Speciale Festival: Inventa un film

Dal 28 luglio al 1° agosto, all’Anfiteatro Mondragon di Lenola (LT), si svolgerà la tredicesima edizione del festival internazionale Inventa un Film, organizzato dall’Associazione culturale Cinema e Società, in collaborazione con Regione Lazio, Provincia di Latina, Technicolor, LVR, Sefit CDC, Panalight, Comune di Lenola e Banca Popolare di Fondi. Noi di Cinemio abbiamo chiesto al suo presidente Ermete Labbadia di raccontarci le sue impressioni.

La locandina del festival

La locandina del festival

Inventa un Film è un concorso di cortometraggi il cui tema varia ogni anno: per questa edizione, in occasione della quale sono pervenuto ben 803 cortometraggi da 57 nazioni diverse, si è scelto il tema Storie dei nostri giorni. Durante la manifestazione si potrà inoltre assistere a due mostre:

  • Presso il Cinema Lilla di Lenola, una mostra di fumetti di Tuono Pettinato, realizzatore della serie dei Ricattacchiotti per XL di Repubblica.
  • Nella Pineta Mondragon di Lenola, SOGNI IN MOSTRA: Idee di scenografie a basso costo….ambientale, grazie alla quale si potranno vedere creature antropomorfe elettromeccaniche create assemblando scarti e parti meccaniche rifiutate dalla nostra società industriale o la Lucertola di Bruno Vivino (un’opera composta di pacchetti di sigarette uniti da nastro adesivo trasparente) e tante altre opere create con materiale riciclato o di scarto.
un'immagine dell'esposizione 'sogni in mostra' del 2009

un’immagine dell’esposizione Sogni in mostra del 2009

I cortometraggi selezionati per la proiezione sono divisi in tre categorie:

  1. Premio inventa un film, dedicato agli autori italiani, cui concorrono 25 cortometraggi, di cui 14 direttamente selezionati, 9 vincitori della sezione Cinema che verrà e il vincitore della Sezione Mediometraggi.
  2. Lenolafilmfestival, dedicato agli autori stranieri, cui concorrono 20 film.
  3. Premio inventa un cartoon, cui concorrono 12 film internazionali.
un'immagine del film 'L'amore non esiste di Massimiliano Camaiti, vincitore dell'edizione 2009

un’immagine del film L’amore non esiste di Massimiliano Camaiti, vincitore dell’edizione 2009

Quando ho chiesto al presidente del festival Ermete Labbadia di condividere con i lettori di Cinemio le sue impressioni, mi ha inviato l’editoriale di una delle edizioni del festival, che a mio avviso racchiude in sè tutta la passione e l’amore per il suo lavoro e per il cinema.

Raccontami una favola

Quella di Cenerentola che da un momento all’altro e senza nessuno sforzo venne trasformata da umile serva in splendida principessa. Sì, proprio come accade a tanti personaggi del Grande Fratello: da poveri sconosciuti ad invidiate star. E la bacchetta di quella fata forse era più potente ed efficace del televoto.

Raccontami una favola

Quella del brutto anatroccolo che in un attimo divenne un cigno. E senza neppure ricorrere a plastiche o lifting. Sai che bello! Tutto così semplice! Neanche il disturbo di andare in clinica.

Raccontami una favola

Quella della Bella Addormentata. Ma possibile che a nessuna compagnia telefonica non sia ancora venuto in mente di farci svegliare da un principe azzurro interattivo che esca dal videotelefono e con la potenza di un sms ci dia un bacio augurandoci buongiorno? E non occorrerebbe nemmeno alzarsi dal letto e neppure premere un tasto.

Ti racconterò una favola: Ti parlerò di un concorso di cortometraggi a tema di un piccolo paese che partì da cinque filmati e poi nel corso degli anni….

Uffa! Che barba! Lo sapevo che andavi finire lì. Sei uscito fuori tema! Questa che favola è? Pinocchio, Barbablu, Cappuccetto Rosso? Lo vedi che non c’è nessun collegamento con nessuna favola? E poi chi vissero felici e contenti? Gli autori dei corti?

Ti racconterò una favola: C’era una volta un tale che con il mare calmo si divertiva e perdeva tempo a costruire un castello di sabbia sulla spiaggia. Ogni giorno metteva un mattoncino di sabbia o una finestra o con la ghiaia faceva un pezzo di cortile. Faceva quasi solo quello. La maggior parte della gente non capiva.

E come andò a finire?

Non so se quell’uomo riuscì a finire quello che aveva in mente. Non so se arrivò un’onda più grande che spazzò via tutto. Non so se un giorno il castello di sabbia si trasformò in un castello vero e abitato. Non so se un bambino usò il castello come palo per la porta. Non so proprio come andò a finire.
So solo dirti che quell’uomo andava sulla spiaggia ogni mattina, ogni pomeriggio ogni sera, ogni notte.
So solo dirti che il castello non nacque all’improvviso da un giorno all’altro ma fu frutto di lavoro, costanza, sacrificio.
So solo dirti che quell’uomo aveva un sogno
…e cercava di costruirlo.

A nome di cinemio faccio un in bocca al lupo a tutti i partecipanti al festival e invito i lettori a leggere tutti i dettagli e le schede del film sul sito del festival.

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