada e quindi Valerio ha lavorato sulla debolezza del personaggio. Lo stereotipo del criminale è un uomo violento che fa paura. Mastandrea ha lavorato al contrario sulla debolezza, sulla paura che un uomo prova di fronte alla libertà dopo tanto tempo e questo anche crea empatia. E’ un personaggio a cui vuoi bene.

Fiore: il titolo

Claudio Giovannesi: La cosa divertente è stata che quando ho fatto la proiezione con il distributore la BIM, mi hanno detto ‘guarda che se lasci questo titolo al film ogni volta che incontrerai il pubblico o la stampa ti chiederanno il significato’. Questa cosa mi succede da un anno, è una profezia che continua ad avverarsi (ride).

Volevamo il titolo di una parola sola che racchiudesse un significato di innocenza e femminilità però con una immagine semplicissima che anche un bambino può capire. Così abbiamo scelto Fiore: è un film che va al contrario, è ambientato in carcere ma non volevo raccontare un luogo chiuso, punitivo, ma un luogo dove nasce l’amore. Per questo Fiore è un titolo che va in qualche modo in contrasto con l’ambientazione.

Il cinema italiano: la tendenza del cinema tra verità e documentario

Le cose più interessanti del cinema italiano uscite negli ultimi anni sono quelle in cui il connubio tra documentazione e finzione è molto intrecciato e difficile da separare e in questo senso il tuo cinema è l’esempio più lampante. Si può dire che sta emergendo una tendenza del cinema o un movimento in questo senso? Ci sono degli autori che ti hanno segnato?
Qualcuno dice che i film italiani più interessanti difficilmente riescono ad intercettare il pubblico. Il tuo film ha avuto un grande successo di festival ma è andato anche bene in sala. C’è questa difficoltà? In questo video le risposte del regista Claudio Giovannesi

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BIF&ST 2017 – le foto dei protagonisti

In queste gallerie una carrellata di foto dei protagonisti del festival

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