E’ uscito lo scorso Giovedì 30 Maggio in oltre 500 copie il terzo (ed ultimo) capitolo della trilogia firmata Todd Phillips con protagonista l’ormai noto Wolfpack che non riesce proprio a mandar giù alcool e simili: arriva in Italia Una notte da leoni 3.
Trama
A seguito della morte del padre, Alan (Zack Galifianakis; Parto col folle, A cena con un cretino) è totalmente fuori controllo e non prende i farmaci prescritti dal medico così il cognato Doug (Justin Bartha; Il mistero dei templari, The Rebound) e gli amici Phil (Bradley Cooper; Come un tuono, Il lato positivo) e Stu (Ed Helms; Benvenuti a Cedar Rapids, A casa con Jeff) decidono di fare un viaggio per portarlo sino in Arizona, in un centro psichiatrico.
Ma durante il viaggio tornerà sulla loro strada il ricercato internazionale Mr. Chow (Ken Jeong; I muppet, Transformers 3) e un cattivo di tutto rispetto, Marshall (John Goodman; Flight, Argo).
Trailer del film:
I capitoli precedenti
Nel 2009, nel mese di Luglio, usciva in Italia un film passato quasi sottotono e dal trailer abbastanza ambiguo dal titolo Una notte da leoni. Il regista, Todd Phillips, fino a quel momento si era fatto conoscere con prodotti di successo per l’home video, commediole demenziali e per un pubblico teen come Road Trip o Old School e il remake della serie tv Starsky e Hutch con Ben Stiller e Owen Wilson. Il film esce nelle sale e in America incassa oltre trecento milioni di dollari, creando un veloce passaparola che fece il giro del mondo sorprendendo tutti gli interpreti e il regista e segnalandosi come la prima commedia mainstream ad alto budget.
I tre interpreti protagonisti beneficiarono sin da subito dell’immensa popolarità del film, esaltato per le trovate di sceneggiatura, i dialoghi brillanti e spesso no-sense e le ottime caratterizzazioni dei protagonisti: Bradley Cooper, che dopo questo film lavorerà ininterrottamente sino alla scorsa nomination all’Oscar; Ed Helms sempre più lanciato come protagonista tra le commedie statunitensi e Zack Galifianakis è sempre più conteso come volto sicuro della commedia hollywoodiana.
Nel 2011 uscì quindi l’inevitabile sequel che, però, se assicurava comunque il gruppo di attori e le grasse risate, risultò più volgare e di certo una copia (minore) dell’originale nella trama e nei risvolti di trama.
Fine
È arrivato adesso l’attesissimo terzo e ultimo capitolo, che decidendo di virare per una storia di formazione del personaggio Alan si sposta dal post-sbornia a un road movie che ha intenti precisi: ricalcare la forza del trio (più uno, l’eccentrico Mr. Chow), riprende elementi dei due precedenti capitoli per costruire un’unità di fondo nella trama, virare per nuove trovate di trama e dare una degna conclusione alla storia e ai personaggi.
Ma è chiaro sin dal trailer come in realtà l’unico personaggio che cambia, che cresce, che matura è appunto Alan mentre i due amici Phil e Stu rimangono praticamente intatti per come li avevamo conosciuti nel primo capitolo. Questa volta di particolare spessore è la regia di Todd Phillips (come sempre in un veloce cammeo nel film), che decide di premere sull’action movie e su alcune inquadrature da brivido.
John Goodman diverte in un ruolo molto simile a quello di Paul Giamatti nello scorso film e la risata (più contenuta a favore di una storia più “ricercata) si gioca maggiormente sul personaggio di Alan e sulla sua controparte “malvagia” Mr. Chow. Infine, diverte la presenza di tanti personaggi dei due capitoli precedenti.
A chi è indirizzato questo ultimo capitolo della trilogia? Di certo ai fans della saga, a coloro che hanno seguito questa storia sin dall’inizio e che conoscono a memoria i due primi capitoli tanto da capire al volo tutti i richiami in questo terzo. A chi sa accontentarsi di una risata ridimensionata a favore di un prodotto nuovo e non solo una copia (ennesima) dell’originale (insuperabile).
P.S.: Il film ha un doppio (gran) finale. Quando inizieranno i titoli di coda non alzatevi per nulla al mondo dalla poltrona. Assisterete ad un ultima scena che vale quasi quanto tutto il film. Per una trilogia che ha rivoluzionato i canoni del genere, almeno a Hollywood e dintorni.