Lupin the IIIrd _ La stirpe immortale

Lupin the IIIrd, the movie, la stirpe immortale. Nuovo film della saga Lupin III diretto da Takeshi Koike, il ladro disegnato da Monkey Punch torna sugli schermi dei cinema dal 11 dicembre 2025. Il film dura circa 93 minuti.

lupin the IIIrd

Lupin the IIIrd, il punto di svolta

Nuova avventura per Lupin III e la sua banda, che finalmente (forse) riuscirà a trovare il burattinaio che si nasconde dietro a tutti i tentativi di ucciderli che hanno subito. Tutto inizia con il nascondiglio di Lupin dato alle fiamme, la sua intera collezione ridotta in cenere, tutto. Tranne una mappa che qualcuno ha lasciato infilzata nel muro. Una mappa che conduce a un’isola che nessuno sa dov’è e che non è segnata su nessuna delle mappe conosciute. Sembra un invito a raggiungerla, quindi Lupin e la sua banda, sempre inseguiti dall’ispettore Zenigata partono verso l’ignoto.
Un roccambolesco atterraggio li conduce su questa strana isola, dove niente è quello che sembra, e il cattivo è un essere immortale che nessuno riesce ad uccidere. Come finirà questa nuova missione?

Il trailer

Lupin the IIIrd The movie, la stirpe immortale

Lupin the IIIrd, the movie, la stirpe immortale. Non un titolo, una presa di posizione.
Un capitolo riassuntivo e di chiusa rispetto a una serie di film precedenti basati sui personaggi storici della saga. Tranquilli, all’inizio del film, hanno messo un veloce riassunto dei capitoli precedenti, giusto un accenno per far capire, anche a chi non ha visto tutti i precedenti, la storia che ha condotto i nostri eroi fino al punto in cui li troviamo in questa nuova avventura.
Che dire. A mio avviso Lupin viene preso e snaturalizzato quasi in toto. A partire propio dall’abbigliamento iconico suo. Lupin ha la giacca e la cravatta punto. Non mi interessa il colore della giacca, non è importante il colore della cravatta. Ma il suo tratto da sempre è questo. Non una polo a maniche lunghe col colletto aperto. Così come Zenigata ha cappello e impermeabile. Sono tratti distintivi da sempre, caratterizzazioni che vengono lasciate in disparte, e già la cosa non mi è piaciuta.
E’ come se si fosse deciso di trasportare Lupin in una versione parallela, se si fosse cercato di modernizzarlo a tutti i costi. Ma alcune cose funzionano proprio perchè hanno in se una natura “vintage” storica, e cercare di trasportarle e cambiarle non sempre è un’idea vincente.

Ladro senza nulla da rubare

Vogliamo poi parlare di Fujiko? Perché sappiamo tutti che è una donna provocante, ma la scelta di lasciarla con le grazie in bella vista per tutto il film, la scelta di farle dei capelli arancioni e gialli, le fanno perdere completamente la sensualità, il suo tratto distintivo. Qui sembra semplicemente una ragazzetta ben dotata, dov’è la sottile seduzione, la malizia, i gesti? Dov’è Lupin che casca ai suoi piedi sempre e comunque? E Jigen (il banana) senza cappello. Cioè io fatico a riconoscere i personaggi, snaturalizzati già nell’aspetto, ma anche nei modi, nei tratti dei disegni. Sembra un Lupin questo film? No. Un Dragon Ball, un One Piece. Ma il problema è che Lupin non è mai stato ne uno ne l’altro.
La mitica provolaggine di Lupin, la sua ironia, la sua goffaggine, la sua astuzia, la sua abilità di ladro…
Ma dove sono finite? In un film che è una lotta fisica violenta per il 90% del tempo, un movie survival tra armi e cazzotti. Sarà anche il meraviglioso film che mette i punti a mille avventure, il riassunto di mille storie, lo snodo centrale dei mille racconti. Ma a me non è piaciuto, dall’inizio alla fine.
“Un tesoro al sicuro non c’è, se c’è lì intorno Lupin”. Perchè Lupin III è un ladro, e un ladro senza nulla da rubare beh…

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