The Farewell _ Mentire per amore

The Farewell – Una bugia buona, è un film del 2019 scritto e diretto da Lulu Wang con protagonisti Awkwafina, Tzi Ma e Zhao Shuzhen. Il film vince il premio come miglior film all’Independent Spirit Awards 2020 e come film dell’anno all’AFI – American Film Institute Awards 2020.

Poster del film
Poster del film The Farewell.

The Farewell _ Una buona bugia

Billi Wang è una ragazza di origine cinese che vive a New York. Un giorno viene a sapere dalla sua famiglia, che la Nonna Nai Nai ha il cancro e che non le resta molto tempo da vivere. Assieme ai suoi familiari parte per la Cina per andare a trovarla, ma una volta lì tutti i parenti le vietano di dire la verità a sua nonna riguardo la sua malattia…

Si può mentire per amore?

Quante volte sentiamo dire, “ho mentito per non farti soffrire“, oppure che le bugie dette a fin di bene non fanno male? Non possiamo avere la certezza che sia tutto giusto, ognuno ragiona secondo la propria coscienza, ma in The Farewell i familiari di Billi hanno le idee chiare. Non vogliono che Nai Nai viva i suoi ultimi istanti nel terrore costante della morte. Il contrario della morte è la vita, forse è per questo che usano la scusa di un matrimonio per andare a trovarla, per celebrare la vita e la gioia della nascita di una nuova famiglia. La paura di veder soffrire chi si ama forse è ben peggiore della paura di morire. Perché rovinarle la vita proprio all’ultimo? Meglio ridere e gioire insieme ad una festa che piangersi addosso. La bugia può quindi definirsi “buona“? O è solo un modo per nascondere i propri sentimenti?

The Farewell – Una bugia buona è un film che mescola benissimo dramma e comicità, esplorando l’eterna lotta tra Oriente ed Occidente. Sono tangibili le differenze soprattutto in ambito medico, dove in Occidente il medico non può mentire al paziente stesso, mentre nel film i familiari non solo nascondono la verità, ma falsificano pure il referto medico. Questo confronto tra culture, raccontato come un gioco, è il punto forte del film, che diviene quindi autobiografico e che grazie all’idea di una bugia fa emergere una storia attuale ricca di sentimenti. Mentire per amore non è soltanto un modo di dire, è un modo diverso di raccontare una verità senza ferire nessuno.

Scena del film The Farewell
La famiglia di Billi in una scena del film

Lulu Wang, un talento emergente

Nel 2016 la regista venne intervistata da un programma radiofonico “This American Life“, dove racconta di come ci si sente a vivere negli Stati Uniti da emigrati e di quanto fosse legata alla nonna e dei problemi causati dalla sua malattia. Grazie all’appoggio di Chris Weitz, un produttore, trasforma quel racconto in un film quasi autobiografico che si rivela un vero successo.

The Farewell – Una bugia buona è un’ondata di idee fresche e genuine che mancava da un po’ sul grande schermo. Dall’idea di un dramma familiare, fuoriesce la rimarcata differenza tra oriente e occidente, facendo notare soprattutto come chi emigra molto spesso perde la propria identità. In Nai Nai rivede sua nonna, tradizionalista e innamorata delle sue origini mentre in Billi rivede più sé stessa, ormai abituata alle comodità dell’America ma che col passare del tempo matura un senso di nostalgia.

The Farewell – Una bugia buona è un successo internazionale che dietro una bugia butta le basi ad un cinema nuovo, ormai dominato dai cinecomic, e stavolta gli eroi sono coloro che restano accanto a chi amano, prendendosene cura. Lulu Wang è una vera e propria rivelazione, un talento emergente di cui sentiremo parlare spesso.

La regista Lulu Wang
La regista Lulu Wang

Giudizio personale su The Farewell

Questo film colpisce duramente, è scorrevole e piacevole da guardare e al tempo stesso fa riflettere sul senso della vita e della morte. Ha senso dire a chi si ama, che sta per morire, quando forse è meglio raccontare una bugia buona e starle accanto? Io una risposta me la sono data, che sia giusta o sbagliata, la verità è soggettiva e quella assoluta non esiste. Quando un film ci pone davanti ad un bivio, ponendoci davanti a scelte discutibili, vuol dire che ha attirato la nostra attenzione. Il film è una storia raccontata in modo poetico, ricca di argomentazioni interessanti e con un lieto fine tipico delle favole.

Se il film ti è piaciuto, dai uno sguardo alle altre nostre recensioni “orientali” come Snowpiercer e gli altri articoli della mia rubrica.

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