Esce al cinema il I segreti di Wind River, un film di Taylor Sheridan (regista e attore di cinema e serie tv) nelle sale a partire dal 29 marzo 2018. Un thriller da 111 minuti.
I segreti di Wind River
Parte con i migliori preamboli I segreti di Wind River, scenari incantevoli immersi nel bianco e nella neve, silenzi ovunque, la natura che regna sovrana… Preamboli che si schiantano subito.
La trama è semplice: non succede niente per i primi 101 minuti, gli ultimi 10 minuti ci si ricorda che è un film, un thriller poi. Quindi si arriva agli ultimi minuti a voler fare tutto mettere tutto, raccontare tutto; con il risultato che si hanno solamente 10 minuti di confusione sullo schermo, spari e violenza in generale.
I segreti di Wind River racconta la storia di una ragazza trovata morta nella neve e il cercare di risolvere questo omicidio. La ragazza viene trovata da un cacciatore di predatori Jeremy Lee Renner, che chiama la polizia locale, che chiama l’FBI (Se sembra poco chiaro, vi assicuro che vederlo è anche peggio). L’FBI arriva sotto forma di un avvenente bionda Elizabeth Chase Olsen molto giovane del tutto impreparata ad affrontare il freddo e il caso.
Quindi la bionda decide di chiedere aiuto al cacciatore, che magicamente è un genio a seguire tracce in mezzo alla neve dopo una bufera. Ora, diamo per scontato che ok, è bravissimo a seguire le impronte nella neve fresca. Ma seguire le impronte, dopo una tempesta di neve, con impronte rimaste intatte sembra davvero un tantino eccessivo (ambientazione, trama e seguire le impronte nella neve, richiamano Il senso di Smilla per la neve).
Ovviamente il cacciatore aiuta la bionda perché anche lui pochi anni prima ha perso una figlia (in modo talmente misterioso che nemmeno lui sa come), quindi sembra che la sua missione sia vendicare tutte le ragazze uccise e trovate nella neve. Il cacciatore, il vero cowboy della situazione, lui, il duro che tutto risolve e tutto fà. Di particolare rilievo le espressioni degli attori durante tutto il film, impossibile non pensare che le loro facce siano ghiacciate, perchè mantengono la stessa espressione dall’inizio alle fine di I segreti di Wind River.
I segreti di Wind River – il trailer
I segreti di Wind River è ambientato in una landa desolata e ghiacciata, dove si trova in media un abitante ogni 30 km. Ma magicamente, ad ogni giro di motoslitta si ritrova un cadavere. Più cadaveri che abitanti insomma. La trama, (e già chiamarla trama è un parolone) fa acqua da tutte le parti. Contraddizioni interne al film stesso, (una su tutte il fatto che non si potessero avere agenti di rinforzo, ma che per la scena finale spuntano magicamente manciate di poliziotti).
Gli attori stessi sono smarriti sulla scena, non si capisce il loro ruolo. Ad esempio, il ruolo della moglie e del figlio del protagonista: appaiono per 10 minuti, non hanno niente da fare o dire quindi vengono eliminati dal resto del film. Il grado di confusione è tale che nemmeno i personaggi sanno chi comanda su chi, tutto il film è un cercare di capire di chi è la giurisdizione, chi è il più alto in comando. Viene da dire, guardate, se non lo capite voi, figuratevi noi!
Un film che non dice nulla, non si capisce nemmeno il significato della frase che appare subito prima dei titoli di coda, sul serio non si è capito che cosa volesse dire, magari è stata tradotta male dall’inglese.
I segreti di Wind River è lento, mentre i minuti scorrono al rallentatore, speri solo che finisca presto, invece continua ad arrancare nella neve. Un film in cui ci sono i nativi americani, che stanno nel film come contorno. Non danno un senso al film, perché loro e non un altro popolo? Il regista ha forse tentato di fare un film di denuncia a loro favore? È davvero difficile riuscire a capire questo film, e io non ci sono riuscita.