Hysteria: donne alla riscossa

Esce domani nelle nostre sale Hysteria, provocatorio film presentato in Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2011 con la regia di Tanya Wexler e fra gli attori Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Jonathan Pryce e Rupert Everett.

Ha suscitato clamore ed entusiasmo la proiezione di Hysteria, prima a Toronto, dove è stato presentato in anteprima mondiale e poi allo scorso Festival Internazionale del Film di Roma. Diretto e prodotto da donne il film non ha entusiasmato però il nostro Davide Cinfrignini.

Hysteria

Nella Londra vittoriana di fine 800, il giovane e impegnato dottore Mortimer Granville (Hugh Dancy) trova lavoro presso il dottor Dalrymple (Jonhatan Pryce), specialista nella cura dei casi di isteria attraverso il “massaggio manuale” sotto le gonne delle sue pazienti dell’alta borghesia.

A disapprovare la pratica è la figlia del Dottor Dalrymple, Charlotte (Maggie Gyllhenaal), che è una donna anticonformista  che cerca di aiutare e curare i più deboli.

Un film sopra le righe

Meriterebbe un’analisi approfondita il motivo per cui un prodotto come Hysteria sia stato invitato come pellicola in “Concorso” all’annuale Festival Internazionale del Film di Roma; una commedia di “cattivo gusto”, dalla critica sociale effimera, ricca di doppi sensi sconci e dalle interpretazioni constantemente sopra le righe.

Hysteria è popolata da personaggi unidimensionali che si muovono su uno sfondo irreale, scambiandosi battute sature di riferimenti sessuali. Commedia fintamente anticonformista che si propone di svelare manie e perversioni  della Gran Bretagna benestante di fine 800, ma ne raccoglie tutti gli stereotipi per metterli in scena.

Tania Wexler, regista del film, furbamente si pone dalla parte dei poveri e delle donne  attraverso il personaggio di Charlotte, vera eroina senza macchia della pellicola, con una coscienza sociale da “lezione scolastica di educazione civile”.

Portati a casa applausi e risate dal pubblico che popolava la  Sala Santa Cecilia di Roma durante la proiezione in Anteprima, si finisce a chiederci quale sia la sostanziale differenza tra Hysteria e i “Cinepanettoni”, “Cinecastagne”, “Cinecocomeri” (o come altro si voglia definirli) nostrani.

Clip dal film

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