Ecco la nuova puntata audio di CineVagando, il podcast di cinemio.it. Presentato da Luigi Coccia, puoi ascoltare qui sotto le informazioni su cinema, rassegne cinematografiche, recensioni, ultime novità, uscite, monografie e tanto altro ancora.
Scopri qui sotto gli argomenti in dettaglio di cui ci occupiamo in quest’appuntamento mensile.
Tanti i temi trattati in questa puntata, qui un indice dei contenuti che potrai ascoltare fin da subito:
- Le recensioni dei film in uscita fino al 24 luglio, nella consueta rubrica di Antonella Molinaro
- Cinema classico horror: Luca Arcidiacono ci racconta la storia della Mummia nelle pellicole di maggior successo
- Libri sul cinema: Chiara Ricci ci parla del suo nuovo libro in uscita sulla vita e le opere del grande attore italiano Alberto Lionello
- monografia su Totò: Prosegue la settima parte di questa rubrica a cura di Francesca Barile.
Mettiti comodo, cinevagando sta per iniziare.
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Qui trovi un’anteprima testuale della puntata
Luigi Coccia: Le recensioni dei film in uscita. Bene, apriamo il nostro podcast dando il benvenuto ad Antonella Molinaro. Con Antonella, andiamo sempre alla scoperta delle recensioni dei film in uscita questo mese. Partiamo subito dal 19 di giugno, e attendiamo il nuovo di Clint Eastwood.
Antonella Molinaro: Si, questo regista ci stupisce sempre, questa volta si cimenta nel suo primo musical: Jersey Boys. E’ il titolo di un famoso show di Broadway, incentrato sulla storia di una band, Frankie Valli and The Four Seasons. Un musical da record, infatti ha fatto 3500 repliche a Broadway dal 2005 ad oggi.
In questo spettacolo, si ripropongono le canzoni più celebri dei The Four Seasons, gruppo realmente esistito, le cui canzoni magari le abbiamo canticchiate tutti. Eastwood è al suo 35° film da regista. La storia di questo film è molto americana, unisce due generi, il musical ed il gangster movie. Infatti nella storia vera, i ragazzi del gruppo ebbero effettivamente dei contatti con la malavita americana dell’epoca.
Luigi Coccia: La pioggia che non cade. Altro musical, questa volta italiano.
Antonella Molinaro: Ne voglio parlare perché è diretto da Marco Calvise, che è uno dei registi emergenti che ho intervistato nella mia rubrica, quindi ritrovarlo nei lungometraggi, mi fa sempre molto piacere. Film incentrato su un’altra band, gli Inverso. Racconta appunto la storia di questo giovane gruppo dei giorni nostri, i cui componenti sono legati da una forte amicizia. Il film è un vero e proprio omaggio a loro. Mi sento di consigliarlo.
Luigi Coccia: dopo la musica, passiamo alla moda, perché esce questo film-documentario che si chiama Mademoiselle C. Questo è solo un estratto degli altri film di cui abbiamo parlato in questo episodio. Per scoprire le altre uscite al cinema, dal 19 giugno al 17 di luglio 2014, ascolta il podcast qui:
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Luigi Coccia: Siamo in collegamento con Chiara Ricci, e parliamo dell’uscita della sua nuova opera, a distanza di diversi anni dal primo libro dedicato ad Anna Magnani, questa volta la nostra autrice ha scritto Signore e Signori, Alberto Lionello. Andremo quindi alla scoperta di questo grande attore italiano. Dopo il grande successo del suo libro su Anna Magnani, Chiara ha deciso di scrivere un racconto su Alberto Lionello.
Chiara Ricci: Ebbene si, questa volta mi sono dedicata a parlare di un uomo di teatro. E’ la prima volta che racconto di un’attore e non di un’attrice o di un regista. Tra l’altro quest’anno ricorre anche il ventennale della sua scomparsa. Intatti, il 14 luglio del 1994, Alberto Lionello purtroppo ci lascia dopo aver calcato le scene per circa 45 anni.
Luigi Coccia: Lionello ha partecipato a moltissime compagnie teatrali, facci un pò una breve storia della sua esperienza teatrale.
Chiara Ricci: E’ nato a Milano nel ’30 e si iscrive all’accademia dei Filodrammatici di Milano essenzialmente per amore. Conosce una brunetta che danzava alla scuola del teatro La Scala, e accompagnando lei tutti i giorni a lezione, passava per l’accademia vedendo questi ragazzi che studiavano nei cortili.
Così si iscrive anche lui quasi per rivalsa nei confronti della sua fidanzata dell’epoca. I risultati arrivano subito, infatti nel 1949 debutta con Antonio Gandusio, uno dei capocomici più famosi che avevamo in Italia in quel periodo. Da li in poi, sarà un crescendo di partecipazioni a compagnie teatrali. Tantissimi sono i nomi che hanno accompagnato Alberto Lionello nel suo crescendo artistico. Fino a quando però, la sua arte esplode veramente quando nel 1960, quando grazie a Ivo Chiesa, entra a far parte della compagnia dello stabile di Genova, dove rimane per ben sette stagioni consecutive.
Se voi ascoltare la continuazione della storia artistica di Alberto Lionello, di come Chiara è riuscita ad avere il supporto della stessa famiglia dell’attore per scrivere il libro, ascolta il podcast dal minuto 35:55 qui sotto:
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Luigi Coccia: Siamo arrivati alla settima parte della monografia dedicata a Totò. Come sempre, a parlarcene è la nostra Francesca Barile.
Francesca Barile: Negli anni sessanta, Totò interpreta il suo primo film veramente drammatico: Il comandante. Il film parla di un generale in pensione ed il regista è Paolo Heusch, noto per aver girato il primo film di fantascienza italiano intitolato La Morte Viene dallo Spazio, immediatamente trasformato in parodia in Totò nella Luna.
Lui rilascia anche una divertente intervista alla RAI, però c’è da dire che lui era apparso in precedenza in tv, ma la sua ospitata durante la trasmissione Il Musichiere, fu alquanto incauta. Infatti, Totò si lascio scappare, in tempi di campagna elettorale, il fatto che lui appoggiasse il leader del partito monarchico napoletano, Achille Lauro.
Purtroppo però, il film Il Comandante, che Totò aveva voluto fortemente interpretare si rivelò un disastro al botteghino. Quindi l’attore fu costretto a rientrare nei suoi ranghi, interpretando delle curiose rivisitazioni di film popolari all’epoca, fra le quali Totò Contro Maciste, e Totò e Cleopatra, che vorrebbero rivedere a modo suo il genere Peplum.
Per ascoltare il resto della puntata dedicata alla monografia di Totò, vai al minuto 54 e 30.
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Luigi Coccia: un’altra figura mostruosa si aggira all’interno di CineVagando, perché prosegue il particolare racconto delle figure del cinema Horror di Luca Arcidiacono, questa volta ci parla della Mummia.
Luca Arcidiacono: Ciao Luigi e ciao a tutti gli ascoltatori del podcast di Cinemio. In queste calde giornate di giugno, voglio iniziare così: “il mio amore ha resistito più a lungo dei templi degli Dei“. A pronunciare questa frase è l’attore Boris Karloff nel film 1932 La Mummia, che è la saga di cui parleremo in questa puntata.
Dopo i successi della Universal di Frankenstein e Dracula, fino all’anno prima, il 1931, la produzione decide di proseguire con altri personaggi, e quindi arriva La Mummia. Affidata la regia a Karl Friend, già stato direttore della fotografia di Dracula e che comunque aveva partecipato alla produzione di Frankenstein, quindi sapeva cosa voleva il pubblico e sopratutto cosa voleva la produzione.
La forza di questo film è stata di certo un progetto più prodotto, cioè mentre Frankenstein ha avuto una fase di lavorazione molto lunga, La Mummia è già figlia di una realtà produttiva molto più ampia, e che già conosce la possibilità di un successo immediato, inserendo tutta una serie di elementi, già presenti negli altri film horror precedenti.
Infatti, e funziona benissimo, nel film abbiamo una fotografia che richiama ancora una volta l’espressionismo tedesco, macchiato di alcuni elementi americanizzati nell’utilizzo della luce e dei chiaro-scuri. Il personaggio della mummia interpretato da Karloff è tragico e romantico, con un’amore che viene spezzato, che poi viene ripreso forse ancora meglio nel remake successivo.
Il trucco del personaggio durava così tanto, che Karloff iniziava alle 11 del mattino fino alle sette di sera per poi girare la notte. Quindi una cosa davvero terribile per l’attore ma un risultato fantastico, perchè addirittura questo trucco supera in qualità quello che era stato il personaggio precedente di Frankenstein e di Wolfman.
Per scoprire altri dettagli di questo film e della storia della saga della Mummia fino ai giorni nostri, ascolta il podcast dai 59 minuti e 55 secondi qui:
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Luigi Coccia: Bene, finisce qui Cinevagando, da me e da tutti i nostri collaboratori un buon inizio estate, ci si risente il 24 di luglio, tutti pronti per scaricare e ascoltare una nuova puntata del podcast. Ti lascio come sempre con la nostra frase cinematografica che dice: “La vita sarebbe insopportabile se non ci fossero i piaceri“, Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau in La Notte. Buon cinema a tutti.
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