Margarethe Von Trotta: i progetti futuri e l’amore per il cinema

Terminiamo con questo articolo la lezione di cinema della regista Margarethe Von Trotta. Dopo aver parlato di Anni di piombo, dei temi ricorrenti dei suoi film e delle sue attrici oggi esprime tutto il suo amore per la regia e per il cinema.

margarethe von trotta

La masterclass della regista Margarethe Von Trotta

Margarethe Von Trotta: le sceneggiature e l’Italia

Margarethe Von Trotta ha cominciato come attrice e poi è passata alla regia. Fino ad oggi ha scritto tutti i soggetti dei suoi film con una esclusione. Perché il soggetto è così importante per lei? Nel video la risposta della regista che parla del suo desiderio di essere europea e non tedesca

I film per la TV

In Germania Margarethe Von Trotta fa molti film per la televisione. Come mai?

Margarethe Von Trotta: Sicuramente altri hanno già risposto a questa domanda. Per fare film per il cinema oggi devi aspettare due o tre anni per avere tutti i soldi, è veramente una fatica enorme e poi non sai mai alla fine se veramente si fa. Quando la televisione ti propone di fare un film sei sicura che si farà quindi per non essere lì a diventare triste o dimenticare il tuo mestiere io accetto ogni tanto di fare televisione. Anche se hai meno giorni di lavorazione e le condizioni sono più dure, quando è il tuo mestiere devi anche provarci, devi essere brava in televisione come lo sei nel cinema, non dire ‘è solo la televisione’.

I progetti futuri

Margarethe Von Trotta: Ho un paio di film in mente ma non voglio parlarne perché Nanni Moretti una volta mi ha detto: ‘non devi mai parlare dei film che non hai fatto perché non li farai‘ quindi non dico niente (ride).

margarethe von trotta

La masterclass della regista Margarethe Von Trotta

La Germania del muro di Berlino

Il muro di Berlino è stato costruito solo 16 anni dopo la guerra, un periodo abbastanza lungo. A livello culturale prima del muro di Berlino era uguale?

Margarethe Von Trotta: La cultura era molto diversa dalle due parti perché la Germania dell’est era comunista già subito dopo la guerra mentre da noi c’era quasi una paranoia del comunismo che era anche terribile. Quindi abbiamo sempre vissuto queste due parti. Io sono stata all’ovest e non posso parlare troppo dell’est anche se ci sono andata spesso perché una mia grande amica ha vissuto a Berlino Est. Ho cercato di comunicare ma non era sempre facile.

Le responsabilità di un regista

Margarethe Von Trotta: Ho sempre pensato di voler essere utile anche come regista. A volte mi chiedo se sono veramente utile, forse sarebbe meglio andare negli ospedali ma per me fare cinema è anche un desiderio egoistico, quindi cerco di trovare anche nel cinema tematiche che possano essere utili per pensare e per capire il mondo.

Però non faccio film su una tematica, devo trovare sempre una persona per metterci dentro il contenuto del film, altrimenti diventa troppo astratto per me, devo trovare un personaggio che incarni una tematica.

Hannah Arendt ed il filosofo Martin Heidegger

Margarethe Von Trotta: In Hannah Arendt si vede l’immagine di Martin Heidegger vero nei documentari non un attore perché ho pensato che se avessi preso un attore tutti avrebbero apprezzato la sua bravura e come spettatore non si sarebbe vista la mediocrità dell’uomo. Io volevo che lo spettatore insieme ad Hannah Arendt vedesse questo mostro, o piuttosto un uomo banale che non sapeva pensare, volevo dare allo spettatore la possibilità di seguire lei nel suo pensiero e questo mi ha salvato perché così lo spettatore è già entrato nella sua testa.

Il film ha avuto grande successo in tutto il mondo ma sicuramente non è stato il mio più grande successo commerciale.

Per la nostra generazione Hannah Arendt è stata una figura molto importante ma ci sono tanti tedeschi che non la conoscevano. Quando ho chiesto al mio produttore di fare un film su Hannah Arendt mi ha risposto ‘chi è?‘ Io gliel’ho spiegato e lui mi ha risposto: ‘vai per strada e chiedi , nessuno la conosce‘. Invece poi ho cercato un altro produttore, una donna, lei la conosceva e il film l’abbiamo fatto insieme.

the misplaced world

Katja Riemann e Margarethe Von Trotta al BIF&ST 2015

Un attore con cui avrebbe voluto lavorare

Margarethe Von Trotta: Io avrei voluto fare un film o con Gian Maria Volontè o con Marcello Mastroianni ma non ne ho avuto la possibilità. In Germania è difficile trovare attori così bravi. Peccato che siano morti perché adesso forse avrei il coraggio di chiederlo.

La generazione dei ribelli

Margarethe Von Trotta: Noi siamo stati la generazione che si è ribellata dopo il lungo silenzio degli anni ’50, quando abbiamo capito il nostro passato e quello che non ci hanno detto, come hanno mentito: era la menzogna che ci ha fatto arrabbiare e abbiamo avuto questa esplosione.

Adesso la nuova generazione ha già capito tutto a scuola, a volte anche troppo, quindi non ha questa rabbia dentro di sé e deve trovare una ragione per fare cinema. Non c’è più questa immagine di un gruppo in marcia insieme, ciascuno è un po’ più solo e deve trovare una tematica adatta alla sua persona e anche alla società ma non è più una cosa fatta insieme.

Il cinema

A conclusione di questa interessante lezione di cinema la regista ha risposto alla domanda di cosa fosse per lei il cinema:

Margarethe Von Trotta: Il cinema è la mia professione non so perché lo faccio. Non so se sono una brava professionista ma sicuramente è la mia vita.

Termina qui la lezione di cinema di Margarethe Von Trotta. Continua a leggere la conferenza stampa della regista sul suo ultimo film.

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