Immaturi: la recensione e foto e video della conferenza stampa

E dopo l’intervista al regista Paolo Genovese, ecco la recensione in anteprima del suo ultimo film Immaturi che vanta un gran bel cast: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Raoul Bova e Anita Caprioli. A proporcela, insieme ad una bella galleria di foto ed un video della conferenza stampa è il nostro collaboratore Pasquale Mesiano.

La locandina del film

Immaturi

Un gruppo di quarantenni vede avverarsi quello che per molti è un incubo raggelante: vedersi annullare l’esame di maturità!

I ragazzi sono ormai degli adulti, ognuno con la propria vita, alle prese con i problemi di ogni giorno, ma questa disgrazia diventa la possibilità per riavvicinarsi a quei compagni tanto amati e ormai lontani. Si scherza come un tempo nelle ore di studio, ma soprattutto è occasione di catarsi collettiva, confrontando e riaffrontando quei problemi nuovi o vecchi che la vita ha messo loro davanti.

Pasquale: corale, leggero e divertente

Una (ennesima) commedia corale per Paolo Genovese, ormai non solo maturato ma laureato nel genere. L’annullamento dell’esame di maturità è solo l’espediente per far riavvicinare questi quarantenni adulti all’anagrafe ma non nella vita, ognuno dei quali farà i conti con la propria immaturità sociale.

C’è lo psicologo (Raoul Bova) incapace di accettare un figlio in arrivo, il bamboccione (Ricky Memphis) che di professione vende case senza però decidersi a comprarne una per se, lo chef sessuomane (Ambra Angiolini) che non riesce a distinguere l’amore da una notte di sesso, il dongiovanni (Luca Bizzarri) incapace di una relazione seria, il fedifrago (Paolo Kessisoglu) traditore impenitente.

Paolo Genovese è ormai un maestro nel rendere verosimili situazioni improbabili senza eccedere nella parodia, magari cercando qualche spunto di riflessione più profondo usando la comicità come base di lancio. Esilarante il menage familiare con Ricky Memphis (figlio), Maurizio Mattioli (padre) e Giovanna Ralli (madre); la scena del caffè portato a letto dalla mamma al figlioletto ultratrentenne è una piccola perla.

Convincente la prova di Ambra Angiolini; per lei un’interpretazione che dimostra come non soltanto Ozpetek sappia tirare fuori il meglio da lei; sembra danzare davanti alla macchina da presa con grandissima naturalezza. Il resto del cast se la cava senza infamia e senza lode ma, bisogna dirlo, con un altro scivolone per Raoul Bova. Com’è già accaduto per Ti presento un amico non è quasi mai nella parte, incapace di strappare un sorriso. È sicuramente un’ottima esca per il pubblico femminile ma non offre un’interpretazione convincente.

Nell’insieme giudico questa come la solita produzione da battaglia, ottimizzata per attirare pubblico in sala grazie ai nomi degli artisti in cartellone ma comunque sufficientemente ben riuscita da non far rimpiangere il prezzo del biglietto pagato. Se nel vostro cinema di fiducia non proiettano niente di meglio e avete bisogno di rilassarvi un pò questa è la pellicola che fa per voi.

La conferenza stampa

La fotogallery

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