Poveri ma ricchi

Poveri ma Ricchi: e se qualcosa cambierà?

Dal 15 Dicembre arriva nelle sale italiane il nuovo (decimo) film del regista e sceneggiatore Fausto Brizzi, con protagonista il “Re” del Natale Christian De Sica con un cast corale di tutto rispetto a tenergli testo in Poveri ma Ricchi.

Poveri ma ricchi

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La famiglia Tucci è composta dal papà Danilo con il ricciolo alla Trump (Christian De Sica; Fraulen, La scuola più bella del mondo), la moglie Loredana (Lucia Ocone; Viva l’Italia, Tutta colpa di Freud), i figli Tamara (Federica Lucaferri) e Kevi (Giulio Bartolomei), il cognato Marcello (Enrico Brignano; Tutte lo vogliono, Stai lontana da me) e la suocera Nicoletta (Anna Mazzamauro; la saga di Fantozzi). Poveri ma uniti, vivono nella periferia romana e una sera scoprono di aver vinto alla lotteria 100 milioni di Euro, notizia che cambierà radicalmente la loro esistenza.

Trailer del film

Attingere da…

Dopo il mezzo flop dello scorso Marzo Forever Young, un’occasione totalmente sprecata, Fausto Brizzi ci riprova (aveva già tentato tre anni fa in questo stesso periodo con Indovina chi viene a cena?) e lo fa ripescando dalla dimensione caciarona e di ‘analisi’ delle classi sociali italiane care ai primi Vacanze di Natale degli anni ottanta.

Lui che, dopo aver sceneggiato diversi film di Natale negli anni 2000 e promessa della nuova commedia italiane nel 2006 con il film rivelazione Notte Prima degli Esami, scritto insieme agli amici Marco Martani e Massimiliano Bruno, decide qui di lasciarsi definitivamente andare alle dinamiche ed ai cliché cari al genere, pur ricercando un plot più convinto, leggero e tenue, ma di certo più definito della sequenza di gag che (ahimé) dobbiamo ancora subire dalla saga di film con protagonista Massimo Boldi.

Poveri ma ricchi

Poveri ma ricchi

Qui il soggetto parte da un film francese (Les Tuche, 2011) e prende sin da subito la dimensione di adattamento “all’italiana” che Miniero fece (con grande successo) per Benvenuti al Sud (2010): i Tucci nascondono alla gente della loro vincita per paura e vanno al Nord, a Milano, verso la società che loro credono di ‘seria A’, l’alta borghesia e i palazzi sfarzosi, tra cammei no-sense (a volte divertenti) e la solita morale che non sono i soldi a portare la felicità o a rendere ‘ricca dentro’ una persona.

Poveri ma ricchi – il cast

Se la coppia De Sica-Ocone funziona per elasticità e per ritmo sempre sostenuto a vicenda, con un De Sica non solo in forma ma godibile in questa veste ‘diversa’ dal solito e che lascia l’amaro in bocca per le tante prove che avrebbe potuto fare da grande attore qual’è e che speriamo di vedere ancora in futuro, Brignano riesce finalmente (relegato in un ruolo da comprimario) a essere più dosato e a non strafare. Sono i figli ad essere un buco nell’acqua nella scelta di casting, con al piccolo il ruolo dato di voce onniscente eche dona alla storia una confezione favolistica adatta al periodo natalizio in cui esce. Stupendo ritrovare qui una splendida Anna Mazzamauro, ingiustamente dimenticata.

Poveri ma Ricchi, non del tutto riuscito ma funzionale e migliore di altri colleghi in uscita in questo periodo ricolmo di commedie italiane farsesche, lascia aperto il quesito su come sia possibile che per riprendere dei punti un certo cinema di cassetta abbia bisogno sempre di un sostegno di partenza che non nasca da menti italiane. La speranza, e la risposta, la lasciamo al 2017. Chissà.

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