Arriva oggi anche nelle sale italiane il nuovo film con protagonista un Will Smith maturo e reduce di un blockbuster da flop che lo ha segnato professionalmente e personalmente (After Earth). Torna in questa storia di affetti ed inganni con accanto l’emergente stella Margot Robbie: è al cinema Focus: Niente è come sembra.
Trama
Un esperto truffatore di nome Nicky (Will Smith; Men in Black 3, After Earth) addestra una giovane leva nell’arte del furto di nome Jess (Margot Robbie; The wolf of wall street, Suite francese). I problemi arrivano quando tra i due scoppia la passione.
Trailer del film “Focus: Niente è come sembra”:
Smith Returns
In Focus: Niente è come sembra torna un Will Smith maturo che si destreggia con una storia d’amore a cui fin troppo poco ci ha abituati in passato (ricordate quella struggente nel Sette Anime di Gabriele Muccino?). Ancora una volta (l’ex?) men in black sa destreggiarsi tra il comico e il dramma intimo in un copione leggero che mira ad intrattenere, all’aspetto glam delle situazioni e al ritmo incalzante dei dialoghi più che alla caratterizzazione dei personaggi.
Focus su Margot
L’attenzione si sposta molto poco da lei. Dopo essere “scoppiata” come moglie di Di Caprio nell’ultima perla di Martin Scorsese, la giovanissima Margot Robbie riesce a reggere come spalla di Smith e a sedurre il pubblico con lo sguardo e la bellezza naturale. Vince il collega in quanto a spessore ma come coppia funzionano e reggono il gioco che i registi pongono sin dal prologo: focalizzarsi su qualcosa per perdere di vista ciò che davvero è importante.
Ciak! Azione!
Glenn Ficarra e John Requa, alla loro terza prova alla regia, affinano le loro armi ma non hanno la destrezza, nella resa finale, di raggiungere appieno i loro obbiettivi. Raccontano con estrema linearità l’oggetto del desiderio del loro film: l’Arte dell’inganno, nei dialoghi, nell’estetica del racconto e per la sorpresa sul finale del film. Eppure questa volta il racconto di Focus: Niente è come sembra presenta i loro intenti già nel prologo e si arriva stanchi ad un finale abbastanza prevedibile con alcuni twist durante il racconto che non reggono un ritmo a tratti pesante e “già visto e sentito”.
Reggono appieno i due interpreti, più Smith, completamente a suo agio in panni che in passato probabilmente non avrebbe mai interpretato, preferendo ruoli diversi e meno romantici di questo. Dopo l’incerto esordio con Colpo di fulmine – Il mago della truffa (2009) con Jim Carrey e l’ottima trovata, malgrado non avesse (appunto) un centro focale del corale Crazy, Stupid, Love (2011), Ficarra e Requa centrano il loro tema caro dell’inganno (dei personaggi e dello spettatore, stratificando ancora una volta il racconto nelle molteplici chiavi di lettura) non riuscendo però a convincere del tutto nella resa finale, ancora fiacca ed imperfetta. Il futuro ci dirà che cosa saranno capaci di fare. Il prezzo del biglietto, a questo giro, vale solo per metà.
