Animali Randagi è un film del 2024, opera prima della regista emergente Maria Tilli. Interpretato dagli attori emergenti e non professionisti Giacomo Ferrara, Andrea Lattanzi, Ivan Franek e Agnese Claisse il film, prodotto da Eagle Original Content con Rai Cinema, uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 27 giugno 2024. Il film è stato presentato in anteprima al BIF&ST 2024 nella sezione ItalianFilmFest.
Animali Randagi- trama
Luca e Toni vivono in un piccolo paese di provincia in cui non succede mai niente. Passano le giornate fra lavoro e noia che tentano di sfidare con sostanze stupefacenti e imprese irrazionali, giusto per provare un po’ di adrenalina.
Sono sempre stati amici e lavorano anche insieme come paramedici. Un giorno viene chiesto loro di trasportare un paziente fuori dall’Italia perché ha bisogno di cure speciali. Si chiama Emir, deve tornare in Serbia e ha chiesto a Maria, la figlia che non vede da diversi anni, di accompagnarlo. La verità è che l’uomo vorrebbe recuperare il rapporto con lei prima che sia troppo tardi.
Luca e Toni sono elettrizzati e convinti che quel viaggio sarà come una gita, una vacanza, un’occasione per spezzare la monotonia. Durante il tragitto, però, si scoprirà che le cure di cui Emir ha bisogno nascondono in realtà ben altro e presto i due ragazzi dovranno fare i conti con la realtà che fino a quel momento avevano cercato di evadere.
Il trailer del film
Animali Randagi: un film d’essai all’italiana
Opera prima di Maria Tilli, il suo film Animali Randagi, incentrato su figure irregolari, tragiche e rivelatrici, è un coraggioso dramma on the road, che parla universalmente alla nostra generazione. Infatti quella che ci viene portata sullo schermo è la storia di due trentenni intrappolati in un piccolo paesino di campagna, che vivono ancora con i genitori, dove l’unica distrazione ad una vita monotona e solitaria sono l’alcol e la droga.
Ed è proprio qui che il film scava e interroga con sorprendente maturità, la moralità dei suoi protagonisti. Spregiudicati e immorali, i due ragazzi intraprendono un viaggio a bordo della loro scalcinata ambulanza con l’occasione di evadere dalla monotonia di quel paesino semi-deserto dove ogni giorno è uguale all’altro, con un viaggio oltre il confine nazionale che diventa qui il simbolo della trasgressione e il modo per fermare la noia che incombe sulle loro vite.
Ma nel secondo tempo del film, Animali Randagi si trasforma, anche, in un dialogo serrato sulla nostra libertà di scelta, su come le nostre decisioni si riflettano sugli altri e sulla sottile linea che divide le scelte giuste da quelle sbagliate e come queste siano soggettive in ognuno di noi. È un racconto delicato sul dolore che si prova quando bisogna accettare e scendere a patti con le decisioni di qualcuno che amiamo.
Animali Randagi: perché è un film da vedere
Ci sono film che sono fatti per accontentare lo spettatore, che fanno bene all’anima e al cuore, e poi ci sono quelli che ti colpiscono duro come pugni allo stomaco, che ancor prima di fare bene, devono necessariamente fare male. Ed è quest’ultimo il caso di Animali Randagi. Per tutto il film c’è un clima sospeso dove si annidano i drammi più profondi dell’anima umana: fili affettivi spezzati, nessi familiari interrotti fanno da sfondo a questo road-movie esistenziale dove il viaggio diventa la metafora per la riscoperta, forse, di un sé più autentico.
Un film piccolo ma grande, genuinamente autentico, coraggioso che si prende i suoi tempi per attirare lo spettatore all’interno di un’ Italia dove, forse, “oggi di randagi non ce ne sono più”.