Registi emergenti: ‘A questo punto…’ di Antonio Losito

Oggi ritroviamo con piacere Antonio Losito, già ospite di questa rubrica, e che ci presenta il suo nuovo divertente cortometraggio dal titolo A questo punto… che vede come protagonista uno straordinario Pietro De Silva.

Lo avevamo lasciato nel 2010 con un’intervista per il suo ultimo cortometraggio Colpa di un sogno. Oggi, dopo una lunga esperienza teatrale e di attore (dal 2010 al 2013 ha infatti scritto e diretto spettacoli teatrali e lavorato come attore in due cortometraggi ed in un lungometraggio) lo ritroviamo con il suo nuovo corto A questo punto… con Pietro De Silva, Patrizia Loreti, Alberto Patelli, Gianni Cannavacciuolo e Roberto D’Alessandro.

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A questo punto

Su morti apparenti e assicurazioni sulla vita si sono costruite diverse commedie ma il cortometraggio di Antonio Losito ha il pregio di riuscire a condensare in poco meno di 20 minuti una serie di colpi di scena che mantengono alta la curiosità e divertono lo spettatore. Bravi tutti i protagonisti, in particolar modo Pietro De Silva, che, con abilità da grande professionista costruisce un personaggio che come un burattinaio circuisce chi gli sta attorno a suo vantaggio. Una nuova interessante prova di Antonio Losito che denota versatilità e capacità tecniche sicuramente mature per il salto al lungometraggio.

Le domande al regista

Ciao Antonio, bentornato su cinemio. Del corto, oltre ad essere regista sei anche autore del soggetto e della sceneggiatura. Com’è nata l’idea di questa divertente commedia?

L’idea nasce da quello che stiamo vivendo in questo periodo, ovvero dalla crisi economica. E’ una crisi anche di umanità. L’idea mi è nata dalle notizie, oramai quotidiane, sulla chiusura di attività ed aziende. La storia narra appunto di due soci che si ritrovano a dover fare i conti con la crisi e con il fallimento della loro azienda. I due infatti decidono di truffare l’assicurazione sulla vita per poter intascare il premio di cinque milioni di euro. Per realizzare la truffa si avvalgono dell’aiuto del loro amico e sacerdote Don Cristiano, del dottor Cecconi, incaricato di firmare il referto medico per poter intascare il premio assicurativo e del custode del cimitero che aiuterà a far uscire Paolo dalla sua bara, una volta andati via tutti. Tutto sembra funzionare ma…

Un'immagine del corto

Un’immagine del corto

Nel corto ti avvali di attori maturi e con una buona notorietà tra i quali il protagonista Pietro De Silva. Come li hai scelti e come hai lavorato con loro per la costruzione dei personaggi?

Prima di tutto devo dire che ho avuto la fortuna e il privilegio di lavorare con tutti grandi professionisti della commedia. La commedia è un genere difficilissimo, non solo come lavoro di scrittura, ma anche come lavoro attoriale. Quindi per me era fondamentale avere dei grandi professionisti del genere. Con Pietro De Silva ci lega un’amicizia che dura da qualche anno. Quando gli ho fatto leggere la sceneggiatura ne è rimasto subito entusiasta, come anche Alberto Patelli (Paolo) e Patrizia Loreti (Giada, la moglie di Paolo) che hanno immediatamente colto il senso del film.

Gianni Cannavacciuolo (Don Cristiano) e Roberto D’Alessandro (dottor Cecconi) sono altri due attori bravissimi che avevo visto in teatro molte volte, ma con cui non avevo mai avuto il piacere di lavorare. Con tutti questi attori così bravi non servono provini, ma è bastato raccontare loro la storia del film. De Silva poi è veramente un attore pazzesco sia nel comico che nel drammatico con cui ci si lavora sempre bene e non è stato difficile per lui cucirsi addosso il ruolo di un truffatore un po’ cattivello. Vorrei anche citare e ringraziare Veronica Liberale e Fabrizio Catarci che pur essendo due bravissimi attori professionisti, hanno partecipato al film con entusiasmo interpretando due personaggi cosiddetti “minori”.

Antonio Losito nel corto

Antonio Losito nel corto

Le musiche, dal ritmo variabile a seconda della situazione, hanno un ruolo molto importante per il ritmo del corto stesso. Come hai collaborato con l’autore per ottenere questo risultato?

Claudio Recchia, il bravissimo compositore con cui collaboro oramai da anni, ha ancora una volta donato un valore aggiunto al cortometraggio. Il lavoro con lui è sempre meticoloso e divertente. Lui guarda in esclusiva i primi montaggi non definitivi e assieme cerchiamo un tema che possa coadiuvare il senso del film e delle scene. Claudio con la sua tastiera e la sua fisarmonica fa veramente dei miracoli. Sempre molto disponibile e paziente anche quando il sottoscritto diventa troppo pretenzioso. Io non lo cambierei con nessuno e spero di poter collaborare ancora con lui per i miei futuri progetti.

Il protagonista Pietro De Silva

Il protagonista Pietro De Silva

Come sono andate le riprese del corto? Ci sono degli aneddoti che ti va di raccontarci?

Le riprese sono andate tutto sommato bene. Sono stati dei giorni molto intensi e allo stesso tempo molto divertenti. Voglio citare il direttore della fotografia Francesco Ciccone, con cui collaboro da 3 cortometraggi, che ha sapientemente creato una fotografia che si presta alla commedia e al noir. Durante le riprese abbiamo avuto delle difficoltà logistiche con alcune location, ma abbiamo risolto grazie alla collaborazione di tutti gli attori che con la loro bravura e professionalità hanno permesso al sottoscritto di chiudere il film in tempi record.

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Anche in questo corto come nel precedente di cui abbiamo parlato nella rubrica (Colpa di un sogno) ti ritagli un ruolo come attore. Come mai? Ti piace mescolare i ruoli, dato che sei anche attore di professione?

Diciamo che l’attore è la mia “professione” principale. E’ un lavoro bellissimo sia davanti alla macchina da presa che in teatro. Un lavoro duro a volte, fatto di sacrifici, studio, dedizione e anche tanto divertimento. Io dico sempre che creare un film è un po’ come allestire, costruire e mettere in moto una bella giostra… e io un giretto voglio farmelo.

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E ora uno sguardo al futuro. Mentre ‘A questo punto’ è in giro per festival hai già un nuovo progetto nel cassetto? Pronto per il passaggio al lungo?

A questo punto… sta riscuotendo molti consensi e risate ogni volta che viene proiettato in rassegne, concorsi e festival. E’ veramente una bella soddisfazione sentir ridere di cuore gli spettatori. Si c’è un nuovo progetto nell’immediato futuro… Tra poche settimane inizierò le riprese di un nuovo cortometraggio come regista. Non posso ancora parlarne per scaramanzia, ma posso dire solo che sarà un film molto intenso ambientato nel secondo conflitto mondiale durante l’occupazione nazista. Io sarei anche pronto per il passaggio al lungo… Ma per questo passaggio, purtroppo, non basta solo la mia volontà.

Il regista Antonio Losito

Il regista Antonio Losito

Ringrazio di cuore Antonio Losito per avermi permesso di parlare del suo ultimo lavoro e gli faccio un grande in bocca al lupo per i suoi prossimi progetti.

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