C’è ancora domani è il nuovo film di Paola Cortellesi atteso nelle sale il 26 ottobre 2023. Si tratta dell’esordio alla regia di una celebre attrice italiana, conosciuta per i suoi ruoli comici. Un lungometraggio che tratta la liberazione femminile scritto e interpretato dalla Cortellesi.
C’è ancora domani
Nell’Italia del secondo dopoguerra, più precisamente durante l’anno 1946, Delia è una donna costretta a fare continui lavoretti per collaborare al sostentamento della famiglia. La situazione a casa è a dir poco tragica con un suocero sempre di cattivo umore e un marito violento e proibitivo. La protagonista è continuamente svalutata non solo dallo stesso consorte, ma dalla figlia, stufa della passività di sua madre. Una lettera potrebbe cambiare per sempre il suo destino e condurla verso la libertà.
ll trailer del fim
C’è ancora domani: ottimo esordio alla regia per Paola Cortellesi
Paola Cortellesi nel suo esordio alla regia sorprende positivamente portando sul grande schermo un lungometraggio dai toni neorealisti, grazie alla fotografia in bianco e nero di Davide Leone. Come sempre attraverso un’interpretazione brillante, che riesce a coniugare in modo impeccabile ironia e dramma. Il racconto di una donna come tante durante un periodo di transizione significativo per il nostro paese.
La rabbia che racconta la regista in C’è ancora domani è giovane, universale, rivolta ad una generazione di donne che hanno dovuto combattere per ottenere diritti ritenuti scontati al giorno d’oggi. Una rabbia che oggi ancora non si è spenta che continua ad ardere di fronte ad ingiustizie che nonostante tutto continuano ad esistere.
Nonostante ambientato in un passato, che ad un primo sguardo sembra lontano ma non lo è, le tematiche riportate sono profondamente attuali. Le leggi contro la violenza sulle donne ci sono ma non producono effetti tangibili. Lo sono una dimostrazione i continui femminicidi. C’è ancora domani vuole mostrare che episodi remoti, nascondono verità e realtà che trovano riscontro nel presente. L’uso di canzoni moderne durante scene significative non è infatti casuale al contrario, è indicatore di come gli eventi descritti nel lungometraggio siano attuali.
La regista però, comica di grande successo, riesce a trattare temi piuttosto pesanti in modo ironico e leggero, donando al film un’ironia pungente e dolce amara che arriva dritta al cuore dello spettatore.
Conclusioni
Un film sicuramente da non perdere capace di raccontare un periodo passato attraverso un messaggio profondamente attuale e contemporaneo. Un film da una donna per le donne, da una madre ad una figlia, che possibilmente possa far riflettere anche gli uomini, per contribuire a cambiare un presente ancora fortemente problematico.