The quiet girl

The Quiet Girl – candidato agli Oscar 2023

The Quiet Girl dal 16 febbraio al cinema, candidato agli Oscar 2023 come miglior film straniero. Una commovente storia familiare ambientata nell’Irlanda rurale del 1981.

The quiet girl
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The Quiet Girl: di cosa parla?

The Quiet Girl, racconta la storia di Cáit, una bambina timida e riservata, cresciuta in una famiglia povera e molto numerosa. I genitori non le prestano particolare attenzione e la considerano come un peso, per questo quando i cugini della madre di Cáit le propongono di trascorrere l’estate con loro, la bambina parte immediatamente. La protagonista incontrerà inizialmente una serie di difficoltà a confrontarsi con i due coniugi. Eibhlìn si mostrerà subito amorevole nei confronti della nuova arrivata, mentre suo marito Seàn sarà più distaccato e schivo. Nonostante la promessa di non avere mai segreti tra di loro, la realtà è ben diversa e metterà alla prova il rapporto formato in quelle settimane.

Il trailer del film

La famiglia ritrovata

Caìt, cresciuta in una famiglia disfunzionale, incontra numerose problematiche a rapportarsi, sia con le sorelle, che con gli altri bambini. I genitori sono assenti, soprattutto il padre, che apparentemente sta frequentando un’altra donna. La madre, responsabile per la famiglia e in dolce attesa la trascura ampiamente e non facilita la sua situazione.

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Quando i cugini decidono di invitarla a trascorrere l’estate da loro i genitori non esitano a dare il loro consenso. La bambina, molto silenziosa instaurerà inizialmente un rapporto con sua zia, molto amorevole e materna, dimostrandole che non tutti i genitori si comportano allo stesso modo e mostrandole costantemente considerazione e affetto. Il marito, inizialmente distaccato, si avvicinerà a lei con il tempo, affezionandosi sempre di più costruendo un rapporto molto profondo e paterno. L’atteggiamento degli zii è il riflesso di un profondo dolore per una perdita subita, da cui non si riprenderanno mai completamente. Il rapporto instaurato tra loro colmerà il vuoto che si è formato nelle loro vite, aiutandoli a ricominciare.

Una famiglia ritrovata che aiuterà i tre protagonisti a restituire un senso alle loro vite sospese nel tempo, da un lato una bambina che non ha mai avuto un bel rapporto con i genitori e con l’ambiente che la circonda, mai compresa completamente dagli altri. Dall’altro due coniugi, che hanno dovuto affrontare un lutto insopportabile, in cerca della felicità ritrovata grazie all’amore per Caìt.

The Quiet Girl e il valore delle parole

La parola, che come sappiamo, è il mezzo più importante di comunicazione, spesso viene sottovalutata e il suo ruolo fondamentale non viene mai riconosciuto del tutto. Le persone tendono a non soppesare i loro termini prima di usarli, o li utilizzano a sproposito senza cercare di trovare un fine ultimo. Caìt è una bambina che nonostante la tenera età ha già compreso l’importanza della parola e raramente la usa, a meno che non sia strettamente necessaria. Le uniche volte che si rivolge ad altri è per esprimere messaggi importanti e necessari. Per questo motivo, nonostante la sua giovane età, insegna agli spettatori una lezione fondamentale e mai scontata.

L’uso dell’immagine

L’immagine riflette lo stato interiore dei personaggi e offre attraverso paesaggi statici una rappresentazione originale dell’Irlanda rurale di quell’epoca, fatta di una vita semplice, basata su lavori umili e quotidianità.

Lo sfondo storico che accompagna la la narrazione è molto particolare. Tutti gli elementi naturalistici presenti anticipano lo sviluppo del rapporto tra i protagonisti, dal pozzo, portatore di una grande tragedia, alla nascita del vitello, che rappresenta nuova speranza nell’universo e la crescita dell’amore incondizionato tra Caìt e gli zii.

The Quiet Girl, un tradizionale film per famiglie dalla buona sceneggiatura  - MYmovies.it

The Quiet Girl: perchè vederlo?

The Quiet Girl è un delicato affresco, che racconta una storia profonda di amore e familiarità sullo sfondo dell’Irlanda degli anni 80. Un film che insegna l’importanza della parola come mezzo di espressione universale e come la famiglia non sempre coincida con il sangue. Commuove e convince, anche se a tratti gli sviluppi di trama sono abbastanza scontati e rivisti. Consiglio la visione ad un pubblico sia di adulti che bambini, in modo che possano costantemente imparare gli uni dagli altri.

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