Il film Arianna di Carlo Lavagna ha partecipato alla 72esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Venice Day Giornate degli Autori, ed esce nelle sale con la distribuzione dell’ Istituto Luce oggi 24 settembre.
Arianna, opera prima per il regista, arriva dopo la realizzazione di un film per la tv ed un documentario. Lo ha scritto insieme a Chiara Barzini e Carlo Salsa, ed ha avuto una gestazione molto lunga, finché non ha avuto la fortuna di incontrare la produttrice Ginevra Elkan, che ha creduto nella sua storia, e che gli ha permesso finalmente di trasformarlo in un film.
Arianna
La protagonista Arianna, interpretata sullo schermo dalla bravissima attrice Ondina Quadri, nipote del famoso montatore Jacopo Quadri, ha già recitato la parte dell’Ermafrodito in un altro lungometraggio Amore e metamorfosi, ispirato dalle scritture di Ovidio.
Attraverso un viaggio, che porterà la protagonista nei luoghi della sua infanzia, Arianna ritroverà la memoria del suo passato, e vivrà il passaggio dalla pubertà al rapporto con la propria sessualità, riaprendo cassetti della memoria che la porteranno anche ad un confronto con il proprio nucleo familiare, i suoi genitori interpretati da Valentina Carnelutti e Massimo Popolizio, coppia anche nella vita.
Il regista non ha paura di andare in fondo all’argomento, e di scavare nella psicologia dei personaggi, che sembrano si perdano dentro questo scenario del Lago di Bolsena, aiutata da una splendida fotografia di Helene Louvart, che ha già lavorato con la regista Alice Rohrwacher, che crea un atmosfera sospesa nel tempo, quasi a rappresentare l’anima della protagonista, che perde il proprio orientamento, e cerca la sua strada, per comprendere chi sia veramente. Come Arianna dice nel film è una rinascita, un riappropriarsi della sue origini per riuscire poi a reinventarsi una nuova pelle.
La storia di Arianna è importante da raccontare perché ultimamente, a livello mondiale, si parla molto dell’argomento x gender, nascere ermafrodito, e dover scegliere se essere maschio, femmina o rimanere entrambe le cose, ed in Italia non è molto affrontato, soprattutto dalla filmografia, dove l’omosessualità, la maggior parte delle volte, viene messa in scena solo in commedie ripetitive e attraverso macchiette per niente credibili.
Arianna è decisamente un film molto coraggioso ed intelligente, che denota una certa sensibilità nel trattare l’argomento, e che da il tempo allo spettatore di comprendere aspetti della vita, che magari spaventano molti di noi, perché quando non si ha una reale conoscenza, si tende a chiudersi invece che cercare di capire ciò che è diverso da noi. E’ una buona occasione per il pubblico di confrontarsi con una nuova visione del mondo.