Downton Abbey _ Lucidate l’argenteria e ripassate il bon ton

Downton Abbey, una nuova era. Diretto da Simon Curtis, con Maggie Smith, Kevin Doyle, Phyllis Logan. Al cinema dal 28 aprile. Questo nuovo capitolo durerà 2 ore e 5 minuti circa.

Downton Abbey, una nuova era.
poster del film

Downton Abbey II, una nuova era con i personaggi di sempre

La famiglia. Quella allargata, quella che si ritrova sempre unita nei momenti del bisogno, e quella che è sempre con te. La famiglia di cui stiamo parlando è la famiglia Crawley, un’aristocratica famiglia inglese, con tanto (e tanta) di servitù.
Da un lato le vicende di lady, lord e mylady, dall’altro le vicende di cameriere, cuoche e maggiordomi, il tutto in un intrecciarsi di vicende e sentimenti. Poi, a movimentare questi equilibri arriva un’improvvisa eredità:
una villa nel sud della Francia viene lasciata a Violet Crawley, Contessa Madre di Grantham.

Una villa che la famiglia non capisce perché sia stata lasciata alla contessa madre, che cosa ha combinato questa misteriosa donna nel passato, per riuscire ad avere in eredità una villa? Ha forse osato spingersi più in là del dovuto?
Misteri, cose non dette, silenzi, come nelle migliori famiglie inglesi che si rispettano, il tutto condito da un umorismo (nemmeno troppo) sottile. E se alla novità dell’eredità, aggiungiamo anche che una troupe televisiva sta arrivando a Downton Abbey, che si ritroverà invasa da star del cinema, cosa potrebbe mai andare storto?!

Downton Abbey, una nuova era
4178_D029_00486_RC Allen Leech stars as Tom Branson and Tuppence Middleton as Lucy Smith in DOWNTON ABBEY: A New Era, a Focus Features release. Credit: Ben Blackall / © 2021 Focus Features, LLC

Il trailer del film

Bon ton, buone maniere e cortesie per gli ospiti

Iniziamo col dire che tutti quanti gli attori sono bravissimi, nel personaggio, estremamente in parte. Continuiamo col dire che Maggie Smith, è un mito indiscusso. La mia proposta è più Maggie Smith a prescindere da tutto. Arriva in scena, e già solo il vederla, riempie il cuore. Poi zack una battuta tagliente e sagace, e sei piegata dal ridere. Dal maggiordomo alla cameriera, si vede benissimo che ogni personaggio ha un suo vissuto, un suo stile e una sua personalità ben definita (e questo grazie alle serie passate).

Per il film in se… Di sicuro una scelta stilistica il continuo salto tra Francia e Inghilterra, lo stacco netto tra una scena e l’altra, come se fossero delle bolle messe in fila. Scelta che a me non piace, ma questi sono gusti personali. Trovo che questi tagli funzionino sulla breve durata, perfetti in un episodio, a mio avviso troppo per un film.
Non pensate di andare al cinema per vedere questo film, e sperare di capirci qualcosa, perché se non avete visto, o almeno sentito parlare della famiglia (servitù compresa) non ci capirete quasi nulla, e credo che vi perderete metà delle sottotrame e del perché e del percome. Insomma, se siete fan della serie uscirete con gli occhi a cuore, ma se non lo siete… Cercatevi almeno un cinema con le poltrone comode.

Downton Abbey, una nuova era
4178_D050_00716_R Elizabeth McGovern stars as Cora Grantham in DOWNTON ABBEY: A New Era, a Focus Features release. Credit: Ben Blackall / © 2022 Focus Features LLC

Downton Abbey, una nuova era. Una villa in Francia fa sempre comodo, comunque la si guardi

Dopotutto, questo film è il secondo e si basa su una serie tv longeva, quindi c’era abbastanza da immaginarlo. Downton Abbey II, a me è sembrato un lungo episodio, o un episodio speciale della serie. Non lo so, ma non mi viene da chiamarlo film. Il pretesto per la storia è deboluccio, soprattutto per sostenere 2 ore e passa di film. Ebbene si, annoverate anche questo tra i film che sfondano (inutilmente) le due ore. Vero anche che, essendo una storia basata sulla vita di una famiglia del periodo, riflette più o meno quello che sarebbe davvero potuto accadere. Non vi racconto nulla di più della trama o di cosa avviene perché vi farei degli spoiler enormi, anche solo se vi dicessi che, per una volta, il maggiordomo non uccide nessuno. O per lo meno, non uccide in biblioteca.


Bello? Brutto? A me non ha convinto, ma per onore del vero, a fine proiezione, tutta la sala ha applaudito. Io pure ho applaudito, perché, dopo due ore di buone maniere e bon ton, era mio dovere farlo.

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