“Urge” di Riccardo Rodolfi. Che cos’è la vastita?

Urge nasce da uno spettacolo teatrale portato in tutta Italia nel 2010 dall’attore bolognese Alessandro Bergonzoni, con oltre 200 repliche ed un successo di pubblico strepitoso. E’ stata una scelta molto precisa quella di portarlo nelle sale, perché c’è dietro l’intenzione di far uscire da casa lo spettatore, per farlo scegliere di andare a vederlo e non subirlo passivamente in televisione, come tanti programmi che a volte nemmeno interessano. E’ proprio la stessa idea di quando si  esce di casa per andare a teatro, solo meno onerosa.

Urge

Urge

Urge

Alessandro Bergonzoni è un attore di non facile comprensione. Si fece conoscere dal pubblico per alcune apparizioni al Maurizio Costanzo, per poi proseguire la sua carriera completamente dedita al teatro, tranne due apparizioni sul grande schermo, uno nel film di Benigni Pinocchio (2001), in cui vestiva i panni di Mangiafuoco, e poi in Quijote (2006) di Mimmo Paladino presentato al Festival di Venezia.

Urge Alessandro Bergonzoni

Alessandro Bergonzoni in Urge

L’idea di riprendere lo spettacolo Urge per farne una versione cinematografica è stata del regista Riccardo Ridolfi, suo collaboratore da molti anni, col quale sta attualmente portando in scena Nessi.

Ridolfi è un regista teatrale, ma è riuscito attraverso un grande lavoro di montaggio, a rendere molto bene la dimensione della rappresentazione senza snaturarla. Ha utilizzato per le riprese quattro operatori, che sono riusciti attraverso l’obiettivo a dare quella dinamicità che altrimenti non avrebbe avuto lo stesso risultato a telecamera fissa, e riuscendo attraverso i primi piani a cogliere quelle espressioni facciali efficaci alla riuscita del prodotto. A dare un supporto a tutto è stato anche l’aiuto regia Leonardo Bergonzoni, figlio dell’attore, al suo debutto.

Urge Alessandro Bergonzoni

Alessandro Bergonzoni in Urge

Bergonzoni è un abile giocoliere delle parole, e si diverte a snaturarne il senso, attraverso un filo apparentemente illogico, ma che in realtà ha un senso. E’ una denuncia a come oggi si utilizza poco il termine appropriato. L’italiano da l’opportunità spesso di dare più significati ad un espressione, a seconda del contesto in cui viene utilizzato. Rivendica anche l’impiego della punteggiatura, che spesso è errata, soprattutto dal popolo di internet e dei social network, spesso anche all’interno di articoli, recensioni o  narrazioni di fatti di cronaca. La domanda che si pone e che pone alle persone è: ma cos’è la vastità? Da quello che ho intuito è sinonimo di fantasia, riguarda tutto quel mondo irreale e fantastico, dove tutto ciò che accade è fantastico. Ecco allora che si inventa una trama di un film con interpreti gli animali (una talpa, un cormorano, uno scorpione, etc.) che ovviamente nessuno in realtà farà mai.

A lui piacerebbe molto poter fare cinema, ha anche scritto una sceneggiatura ma purtroppo è stata comprata è tenuta da un produttore che non ha saputo comprenderla. Inoltre come attore, trova noioso dover interpretare una parte, già nella nostra vita indossiamo i panni di mamma, papà, lavoratore e altri. Ciò che gli piacerebbe fare è dar voce magari ad un davanzale o una finestra per capire il loro punto di vista.

Urge uscirà in 30 copie il 3 marzo 2016 con distribuzione Exit Media.

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