Finisce come era prevedibile aspettarsi la cerimonia per l’assegnazione dei Premi Oscar 2011 presentata da James Franco e Anne Hathaway, con il trionfo di “Il Discorso del Re“, che si presentava da superfavorita alla rassegna con 12 nomination.
Ecco vincitori e vinti degli Oscar 2011
a cura di Davide Cinfrignini
Per il biopic dedicato alla vita di Re Giorgio VI sono arrivate quattro pesantissime statuette: Miglior Film, Miglior Regia per il giovane Tom Hopper, Miglior Sceneggiatura Originale al settantatreenne David Seidler e Miglior Attore Protagonista per Colin Firth (già premiato con il Golden Globe e con il Bafta Award).
A fare le spese del trionfo della pellicola britannica ancora una volta è David Fincher con il capolavoro “The Social Network“, che dopo l’affermazione ai Golden Globes 2011 non è riuscito a ripetersi, solo 3 statuette come nel 2008 con “Il Curioso Caso di Benjamin Button“; scontato il Premio come Miglior Sceneggiatura Non Originale per Aaron Sorkin.
Sono stati premiati anche Trent Reznor e Atticus Ross per la Migliore Colonna Sonora Originale e Kirk Baxter e Angus Wall per l’incredibile montaggio. Vittoria già annunciata nelle altre categorie attoriali per la fantastica interpretazione di Natalie Portman in “Il Cigno Nero” di Darren Aronofsky e doppio Oscar come Miglior Attore/Attrice Non Protagonista per Christian Bale e Melissa Leo nella medesima pellicola, il “The Fighter” di David O. Russel.
Doppia statuetta anche per Toy Story 3 ( Miglior Film D’Animazione e Miglior Canzone Originale) e Alice In Wonderland (Miglior Scenografia e Miglior Costumi). Parziale trionfo per uno dei fenomeni della stagione, l'”Inception” partorito dal genio di Cristopher Nolan, 3 statuette (Miglior Fotografia, Miglior Sonoro e Miglior Monatggio Sonoro) ma la delusione per non essere riuscito ad affermarsi nelle categorie più importanti.
Totale disfatta per due fantastiche pellicole che non sono riuscite a portarsi a casa nemmeno una statuetta: “Il Grinta” di Joel e Ethan Coen (già premiati nel 1997 per “Fargo” e nel 2008 per “Non è un paese per vecchi” ) e “127 ore” del britannico Danny Boyle (Miglior Regista nel 2009 per “The Millionaire”).
A secco rimangono anche “Un Gelido Inverno ” e ” I Ragazzi Stanno Bene”. Vittoria danese come “Miglior Film Straniero” per il potente ” In un mondo migliore ” di Susanne Bier che riesce ad avere la meglio del favorito “Biutiful” di Alejandro Gonzalez Inarritu.
L’Academy Of Motion Picture Arts and Sciences almeno per quest’anno sembra aver favorito la classicità di una pellicola non di certo politicamente scorretta come ” Il Discorso del Re” rispetto alla dinamica modernità di “The Social Network” che sia per contenuti che per ritmo rappresenta il futuro del Cinema Contemporaneo.
Note di merito vanno anche a coloro che avrebbero meritato una statuetta ma che sono stati ignorati dall’Academy: David Fincher per la Miglior Regia di “The Social Network” , James Franco come Miglior Attore in “127 Ore“, Jeremy Renner come Miglior Attore Non Protagonista in “The Town”, Roger Deakins per la superba fotografia in “Il Grinta” e Jon Harris per il montaggio di “127 Ore”. Sfumata la candidatura italiana nella categoria Miglior Costumi per il lavoro svolto da Antonella Cannarozzi in “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino.