Il nuovo spettacolo di Giorgio Panariello dal titolo E se domani... è un viaggio nel futuro che parte da una domanda tanto semplice quanto universale: E se domani cambiasse tutto? Lo abbiamo visto al Teatroteam di Bari e ve lo raccontiamo.
Giorgio Panariello a Teatro con E se domani…
C’è qualcosa di profondamente umano nel modo in cui Giorgio Panariello riesce a farci ridere di ciò che ci spaventa. Con il suo nuovo spettacolo, E se domani…, in tournée da ottobre 2025 e al Teatroteam di Bari lo scorso 6 novembre, il comico toscano si lancia in una sfida diversa: guardare al futuro con ironia, ma anche con un pizzico di malinconia.
L’idea di partenza è semplice, ma geniale: Panariello immagina di essere tornato da un viaggio nel futuro. È l’unico sopravvissuto di un gruppo misterioso e prova a raccontarci com’è andata. Ma, come spesso accade con lui, non si tratta solo di gag o imitazioni: E se domani… è un racconto teatrale che ci porta a riflettere su come stiamo cambiando, su cosa resterà di noi e su quanto la tecnologia, le mode o la fretta stiano ridefinendo il concetto stesso di “normalità”.
Sul palco, Panariello alterna momenti esilaranti a passaggi più intimi. Si ride, tanto, ma poi ci si ritrova a pensare. A volte a guardarci dentro.
La scena è essenziale ma curata: proiezioni, luci e suoni trasformano il teatro in una specie di “futuro possibile”, sospeso tra sogno e realtà.
Il bello di E se domani… è proprio questo: non è solo uno spettacolo da vedere, ma un’esperienza da vivere. C’è la risata tipica di Panariello, quella che sa di Toscana e di umanità, ma c’è anche una consapevolezza nuova, quella di un artista che ha imparato a usare l’ironia come lente per leggere i cambiamenti del mondo.
Forse il finale può dare l’impressione di lasciare un po’ di amaro in bocca. Ma va bene così: perché E se domani… non vuole dare risposte. Vuole farci porre domande e magari farci uscire dal teatro con il sorriso di chi ha capito che, in fondo, il domani è già cominciato.
