Eccoci arrivati all’ultimo articolo dedicato al Sudestival 2013 che si è infatti concluso lo scorso 15 marzo con la proiezione de Il richiamo di Stefano Pasetto.
Photo credits: Sudestival 2013
Il regista Stefano Pasetto è già stato nostro ospite in occasione dell’uscita del suo ultimo film Il richiamo, avvenuta lo scorso 11 maggio. A quasi un anno di distanza lo ritroviamo per continuare la chiacchierata iniziata allora.
E’ inoltre di poche ore la notizia che Il richiamo ha vinto il Premio “D’Autore” Apulia Film Commission assegnato dalla Giuria Giovani, la stessa che mi ha aiutato nelle recensioni delle pellicole proiettate al festival.
Il richiamo
di Francesco Giancola
Tema fortissimo quello affrontato da Pasetto nella sua pellicola “Il richiamo”. Due vite parallele ma, allo stesso tempo, completamente diverse che, a un certo punto, si incrociano. Lucia, un’hostess con la passione del pianoforte e Lea, giovane donna con la passione per gli animali; sarà proprio il pianoforte ad unirle e a far scatenare tra le due un forte amore. Tema principale della prima parte del film è la depressione di Lucia che, a causa di un cancro, non riesce a portare a termine una gravidanza. Come un fulmine a ciel sereno il bacio tra Lucia e Lea trasforma completamente il film.
Il rapporto tra le due donne diventa un modo per fuggire dalla realtà: per Lucia, reduce dalla scoperta improvvisa della sua malattia, e per Lea che, invece, tenta di raggiungere l’amore del padre il cui ricordo è conservato nel suo peschereccio da lei nominato “Il Richiamo”. Un film i cui temi sono affrontati con professionalità e sensibilità, un’impresa difficile portata avanti da Pasetto egregiamente.
Le domande al regista
Come già detto, abbiamo già avuto l’occasione di parlare con Stefano Pasetto del suo film. E’ per questo che oggi, al posto della solita intervista scritta ripubblichiamo il podcast con l’intervista audio al regista, già inclusa in Cinevagando di maggio 2012.
L’intervista audio a Stefano Pasetto
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Approfittando della sua presenza al Sudestival ho però approfittato per fare a Stefano Pasetto altre domande
Il film ha partecipato al Sudestival e venerdì 15 marzo c’è stata la doppia proiezione. Quali sono state le tue impressioni sul pubblico e sul festival in generale?
L’accoglienza è stata eccezionale al Sudestival. Mi pare che nel tempo si sia creata una sincera passione e un’attenzione inusuale nel pubblico monopolitano, attraverso l’istituzione di questo contatto con gli autori. Le domande rivoltemi sono state tutte di eccezionale spessore. Non sono mai interessato a veicolare un’idea, un concetto, attraverso i miei film. Quello che m’incanta è il contatto che si crea con le persone che li guardano. A Monopoli ho visto molti occhi vivi e quindi, per questo, ringrazio l’iniziativa di Michele Suma.
Guardiamo un pò al futuro. Stai lavorando su un nuovo progetto? Ti va di parlarcene?
Progetti nuovi. Sono diversi e tutti sparsi per il mondo, purtroppo lontani dall’Italia. Nell’immediato, quello che m’impegnerà è un documentario sulle contraddizioni del nostro tempo, che sto per girare a Bruxelles.
Ringrazio Stefano Pasetto per la sua disponibilità e spero di averlo nuovamente ospite di cinemio in occasione del suo futuro progetto.
Torna all’intervista a Guendalina Zampagni.