Un omaggio al b-movie, in particolare alla coppia Rodriguez/Tarantino: è questo che ha voluto fare il regista Francesco Picone con il suo A joke of too much. Ne parliamo con lui nell’intervista di oggi.
Francesco Picone, pisano classe 1986, ha sviluppato la passione per il cinema fin da piccolo, girando film amatoriali con gli amici. Attualmente lavora presso televisioni private come regista, cameraman e montatore video e nel tempo libero gira cortometraggi low budget.
Nel 2009 ha ricevuto il Premio Picone al Festival comedy September, premio in suo onore che verrà assegnato ogni anno alle personalità più creative mentre nel 2010 ha ricevuto un attestato per la Miglior interpretazione al The Reign of horror Short Movie forum Award per il mockumentary da lui scritto e diretto Real days. Nel 2010 ha girato A joke of too much, mentre attualmente sta lavorando al suo prossimo cortometraggio horror dal titolo Io sono Morta.
A joke of too much
Omaggio al b-movie tanto amato dalla coppia Tarantino/Rodriguez, A joke of too much racconta le disavventure di una coppia che, appartatasi in un bosco, si ritrova alle prese con un serial killer appena fuggito dal carcere.
Apprezzabili e divertenti tutti i riferimenti al film Grindhouse, come il finto trailer iniziale, l’effetto della pellicola usurata o i messaggi di scuse per spezzoni di film mancanti. Considerato il bassissimo budget a disposizione, il corto è originale e ben fatto, soprattutto nella seconda parte decisamente più movimentata. Unico neo la recitazione poco incisiva dei protagonisti nella prima parte.
Con A joke of too much, Picone ha partecipato a molti festivale e vinto numerosi premi tra i quali possiamo citare la Menzione speciale della Giuria al CUVEGLIO FILM FESTIVAL 2010, il premio come miglior cortometraggio al Festival intercomunale di Cinema Amatoriale, e il premio Miglior Regia al “The Reign of horror Short Movie forum Award 2011“. Il corto è stato anche trasmesso su Coming Soon television nel programma Short Stories.
Le domande al regista
Il corto è molto originale. Come sei arrivato a questa idea?
L’idea del soggetto risale ormai al 2008 ed è frutto delle decine di pellicole di serie b visionate negli anni. Un insieme di rimandi al cinema di genere che ho inserito sia consciamente che inconsciamente. Credo che l’originalità del corto non stia certo nel soggetto, abusato centinaia di volte, ma nel prodotto in se.
Mi spiego: A joke of too much è un cortometraggio abbastanza anomalo nel panorama indipendente italiano, o lo si ama o lo si odia. In generale è piaciuto molto, ha girato festival e vinto premi, e sinceramente mentre lo giravo non pensavo minimamente a tutto ciò!
Ci sono chiare ispirazioni al b-movie in particolare al ‘Grindhouse’ della coppia Tarantino/Rodriguez. Come mai questa scelta? Cosa ti lega a questo genere?
Rimasi molto colpito da Grindhouse, soprattutto dal film di Rodriguez Planet terror. In fondo anche Dal tramonto all’alba era un film che si rifaceva al quel tipo di cinema. A joke of too much è nato proprio come omaggio a quei film e ad altre pellicole come Racconti della Cripta e Creepshow.
Com’è andata la fase di produzione del film? Vuoi raccontarci qualche aneddoto o difficoltà che hai incontrato?
La scena più difficile è stata quella di inseguimento nel bosco. In parte è stata girata tramite il classico carrello, che per motivi di budget è stato costruito da me stesso. Per alcune inquadrature l’assistente alla regia, Simone Lagi, mi lanciava su di esso!
Proprio mentre giravamo questa scena, in cui l’attrice urlava continuamente come da copione, una donna preoccupata, che con molta probabilità viveva nei dintorni, arrivò da noi e chiese cosa stesse succedendo. Ha impiegato un po’ per capire quello che stavamo facendo! Comunque è stata una produzione molto serena.
Il corto è preceduto da un trailer. Era solo un omaggio a Grindhouse o è una tua idea nel cassetto?
Il finto trailer de L’invasione dei vermi spaziali è sempre un omaggio a Grindhouse, l’ho girato dopo il cortometraggio vero e proprio. Per la realizzazione mi sono studiato circa 6 ore di vecchi trailer grindhouse dal genere horror fino ai soft-core, e alcuni di essi sono vere e proprie opere d’arte.
Avevo anche previsto un altro fake-trailer, quello de L’uomo cinghiale (!), un soggetto assurdo, che prendeva ispirazione dal film Wolf- la belva è fuori, veramente divertente e fuori di testa, solo a raccontarlo faceva ridere. Comunque a tutti quelli che mi chiedono se girerò mai un film vero e proprio de L’ invasione dei vermi spaziali la risposta è no! Non lo girerò mai!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sono nella post-produzione del nuovo cortometraggio Io Sono Morta. Nessun omaggio, strizzatina d’occhio o ironia, una storia horror vera e propria completamente originale scritta da me. Nel cast Federico Mariotti (matrimoni e altri disastri); Stefano Martinelli (100 ragazze; Una vita da sogno) e Elisa Forti (L’invasione dei vermi spaziali).
Il corto è stato girato in due settimane praticamente a zero budget, nessun finanziatore, sponsor o aiuto da un qualsiasi ente. Anche qui come nel precedente curo più aspetti del film. Una volta terminato il montaggio, l’idea è quella di farlo girare nei Festival, e trovargli una qualche diffusione. Incrociamo le dita. Intanto potete vedere il trailer
Un saluto a tutti i lettori.
Saluto anch’io Francesco Picone, dandogli appuntamento su questa rubrica in occasione dell’uscita del suo prossimo cortometraggio.