Maledetto Modigliani

Maledetto Modigliani _ Occhi ciechi che svelano l’anima

Modigliani Amedeo (1884-1920). Al cinema, in occasione dei 100 anni dalla morte, solo il 12 13 14 ottobre il film documentario Maledetto Modigliani, una produzione 3D Produzioni e Nexo Digital. Regia di Valeria Parisi, scritto con Arianna Marelli.

Maledetto Modigliani
Maledetto Modigliani

Maledetto Modigliani: un secolo dopo, a te basta il cognome.

Jeanne  Hébuterne ha 19 anni quando incontra per la prima volta Modigliani. Lei sarà l’ultima compagna del pittore, morto per tubercolosi a soli 36 anni; lei che non sopporterà il dolore, e che, due giorni dopo, incinta al 9 mese si butterà dalla finestra per raggiungerlo.

E’ proprio la voce di Jeanne che ci conduce attraverso il documentario Maledetto Modigliani. Il pittore, lo sculture, l’uomo. 14 anni di carriera, solo 14 anni che ci hanno lasciato oltre 400 quadri, una trentina di sculture e tra i 3500 e i 4000 disegni. Una vita vissuta, da Livorno a Parigi.
Parigi vale la pena, valeva la fame, valeva tutto. Tutto per essere al centro di una Parigi in piena rivoluzione artistica, toccava a Parigi dirti chi eri. Jeanne che ci conduce e ci guida e ci spiega il suo punto di vista; Jeanne che non sapeva che Modigliani le avrebbe regalato un bellissimo collo di cigno, eternamente dipinto su una tela.

Ma Jeanne sapeva che lui esprimeva i demoni che lo governavano. I demoni che mai lo hanno abbandonato…

Il trailer del documentario

Modigliani, prendere o lasciare

Un documentario innovativo, raccontato dall’ultima compagna di Modigliani. E’ Jeanne che racconta tutta la storia del pittore, lei che con la sua voce affascina, coinvolge e conquista. Ci trascina nella sua vita, sua e di Modigliani. Una voce magnetica che, sopra i quadri, sopra i filmati d’epoca, intervalla il parere dei critici.

Non è un realista, non gli interessa l’individualità, pur essendo un ritrattista. Le madonne moderne, forme pulite lisce, eleganti, ultramoderne; una bellezza lieve, che forse inventava.

Chiedeva da bere, perché aveva sempre sete, sete di vita forse. E questa sete traspare in questo documentario, il bisogno viscerale di esprimersi. L’assoluta convinzione delle idee, tracciate con una linea netta di contorno, e poi un quadro finito in ora e mezza.

Jeanne  Hébuterne, la voce narrante del documentario

I falsari illustri, che sfruttano la precoce morte di Modigliani, per piazzare sul mercato falsi. E su Modigliani di falsi ce ne sono e ce ne sono stati. E in questo documentario, una sezione è proprio dedicata a loro, ai falsari.
Falsari che sfruttano il nome, per piazzare sul mercato tele, sculture.

Su tutte spicca il caso di Livorno: la ricerca delle sculture che Modigliani gettò nel fiume. Una leggende vuole che il pittore, in giovane età, fece e poi butto nel fiume alcune sculture mai ritrovate.

Una caccia al tesoro, che un giorno finì con una pesca miracolosa. 3 teste scultura che sbucarono dall’acqua. Autenticate tutte come vere, una colossale truffa, una burla, con evento televisivo dove i truffatori spiegarono pure come fecero i falsi. Una burla alla Livornese. 
Maledetto Modigliani, un documentario che vale la pena ascoltare e vedere, fatevi rapire dall’arte.

Sappiamo che ci ritroveremo. Ce lo siamo giurati, io e te.

Jeanne  Hébuterne

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