Thor Ragnarok, terzo capitolo della saga dedicata a Thor, figlio di Odino, dio del tuono.
Il film è il numero 3 della saga, e si vede…
Diciamo che molti degli ambienti sembrano un pò “riciclati”, potrebbe anche essere letto come continuità di stile, ma i costumi, gli ambienti puzzano un pò troppo di già visto.
La trama di Thor Ragnarok è molto semplice e lineare.
Da un paio di settimane Thor fa dei sogni, degli incubi a voler essere precisi.
A voler essere ancora più precisi, fa lo stesso incubo, in cui il demone Surtur, distrugge totalmente Asgard (il pianeta casa di Thor) e questa distruzione prende il nome mitologico di Ragnarok.
Quindi decide di risolvere la situazione, andando a parlare a quattrocchi con il demone.
Dopo una simpatica chiacchierata a calci, pugni e martellate, Thor scopre che Ragnarok avrà luogo a partire da un elmo che il demone indossa.
Saggiamente, al posto di distruggere seduta stante l’elmo, decide di portarlo proprio su Asgard, per aggiungerlo alla collezione di tesori belli, ma potenzialmente letali che abbellisce la sala sotto il trono di Odino.
Diciamo la verità, e che rimanga tra noi. Thor a volte ha proprio delle idee brillanti.
Breve giretto su Asgard, dove scopriamo che Loki è ancora vivo, e regna con le sembianze di Odino, Thor lo smaschera e insieme partono per riportare Odino sul trono.
Ma ahimè, Odino, vecchio e stanco muore (più o meno in pace, visto gli standard delle morti nei film Marvel).
La morte di Odino libera però Hela, la sua figlia primogenita, dea della morte che ha esiliato e cancellato dalla storia di Asgard.
Thor e Hela da subito proprio non legano, vuoi anche perchè Hela come prima cosa rompe il martello di Thor, e poi spinge il fratello fuori dal Bifrost (un raggio arcobaleno del teletrasporto intergalattico) facendolo finire su un pianeta lontano.
Qui dei simpatici alieni vestiti a festa passano il loro tempo ad assistere a combattimenti tra “gladiatori” che provengono da ogni parte della galassia.
Combattimenti, calci e pugni, alla fine Thor riesce a tornare su Asgard per combatte contro Hela.
Riuscirà a sconfiggerla?
Thor Ragnarok il Trailer
Thor Ragnarok è un pò spoilerato alla grande nel trailer, dove poco viene lasciato in sospeso.
Il poster del film poi non azzecca niente e ha uno stile che boh, a me personalmente proprio non piace per niente.
Le cose più belle del film sono “La tragedia di Loki di Asgard“.
Una piccola pièce teatrale in atto unico, in cui si rivivono gli ultimi attimi della vita di Loki e il suo sacrificio per salvare tutti.
Matt Damon, Liam Hemsworth e Sam Neill fanno appunto da comparse cameo in questa piccola recita.
Purtroppo in Thor Ragnarok si spreca l’umorismo.
Thor diventa un simpatico burlone dalla battuta facile, lo zio del tuono, perdendo tanto del potere mistico divino delle leggende nordiche.
Loki diventa il buffone di corte prevedibile, Odino è vecchio e stanco, le valchirie preferisco non commentarle in toto.
Ci sono poi altri personaggi dei film Marvel, Hulk spacca tutto e il dottor Strange maestro della arti mistiche che si sono utili, ma che forse sono più messi per intricare ulteriormente la già complicata sequenza lineare di tutta la saga Marvel.
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Per tanti amici miei, invece, la cosa più bella del film è il boccale di birra auto-riempiente, che teoricamente consente bevute infinite.
La scena a me più vicina è quella con il cameo di Stan Lee, Edward mani di forbici firmato Marvel.
Thor è come me dal parrucchiere. Non tagliare, nooooooooooo.
Per me, Thor con i capelli corti è un gran figo. Si ok, anche Thor coi capelli lunghi non lo buttiamo via.
Thor Ragnarok, più che più che un film Marvel, sembra un pò una puntata di Carramba che sorpresa!
Fratelli ritenuti morti che ritornano, padri che si dissolvono in polvere dorata ai confini dell’universo, in un mondo che non conosco.
Sorelle dee della morte con poteri illimitati che appaiono dal nulla. Mostri verdi dati per dispersi in azione che invece gozzovigliano su pianeti lontani…
Le fondamenta sono andate, mi spiace.