Bring her back

Bring Her Back – Torna da me – Il nuovo film dei registi visionari di Talk To Me

Bring Her Back – Torna da me è un film di genere horror del 2025 diretto da Danny e Michael Philippou, con protagonisti Billy Barratt e Sally Hawkins. La pellicola uscirà a partire dal 30 luglio distribuita da Sony Picture.

-Articolo di Michele Scarperia

Il lungometraggio è la seconda opera dei due giovani registi, nati come youtuber, dopo lo straordinario successo di Talk To Me.

Bring her back

Bring Her Back

Un fratello e una sorella scoprono un rituale da attuare nella casa della loro nuova madre adottiva. La storia ruota attorno a questo rituale mentre i due cercano di ambientarsi.

Il trailer del film

La conferma di due registi da tenere d’occhio

Tre anni fa i due gemelli Phlippou di Adelaide, nati da Youtube, esordivano con la loro prima opera da registi sul grande schermo, Talk to Me. Film che ricevette un’enorme successo di pubblico e critica, distribuito grazie alla ormai celebre A24.

Prosegue la collaborazione con la casa di distribuzione e tornano al cinema con un’opera tanto simile quanto diversa dalla precedenza.

Bring Her Back – Le tematiche

La possessione, il riportare in vita i morti o stabilire un contatto con essi e l’adolescenza complicata, erano temi centrali già in Talk to Me. Ma nel film precedente venivano trattati in modo più canonico, qui i due registi cambiano completamente le carte in tavola.

Inizialmente confuso, imprevedibile, che stordisce lo spettatore con un’alternanza di sequenze estremamente disturbanti. Selvaggio e grezzo volutamente nella regia e nelle immagini mostrate, Bring Her Back è libero da qualsivoglia cliché del genere, ed è questo a renderlo unico. Rielabora in modo geniale ad oggi mai visto, vari sottogeneri dell’horror partendo dalla stregoneria, passando alle possessioni e al cannibalismo, arrivando fino al found footage alla “Blair Witch Project”.

Tanti elementi, forse troppi ma che i due giovani cineasti hanno saputo padroneggiare alla grande, dimostrandosi all’altezza del rischio di confezionare un film così particolare. La pellicola rifiuta qualsivoglia forma di spiegone, parlando solo per immagini disorientando volontariamente lo spettatore, fornendo solo a fine film tutte le tessere del puzzle per capire ciò che l’opera voleva essere. Stessa identica condizione in cui si trovano i due protagonisti.

Cast e lato tecnico

Il cast è un ulteriore chicca del lungometraggio. Billy Barratt (Andy) e Sora Wong (Piper) entrambi scoperte eccezionali, sono due giovani ragazzi antitetici legati da un’amore viscerale che non riescono ad esprimere. Ma la ciliegina sulla torta arriva con la scelta di Sally Hawkins (Laura), un’attrice non solita all’horror che qui interpreta una donna all’apparenza gioiosa ed amorevole ma a cui la vita l’ha distrutta segnandola e cambiandola per sempre. Un’interpretazione eccezionale che si porta dietro tutto il carico di umanità e ricchezza psicologica dei ruoli precedenti dell’attrice, restituendoci così una prova attoriale sfaccettata e di grande spessore emotivo.

La regia è cruda, il livello di efferatezza è alto, ci sono sequenze davanti alle quali è difficile non distogliere lo sguardo. I due introducono elementi diversi rispetto all’opera precedente come, riflessi, sfocature e cornici, che contribuiscono a rendere il tutto ancora più stordente.

I Philippou giocano costantemente con la tensione e l’enigma, che esplodono poi in un finale scioccante condito da un colpo di scena alla “Il Sesto Senso” (1999).

Bring Her Back – Conclusione

Bring Her Back è fino ad ora il film di genere horror più disturbante dell’anno. Un’opera angosciante, malata, cruda, che non si risparmia mai. Non so se supera Talk to Me, ma è solo una nota positiva questo interrogativo, i Philippou sono due registi destinati a regalarci non poche gioie in ambito horror.

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