Questo film nasce da un progetto del 2003, ma è quanto mai attuale e per niente scontato.
Quello che ho notato soprattutto dopo averlo visto è il fatto che non ha il classico stampo americano di intrighi e intrecci dai quali poi non si capisce mai nulla e c’è sempre un eroe che emerge; no questo film pur entrando in un campo come quello bancario e finanziario molto complicato e intrecciato cerca però di mettere le cose in chiaro facendo emergere la bella facciata che c’è e tutto il marcio che c’è dietro senza però entrare in luoghi comuni e con uno stampo fortemente realistico.
Ma andiamo con calma, per chi non lo sapesse The International è un film diretto da Tom Tykwer, un regista tedesco e interpretato soprattutto dal Clive Owen che è una delle figure centrali, insieme a Naomi Watts entrambi nel ruolo di agente dell’Interpol il primo e viceprocuratore di New York la seconda.
Non vorrei raccontarvi la storia che è bello vederla senza sapere troppo ma in sostanza vorrei fare assaggiare solo il tema centrale del film; si tratta di due agenti Salinger e Eleanor Whitman che cercano, nell’ambito di un indagine su presunte attività illegali di una delle più potenti banche al mondo, di smascherarla ma più arrivano vicino all’obiettivo più si ritrovano soli e abbandonati dalle stesse Forze dell’Ordine.
Alla fine diventerà una lotta quasi corpo a corpo tra Salinger e la banca che personifica il male e la conclusione sarà per niente scontata e piuttosto amara da digerire.
Tra i vari interpreti ritroviamo anche Luca Barbareschi, quasi nel suo ruolo reale infatti nel film interpreta un politico-imprenditore che si è ribellato alle disposizioni dategli…
Ritroviamo anche molta Italia nel film, c’è Milano, c’è il Pirellone, etc… ma oltre all’Italia si può dire che molte sono le scene girate all’interno di musei o luoghi di un elevato valore architettonico come ad esempio il Guggenheim di New York con una sparatoria veramente spettacolare.
Si devo dire che il film ha molti spunti di riflessione, ma soprattutto è attualissimo e va a buttarsi su un tema che sarà molto sviluppato in futuro dalle sale cinematografiche, ossia quello delle banche e dei traffici sottostanti facendo emeregere come qualunque persona tenti di ribellarsi al loro sistema viene annientata senza che a nessuno interessi visto che coloro che uccidono sono coloro che governano quel sistema e reggono le redini del Paese.
Mi incuriosisce andrò a vederlo, grazie per la preview 🙂
@ OmarCaf: si Omar ti consiglio di andare a vederlo perchè si tratta di un thriller con una storia però piuttosto insolita e che finora difficilmente è stata affrontata, ossia il mondo delle banche…
E pensare che quando il film è stato pensato, era il 2003, la situazione finanziaria non era quella attuale, ma il film risulta quantomai attuale anche se in realtà i riferimenti sono piuttosto casuali.
Alla prossima discussione ;).