Continuiamo la lezione di cinema del musicista Luis Bacalov. Dopo aver parlato dei suoi esordi e dell’incontro con Federico Fellini, oggi ci parla dei suoi lavori per la TV e delle collaborazioni più importanti.
La rottura della collaborazione con Federico Fellini
Come mai si è interrotta la collaborazione con Fellini dopo il film La città delle donne? Nel video la risposta del musicista:
Nino Rota e Gian Burrasca
Il musicista Nino Rota, grande collaboratore di Federico Fellini, alla cui morte Luis Bacalov è succeduto, ha avuto un grande legame con Bari, di cui è stato anche direttore del conservatorio. Che ricordo ha Bacalov di questo musicista? All’inizio della sua carriera ha infatti collaborato con lui:
Luis Bacalov: A quei tempi conoscevo già Nino Rota. Una volta mi disse: ‘Io non so fare il lavoro da arrangiatore, non l’ho mai fatto, sto scrivendo delle canzoni per Gian Burrasca‘, il lavoro per la televisione dove Rita Pavone faceva questo ragazzino birichino, ma ovviamente non devo dirvi cos’è Gian Burrasca, per voi è come il libro Cuore, è come I Promessi Sposi al liceo. E io ho detto ‘Ma come? Certamente lo sai fare!‘ ‘No io non lo so fare, tu hai lavorato già tanto nella discografia, fammi una cortesia, fallo tu‘. E io come potevo dire di no ad una persona così disponibile, generosa, che ha aiutato tantissima gente, veramente una persona d’oro? Così ho accettato. Ho insistito ancora un po’, ‘Provaci al massimo ti do una mano‘ ma lui ‘No no lascia perdere, lasciami fare quello che so fare‘. E così ho collaborato con Rota, lui ha scritto le musiche e io ho fatto il semplice lavoro, che qualche volta non è neanche tanto semplice, di arrangiatore.
Ovviamente Gian Burrasca e tutta la sua colonna sonora sono rimaste alla storia…
Luis Bacalov: C’è stata la sigla, Viva la pappa col pomodoro, che è diventata un classico della musica leggera soprattutto per i bambini, un pezzo divertente che ha fatto epoca.
Il successo di una colonna sonora: la collaborazione con i New Trolls
Da cosa è determinato il successo di una colonna sonora secondo Bacalov?
Luis Bacalov: Penso ci siano due fattori fondamentali, il primo è che il film abbia successo. Rarissimamente avviene che la colonna sonora del film riesca ad essere veicolata al di fuori del film, discograficamente o per concerti, se il film non è andato bene, a meno che non ci sia stata una collaborazione con un gruppo di musica leggera che in quell’epoca andavano tanto, cosa che è successo a me.
Io ho scritto le musiche per un film di Maurizio Lucidi che si chiamava La vittima designata che non è andato benissimo, non ha avuto fortuna. Per la colonna sonora avevo avuto l’intuizione di fare un’operazione un po’ stramba e cioè di fare una specie di incontro/scontro tra gli stilemi del barocco veneziano prendendo soprattutto ad esempio, e come nume tutelare, Vivaldi, ed il rock, perché per quel film mi sembrava fosse una buona idea. Allora parlai con Sergio Bardotti un mio caro amico che lavorava allora per la RCA, scriveva testi per canzoni ed era anche produttore, e gli parlai di questa idea dicendogli che mi serviva un gruppo per suonare. Lui mi suggerì i New Trolls e così li contattammo, loro diedero la loro disponibilità e abbiamo lavorato insieme. La colonna sonora è stata un successo.
Dopo il film mi chiamò uno dei componenti del gruppo e mi disse ‘Senti, a noi questa cosa è piaciuta perché non la rifacciamo come si deve dal punto di vista discografico?’. In realtà infatti non si era lavorato bene per il film, c’erano pochi soldi, il produttore musicale era molto nervoso, voleva fare tutto velocemente, non è stato come avrei voluto. Inizialmente dissi di no, poi mi chiamò Zanoletti che era il direttore artistico della Fonit Cetra, la casa discografica, che ora non esiste più, con la quale loro avevano un contratto, ed era anche mio amico e mi chiese come mai non volessi fare quella cosa insistendo sul fatto di provarci per il bene del suo rapporto con loro. Così ho accettato e con mia grandissima sorpresa e stupore il disco diventò un grande successo.
La musica per il cinema
Che differenza c’è tra la musica colta e la musica per il cinema? La risposta nel video che segue:
Quali consigli dà Luis Bacalov ai suoi allievi che seguono il corso di musica per film all’Accademia di Siena? La risposta nel video che segue:
Chi è oggi Luis Bacalov
Prima di passare alle domande del pubblico il musicista ha risposto ad una domanda particolare: chi è oggi Luis Bacalov?
Luis Bacalov: Questa è bella (ride), c’è un filosofo che dice ‘conosci te stesso’ e già questo è molto difficile. Che ne so io chi è Luis Bacalov? Io vivo, non mi interrogo su cosa sono, faccio le mie cose, faccio i miei errori e campo, finché campo sarà così. La vita è misteriosa e non è facile rispondere. Posso dire una cosa: Yves Montand quando ha capito che era molto malato e gli rimaneva poco da vivere, ha detto ad un amico: sai che ti dico? Confesso che ho vissuto. Bene, io posso dire lo stesso, confesso che ho vissuto.
Termina qui la seconda parte della lezione di cinema di Luis Bacalov. Continua a leggere la terza ed ultima parte.