Cinema italiano: con Cado dalle nubi ridiamo un po’ dei nostri pregiudizi…

Dopo essere stati molto seri mi sembra arrivato il momento di un po’, come dire, di frivolezza e con Checco Zalone centro subito la questione.

Prima di tutto vorrei chiarire che io ancora non l’ ho visto, ma mi sembra proprio che finalmente anche in Italia si riescono a fare dei film comici senza essere volgari a tutti i costi, senza culi, tette o labbroni rifatti in primo piano per attirare l’attenzione dello spettatore (non ho nulla contro, anche se sono una donna, ma quando tutto il film si riduce a questo, mi sembra come minimo limitato).

Questa tipologia di film mi appare prettamente natalizia, quando, come ho già detto diverse volte, le persone hanno una voglia tremenda di staccare il cervello e distrarsi un pò con argomenti leggeri, frivoli, cosa che, a me, sembra più che giustificata. L’unico problemino è che questo bisogno viene soddisfatto con una vera e propria produzione che io definirei senza problemi “monnezza” per dirla alla romana, nata dalla sola esigenza di far cassa e per di più sempre la stessa anno dopo anno cambiando solo alcune delle protagoniste.

Ora concludo con questo argomento altrimenti mi “impantano” dentro una discussione dalla quale non ne esco più; era solo per far capire come non siamo tutti imbecilli, o meglio forse si ma non tanto da poter vedere tutti gli anni sempre le stesse cose.

locandina del film

locandina del film

Sicuramente Cado dalle nubi non sarà un film da Oscar (e poi alla fine non è mai detto, chi lo sa?), non sarà un capolavoro della cinematografia italiana, ma credo proprio faccia ridere, cosa non semplice ed in più fa ridere prendendo in giro quelli che sono i pregiudizi, i preconcetti e le bassezze italiane.

Da quello che ho potuto vedere Checco è un meridionale (che brutto questo termine non lo utilizzerò più), trentenne, disoccupato, lasciato dalla fidanzata Angela perchè lo ritiene un fallito. A questo punto Checco fa la scelta di diventare un cantante e quindi si trasferisce al nord, a Milano dove c’è Alfredo, suo cugino e proprio qui ci saranno degli episodi alquanto comici e divertenti.

Io mi sento di fare i complimenti sia a Checco Zelone che a Gennaro Nunziante (regista ed autore insieme a Zalone del film) per essere riusciti a mettere a nudo in tono ironico, prendendo in giro e senza essere nè offensivi nè volgari, i comportamenti sbagliati che molti italiani hanno, ma che nessuno riconosce nè tantomeno ammette coma la nostra ipocrisia ci insegna bene.

Altro punto di forza del film è sicuramente il cast, oltre al protagonista ci sono degli attori, tutti italiani peraltro (ma non sarebbe potuto essere diversamente) che brillano per a loro bravura tra di questi ritroviamo: il bravissimo Dino Abbrescia (io lo adoro, è troppo bravo), la carinissima oltre che brava Giulia Michelini e Fabio Troiano, ma anche Raul Cremona, Ivano Marescotti e Rocco Papaleo. Tutti nomi già conosciuti visti e apprezzati sia in televisione che al cinema ma che interpretano alla perfezione i loro ruoli.

3 Comments

  1. Giuliano

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