Tutti i santi giorni: Una storia d’amore dei giorni nostri

Esce oggi undici ottobre il nuovo film di Paolo Virzì. Noi di Cinemio lo abbiamo visto in anteprima e vi postiamo una doppia recensione. Buona lettura!

Una favola romantica che si immerge nella realtà

 di Luca Arcidiacono

una foto tratta dalla conferenza stampa

Paolo Virzì torna al cinema, dopo aver sfiorato la nomination all’Oscar con La prima cosa bella, con una commedia romantica low-budget e senza alcun volto noto del panorama italiano: Luca Marinelli e Thony sono i due giovani protagonisti di Tutti i santi giorni, il decimo film del regista toscano da oggi in sala.Guido (Luca Marinelli; La solitudine dei numeri primi) è timido, colto e riservato. Antonia, detta Thony (Federica Victoria Caiozzo) è irrequieta, permalosa e un po’ ignorante. Guido dorme di giorno e lavora di notte come portiere di un albergo mentre Antonia di giorno lavora in un autonoleggio e, a volte, suona la sera in alcuni pub. Due caratteri opposti che si completano a vicenda e vivono in un tranquillo quartiere poco fuori Roma. I problemi iniziano a invadere la loro vita quando la voglia di un figlio li porta su strade mai attraversate prima e davanti a sfide nuove ed imprevedibili.

Favola d’amore low-budget

Dopo il successo di critica e di pubblico avuto due anni fa con La prima cosa bella, Paolo Virzì ha deciso di “prendersi una pausa” e allontanarsi da tutti i problemi e la crisi che incombe sull’Italia con una tenera storia d’amore di due persone opposte nel carattere ma vicine nel cuore. Una fotografia inedita della Roma di oggi, lontana dal centro conosciuto nel mondo è vicina alla provincia, nello specifico il paesino di Acilia. Prodotto da Motorino Amaranto con Rai Cinema e la Banca Monte dei Paschi di Siena, Virzì firma il suo decimo lungometraggio che, in certi aspetti, trova punti in comune con la tragica storia d’amore della sua opera prima La bella vita del 1994 e allo stesso tempo si distingue dalle sue ultime opere per freschezza della sceneggiatura (liberamente ispirata al romanzo La generazione di Simone Lenzi) e dei suoi interpreti.

Volti nuovi

I due giovani attori che interpretano Guido e Antonia sono qui protagonisti perfetti di una commedia piena di realtà e amore ma senza mai prendersi troppo sul serio. Luca Marinelli si è fatto notare nel film di Saverio Costanzo La solitudine dei numeri primi e nelle vesti atipiche di un transessuale in L’ultimo terrestre di Gipi. Oltre a questo film lo ritroveremo a breve nel nuovo film di Paolo Sorrentino, ancora dal titolo non confermato.Diversa è, invece, la storia della protagonista, in arte Thony. Ragazza palermitana, cantautrice di canzoni in lingua inglese, viene scovata proprio dall’autore del romanzo da cui è tratto il film e viene suggerita a Virzì come possibile interprete. La ragazza, inizialmente non convinta del progetto dal momento che non aveva mai pensato alla recitazione, decide di accettare curando anche la colonna sonora del film (le musiche sono difatti scritte e arrangiate da lei). Di certo un ottimo trampolino di lancio per la giovane cantautrice siciliana. Entrambi hanno dimostrato inoltre di saper interpretare benissimo i loro due personaggi, composti da tante sfaccettature percettibili non subito ma nel susseguirsi delle scene.Il decimo film di Paolo Virzì conferma la sua bravura registica e dona un’ora e trenta d’intrattenimento che permette al pubblico di sognare seguendo i protagonisti senza mai perdere il distacco dalla realtà con temi come la fecondazione assistita, la sanità o il precariato nel lavoro.

Lui e lei contro il mondo

di Francesca Barile 

Guido e Antonia: diversi come il mare e la montagna, come il sole e la luna. Lui colto, di buona famiglia, pacato. Lei, ignorantella, selvaggia, passionale.Eppure si amano.A dispetto di tutto, a dispetto di loro stessi. Il mondo che li circonda è sporco e cattivo: a cominciare dai vicini di casa buffi e volgari fino a tanti, troppi che si scontrano con loro ma loro vanno avanti e si amano.

Avere un figlio è un bisogno che porta a situazioni imprevedibili: incontrano ginecologi vecchio stampo, si sottopongono alle torture della FIVET.

Virzì parla del tema del “figlio a ogni costo” con levità e simpatia secondo il suo stile e confeziona una commedia piacevole che scorre lungo i suoi 100 minuti di durata che diverte e un po’ fa arrabbiare davanti alla rabbia irrisolta di Antonia, alle reazioni pacate del suo compagno interpretati perfettamenti dai due attori Luca Marinelli al suo secondo film e Thony, tra l’altro raffinata autrice e interprete di canzoni in lingua inglese, al suo battesimo sul grande schermo.

Un ritorno in grande stile di Virzì pronto a bissare i successi delle pellicole precedenti.

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